MCCCCCIII, MAGGIO.
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     razolo capitanio di le fantarie, qual per mal a una gamba andò a li bagni in padoana, dove era ito el dueha di Urbin questo mazo. Etiam vene qui domino Lazaro Grasso stato etiam lui con provisionali
12	' a Ila vena.
        A dì 28 aprii. In questa matina, 1’ oralor turco vene a la Signoria accompagnato da zcnthilomeni, et presentò lettera del Signor, e poi una seritura in greco e turcho eh’ è li capitoli. Voi far la pace, nè altro expose. Solum presentò alcuni panni di seda a la turchcscha al doxe e di pocha valuta, li qual fo mandati a la procuratia per far panni di aitar et piange per la chiesia di San Marco. Stete pocho a la udientia, e si pantì, et fo accompagnato a la habita-tione soa.
         È da saper, che tra li altri capitoli li quali sarano scripti qui avanti, è dodi grande importantia. El primo : El Turco sempre à dito voler far paxe con li cristiani lutti, e bora vuol far solo con nui, e dice: « con POngaro la vojo far » e che per le so leze non poi haver paxe con tulli li cristiani, però, a un a un, farà trieve. E questo è importantissimo, perchè el zercha, come molti judicha, separarne una volta da P Ongaro etc. et fiavemo un capitolo col re di Ilon-garia che non podemo.far paxe col Turco senza di lui. L’allro capitolo, vuol che consentiamo fiorentini,
  •	ragusei e anconitani e altri possino navegar per golfo con sue merchadanlie, e con ogni navilio, pagando però li dacj. El altri eie.
      Da poi disnar, ^o Consejo di X.......
         A dì 29 aprii. Da poi disnar, fo Pregadi e introno in la materia di la paxe col Turco, utrum si se dovea aceptar questi capitoli, o slar in guerra, o quid fiendum. Erano varie opinion di quelli savj di Colegio, e sleteno tardi in dispulatione, et tannen nihil conclusimi. A un altro consejo.
         In questa malina in Quarantia civil e criminal fo preso di retenir sier Francesco da Molin qu. sier Antonio, fo conte a Liesna, qual era 40 zivil nuovo, et
     io	lo tolsi, e questo per il piedar di sier Nicolò Dol-fin oìim sindieo in golfo. E fu largo juditio, 49 di si, et 7 di no. El qual si apresenlò a le prexon. Quel seguirà scriverò.
         A dì 30 aprii, fo gran Consejo, e fu posto per li consieri la gratia presa in Pregadi di dar a li fioli dii qu. sier Anzolo da Canal qu. sier Polo, per li danni palili a Lepanto, per anni 11 la capitanaria di la Zel'a-lonia, con li modi e conditioni P ha sier Marco Trun è capitano di lì al presente. Ave 7 non sinceri, 205 di no, et 570 di si, e fu presa, e fo malia parie co-
  13	nienzar a dar li rezimenti per gratia.
    El fo electo capitanio di le galie di Fiandra sier llironimo da dia da Pexaro, era di Pregadi, di sier Beneto procuralor capitanio zeneral di mar, di età
di anni......el quale vene triplo, e rimase per li
boni portamenti di suo padre. El è da saper, ditte galie di Fiandra, P altro zorno, fonilo incantade in Rialto e trovò patroni.
    In questi zorni, morite sier Zuam d’Arpia qu. sier Vido, di anni 92. Portava capuzo, et era solo di caxada, sichò la dila soa caxada nobile, è consumpta.
    È da saper che, per querelle fate contra sier Zuam Alberto Contarmi podestà di Zervia per la Signoria nostra, fo mandato de lì sier Jacoino Barbaro auditor nuovo, con autorità di synico etc. El fu preso in Pregadi poi, a dì primo mazo, che sier Bernardo Donado eamarlengo a Zervia resti podestà de lì, (ino vi vaili il novo eleclo, che era sier Fauslin Barbo. E fo fato noto al prelato sier Zuam Alberto per el synicho, che ’l dovesse venir a Veniexia, e la causa fo che, fazando dillo synico el processo, par el ditto sier Zuam Alberto dicesse: « lassa partir el synico, ho a slar qui uno mexe; te punirò con darli sellassi di corda » videlicet a uno citadin havea querelato contra di lui. E scrito questo a la Signoria, subito fo scripto el consigliasse la podestaria al camerlengo justa la parte, e lui venisse a presentarsi a le prexon. Et poi ritornò in questa terra con el processo el prefacto synico havendolo intromesso ; ma il Contarmi non siete in prexon, e andò a caxa.
    Fono electi nel Consejo di X cai dii mese di mazo sier Francesco Bernardo, sier Marco da Molin, sier Zorzi Corner etc.	.* 13*
   Del mexe di mazo 1503.
    A di primo, vene lettere di Hongaria di sier Zuam Badoer el dotor, oralor nostro, molto diside-rate, di 8 aprii sin 20, et copiose, de l’intrar di P orator turcho in Buda, el exposition fata al re in materia pacis, e che il re aspectava il Cardinal ystrigoniense che non era lì, per consultar la materia etc. ut in eis.
    Da poi disnar fo Pregadi in materia pacis tur-charum, et disputato utrum si dovesseno jurar li capitoli o no, atento era 2 mexi di tempo a risponderli. Et fo disputalione. Credo scrivesseno in Hongaria.
    È da saper, in questo zorno, per la compagnia • di.....a le noze di sier Jacomo Mòro qu. sier Antonio in la fia qu. sier Alvise Loredan, fu fato una regala per Canalgrando, e poi li compagni e donne