225 mCci'cciii. ora con la madre la qual dona è mala etc. ; ma liora che ditto Octaviano voi lassar la madre, lo voi aju-tar. El qual è partito di Fiorenza e andato a Bologna, e dia vegnir a Ravena ; e che lui Cardinal manderà im suo a la Signoria a dir di modo. De con-sensu pontificis, non poi dir per non vi esser, ma Vacanti sede si poi accelerar la cossa. Di francesi non promete perchè sono di mala sorte, ma li fa bona ciera e vive con loro. Item, disse che ozi è slà con* gregalion e parlato zercha il ducha per la richiesta fata per Orsini; qual à contenta partirsi di Roma è voi andar in Franza in termine di zorni 80 10, con questo Orsini vadino fuori di Roma. Ma tutto fa acciò Orsini si parlino e lui in questo mezo poter praticar con li soi cardinali il papato e star fin sia fato il novo papa. E par che quasi tutti li cardinali li promete favor etc. per aver li soi cardinali : tanta è l’ambilion al papato che non si lassa per ogniimo Irato a far. E spera forsi sarà Santa Fra Sede 0 Ale-xandrino, che sono pur in fama, etiam Ascanio 0 Roan, quali tutti quatro sariano per esso ducha. Dii ditto, di 24. Come fo dal Cardinal San Piero in Vincala, in materia, episcopati Cremonce. Ringratiò la Signoria, e disse non era tempo di parlar di questo fino non fusse electo novo pontifico'; che forsi non bisogneria. cegnando di esser lui. Ozi è slà congregation e tratà la materia dii ducha, qual par sia mudà di proposito et voi ussir et star in Italia ma non in le tèrre di la Chiesia, e ussirà avanti il conclavi si seriiio, e che Ursini l’asegurino non lo ofénler. Si tien voy andar a Fiorenza, perchè fiorentini lo voleno far suo capitanio e meterio in Ro- 106 magna, e questo per suspeto di la Signoria nostra. Et il Cardinal Roan con il Cardinal di Volterà sono conscj di questo, perchè molto sono uniti insieme. Item, ozi don Zuan Laschari li à parlato aver dimandato al ducha li dagi li cardinali yspani per Roan: li à risposo non haver poter, con loro etc., cegnando la Signoria doveria far darli li voti a li soi do cardinali etc. Di campo nulla; solum è zonti lì a Roma 100 cavali lizieri bolognesi si parlino di campo di francesi per tornar a caxa ; e cussi molti si lie-vano. Diman Orsini vanno in campo, e il conte Lodovico, fiol dii conte di Pittano, è stà da lui a tuor combiato. E francesi si jaetano haverano viteria, e aspetar armata con zente di Provenza ; pur intende il campo francese atende a passar Garigliano per re-dursi a la volta di Gaeta. Item, lo agente dii ducha di Urbin li ha ditto havia soldato 50 liomini d’arme, di quelli fo di Valentino, per il ducha ; e volendoli levar, il Colegio di cardinali l’à impedito, dicen- OTTOBRE. 226 do Volerli per loro; ma tien sia slà qualche Cardinal eie. per dar lavor ai ducha. Item, manda una lettera dii signor Borlolo Alviano’a la Signoria no-slra. Dii ditto, di 24. In materia di l’abati» di Sesto per I’ hospedal di missier .lesu Cristo, parlò al Cardinal Grimani. Li rispose non poteva renonciar per le constitufion nove, et era povero Cardinal e debito a soi fraTleli, e 1’ havia impetrala dal papa avanti pur si sapesse la morte dii Cardinal Michiel, et però non voi. Dii signor Bortolo d’Alviano, date a Roma, a dì 24. Come è acordato con li serenissimi re e raina di Spagna, insieme con la caxa Orsina, per far ben a le cosse di la Signoria nostra. Però, oltra Zuan Forte di Orli, manda uno suo Zuan da Fiorenza canzelier, a pregar la Signoria li lassi la compagnia e fazi li sói conli, et lo pagi di quanto à d’aver. Dice sarà sempre servitor nostro, et spazerà presto le cosse di reame, et che spera indubitata vitoria, perchè in campo di francesi è fame e tirano verso Gaeta, dove lui li voi. E spera, zonto el sia in campo, li italiani è con francesi si leverano tutti. Conclude che lassa a Roma il signor Julio Orsini e suo. fratello l’abate; e che col lemporizar, arano vitoria di francesi, perchè non potrano durar per la charestia vi hanno etc. Fu posto, per li savj dii Consejo, terra ferma e ordini, scriver a Ravena, laudarli eie., vedino aver omnino la rocha di Russi. Item, la Val di Lamon acordi e habi la rocha di Faenza :‘vadi lui proveditor 0 con le zenle o non, come li par. Item, di la rocha di Rimano, mandi iterimi chi li par a parlar al ca-stelan acciò liabiamo l’intento in far levar San Marco, e mandi con scorta suficiente. Item, si volea seri- . ver di Bertonoro 1’ opinion nostra ; ma fu levata la lettera e fo il meglio. Et per sier Piero Capello savio a terra ferma, fo dà una aditimi a dita lettera, videlicet che, visto le do imprese, quella di Rimano per il prender di la spia dilìcultarsi, e quella di Faenza per l’intrar di quelli bastardi, però li remetemo a loro tuor qual impresa li par, dicendo quella di Faenza ne par più facile eie. Et nota in la lettera nostra li demo iterum con il Senato ogni auctorità di prometer, .et governar quelle imprese chomea loro li parerà eie. 106 El sier Antonio Trun savio dii Consejo, qual non era in la lettera, andò in renga contra una e l’altra opinion, notada però per altri prima, videlicet laudar di quanto hanno fato, et che aspetemo 1’ exito di le • I cosse saper. Et è da saper, in la nostra opinion, vi-