MCCCCCIU, OTTOHRE. 19(5 le fantarie è venuto a pregarli li dagi licentia per do mexi, per andar a Roma a vindicharsi conira el Valentina Item, mandano lettere habule di Jacomazo da Venelia, scrive dii Savio. Item, è stà sentito bombardar a Forlì, perchè si dice li Ordelaphi è intrati dentro, o il populo è levà a rumor perché fiorentini erano intrati in la rocha. Et la lettera di Jacomazo par habi sentito bombardar verso Cesena, e quella terra è in rumor, videlicet la forteza bombardava la (erra ; e che le zente dii ducha erano partide di Rimano. Item, mandano uno capitolo di ’ ozi abuto da G'istrocaro, videlicet come ivi era zon- 10 un novo comissario de’ fiorentini nominato Pau- lo Francesco.....; etiam il marehexe et il signor Francesco et Aslor Manfredi con 25 balestrieri de missier Zuan Benlivoy a cavalo; edam vi è Antonio Maria di Ordelafì. È da saper ditto marehexe è quel dii Monte. Item, in ditte lettere di Ravena è uno aviso, che 11 presidente di Cesena si era partito con forzieri eargi e ito verso Faenza. IH Hongaria, di sier Zuan Badoer dotor, orator nostro, date a Buda a li 5 octubrio. Come il re era ito verso Islrigonia con la raina, el voria la Signoria li desse ducati 10 milia a conto di le page, da esser dati a li Focher per pagar uno colar la raina compra a Zenoa per ducati 6000. E 1’ orator disse non doveva aver tanto etc. Item, il re li disse esser in acordo li valachi con il re di Polonia, e si voi meter in lui, e aspeta li oratori. Item, 1’ o-rator dii re va con quel dii Turco a Constantinopoli, non si ha ancora dii zonzer, e domino Merlin Zo-bor vien orator di Constantinopoli, é lì apresso rimasto a una so villa amalato. Item, è-lettere di Rado vayvoda di Transilvania, come a Costantinopoli è il morbo grande e gran carestia e ’l Turcho amalato e si tien, perchè el sanzacho di Cendera fa zente, che suol far quando si ha il Turco esser amalato; che saria signal fusse vero. Item, il re questo inverno va in Boemia, però prega esso orator aver licen-93" lia di repatriar etc. Di Cypri, di sier Nicolò di Prioli luogo tenente e Sier Antonio Morexini consier, date a Nichosia a dì 11 septembrio. Come mandano una depositione abuta per uno loro nontio ritornato di Tauris, con le nove di progressi di Sophi. Etiam hanno per uno venuto da Castello Àmure, loco di! Signor turcho, avisa il signor di Tripoli esser fuzjto con una galia et fuste 5 in Armenachi loco sotoposto al signor del Cogno, et dicesi haver seco portato da 600 milia ducati, e haveva habuto salvo conduto dal Signor turcho, e si divulgava in quel loco haveva expedito uno suo nontio al prefato Signor turco, a farli intender che; volendo darli 30 milia persone, che lui ne pageria altre 25 milia dii suo, con le quat gli bastava lo animo tender con quelli a pigliar Tripoli e poi fino al Cayro a tuor el dominio al signor soldan. Questo signor, per quanto se intende, è saputo e valente homo, e ha el favor de Ali Duli eh’ è suo stretissimo parente etc. Depositione de Morati angurioto ritornato da Tauris in Cypro, a dì 26 de agosto 1503, dei progressi dii signor Sophi’s, dicente ut infra. Esser zornate 65 che ’l mancha da Tauris cità et capo de tuta l’Azimia, nel qual loco ha dimorato ben 18 zorni continui, sotto la ditione et dominio del signor Sophis che alhora signorizava la dieta cità di Tauris, tolta per forzo de zente al nepote de Usom Cassam noncupato Moratiam. El qual, spogliato et privo de la signoria sua, essendo facto forte con exereito de 70 milia persone, la mazor parte de le qual sono Curgi, populi ferocissimi et belicosi et bene armati habitanfi in regione distante da Tauris per camino de mesi duo et più, con diete zente descese ne l’Azemia, con tal disposinone de recuperar el dominio suo de Tauris. Et havendo il signor Sophis sentito questa sua venuta, per poter più secu-ramente resister a l’hoste, mandò subito uno suo calefn, persona che è capo de la religione sua, ad Arzingian sua cità a far almen 6000 combatenti, i quali electi et venendo a la volta de Tauris, furono per insidie nel camino asaltati da 10 milia Curgi et tagliati a pezi ben 5000 de essi, e ’l residuo se ne fu-zite, in modo che, con questa vigoria, el prefato Ma-ratiam si feze con tutto lo exereito suo contra a Sophis et provocholo a eombater, ita che su la campagna de Tauris, ove si atrovava el campo del dicto Sophis, fu facto el confliclo, el qual per duo zorni e duo noete fu sì duro et alroze, che da la parte de Sophis furono tagliati a pezi da 40 milia, et da l’altra da 25 milia combattenti ; et tanta fu la virtù et lo impeto dei Curgi, che messe in fuga el signor Sophis con le reliquie del suo campo. El qual 94 fuzitb si reduse sopra una montagna chiamata Chy-lan, loco inexpugnabile e tutissimo per la natura et sito suo, et lì se ha facto forte. A le radize del qual loco, Moratiam posto à bon numero de armali, azò non sia lassato descender al piano. Et questo è quanto è successo de Sophis, el qual, per esser male in hordine de arine, perochè non si usava nel campo suo altro che la lanzn, spada et archo, et la persona di suo discoperta, con berete longe rosse in