509 MCCCCCIU. DICEMBRE. (Colegio fo sorilo a li proveditori a Faenza non afen- i descno più a niuna praticha, ma ben fazino bona custodia a li lochi aquistati. Et alcuni di Colegio era di opinion venir di questo al Pregadi ; tamen poi fono contenti et fo spazà la lettera. Item, per aricordo di sier Marco Bolani savio dii Consejo, e fo mala opinion pur non vulsi contradir, fo scrito per Colegio al proveditor di Rimino lieenlii Zuan Mato con li 300 provisionali, acciò non entri nel secondo mexe, et se li dagi la paga. Ma io aricordai, pieno Colegio, non lassar il castello de Clushercule su quel di Rimino possesso per altri. Avi contrasto ; vulsi il Pregadi ; pur a la fine per Colegio tanto dissi, che fo expedito etiam lettere che lo dovesseno tuor ad ogni modo ditto castello, e mandato la instrulion al prefato proveditor a Rimano. Da poi disnar, fo Colegio e consultato di scriver in Franza, in Spagna, in Alemagna et altrove. A dì 9 dezembrio. In Colegio. Vene il fiol di sier Cristofal Moro electo proveditor a Faenza, el qual, insieme con sier Marco Antonio Morexini el cavalier procurator savio dii Consejo, aeeptò per suo nome di esser stà electo proveditor a Faenza, pregando li fosse dato do mesi di tempo di venir in questa terra a expedirsi. Et il principe li disse non poteva, perchè sier Nicolò Foscarini non voria rimaner lì ; però lui restasse. Vene 1’ orator di Franza con una lettera dii Senato di Milan qual, il titolo dà al principe è Illustrissimo et Exeelso, che sempre sol dir Excellentiss -ino, et li mandano una lamenlation de alcuni etc. Et leta in Colegio, e fato introdur el consolo di milanesi, e visto sono alcuni cativi quali voriano far contrabando, et che non poteva dolersi eie. ; sichè l’orator disse: « Si l’è cussi, vostra serenità à raxon etc. » Et poi fo mandato fuori lutti quelli non intrava in Consejo di X, licei li capi non fosseno lì, et il principe li usò alcune parole e di la lettera à ’uta di Padoa, di le parole ha usato non poi otegnir nulla; et qui li fo parlato assai, e ditto el Cardinal Roan fa contra la Signoria nostra e altro. Steleno tutta la matina in tal coloquii ; ni lettera ni altro fo leto et facto ; ma nui si fezemo lezer le lettere, qual è queste. IH Rimino, dii proveditor, di 6. Coinè, ricevuto lettere mandi a tuor la terra di Santo Archanzolo, mandò Vicenzo Guidoto suo secretario, e quelli di la terra si dete; ma disseno non voler esser soto Rimino, ma con li capitoli andono da li proveditori. E il secretario li disse la Signoria li faria ogni cossa. E cussi levono San Marcilo. Et volendo aver la rocha, quel castelan è per nome dii ducha di Urbin disse non la daria senza li contrasegni mai ; et esso proveditor li ha mandato Zuan Mato lì contestabele, con 50 fanti. Item, ha mandato 30 fanti a Savignano 240' per rimover le voce che si dice la Signoria voi restituir quelli lochi al papa ; et manda una lettera abuta dal conte di Sojano. Item, manderà doman al governo di Santo Archanzolo sier Zuan Maria Mudazo capitanio di le barche arniade, qual è lì ; e che il lo-chodi Sanclo Archanzolo è stà tulto saeomanato; è debile assai ; ma ha una bona rocha. Dii conte di Sojano, data a San Zuane, a dì... Avisa la nova di Cesena che ha chiama « Chiesia » e si divulga la Signoria voi restituir ii lochi aquisladi al papa; et che uno citadino di Ravena ' portò il breve dii papa a Cesena. Item, voi veder si quelli di la Schorticata e Borgi si voleno dar a la Signoria, come li promisse far, e levar San Mareho. Item, il castelan di Cesena ha ditto non la darà mai al papa ; ma voi un bon beverazo da qualche signor. Item, fiorentini non fanno più zenle, e il conte Nicolò di Bagno si volea asoldar con loro. Item, a Roma il ducha di Urbin ha tolto per liol adoptivo suo nepote il prefelino. Item, il papa al Cardinal San Zorzi dà bona speranza ili aver il stato havia so nepoti etc. Di sier Vicenzo Valier castelan a Rimino, di 6. Come à ricevuto la licentia di repatriar e lassarvi sier Bernardo Dunado lì. Item, manda una examination fata di quanto à tolto di quella rocha el signor Galeazo di Pexaro el Mathio da Buse. Item, ditto sier Bernardo Dunado, etiam lui scrive rimari lì. Di Montefior, di la università, do lettere, di l. In una ricomandano Zuan Vesicha corier che fo causa la Signoria li habino aceptati e lo ricomandano. hi l’allra si scusa di oratori non mandati qui, perchè uno di electi è stà amalato. Di Sebastian da Veniexia contestabile, data in Montefior, non scrive il zorno. Come è stà posto in quella rocha. Avisa esser Iodio di gran importantia sì per el ?ito; come per esser ben composto e ben fabrichato di grosse mure el castelo e la rocha, benché la rocha signoriza la terra; e li basta l’animo non lassar star homo in la terra con suo hi-zegno e arte. Li confini è questi : da verso mezodì confina col duella di Urbin, lontan mia 12, e li soi castelli è propinqui mia 2 ; et Zuan Vesiga fo el primo aricordò a quelli citadini a darsi a la Signoria. E questo è passo dove tutti corieri vanno o vengono