521 MCCCCCIII, DICEMBRE. 1 522 Di Faenza, di proveditor ì, date a dì 9, itone 3 di note. Come de lì messi hanno in Forlì e pratiche, nulla hanno. È venuto lì lacomo Campezo, qual portò li capitoli di Cesena; dice è stato fin hora a Brixìgelle dimandando la resolutionc, et loro lì ri-sposeno Cesena haver lato novità e cridà : « Chiesia ». Lui disse nulla saper e voleva andarvi. Item, hanno ricevuto lettere di Bologna di missier Zuane Bentivoy et di la comunità, che si alegrano di l’aqui-sto; poi, che quelli di Castel Bolognese, qual hora è ritornato soto Bologna, haveano dato assa’ tormento (ad) alcuni citadini di Faenza; però lo voriano. Li hanno risposto non poter darlo ; ma ben lo l'arano pagarlo, e questo per li hordeni di -la Signoria noslra eie., et manda ditte lettere. Et si stete in Pregadi fino bore 4 ili note, et vene lettere dii proveditor di l’armada, qual non si po-teno far lezer. Da Brandizo, di sier llironimo Contarmi proveditor di V armata, date in galia a dì 2 novembrio. Avisa a dì 28 octobrioarivò a Cao Santa Maria, e vene a Otranto dove ritrovò uno navilio siciliano con stera 1200 incirca de formenti, che havea tolto pedota per passar in la Dalmatia e smaltir li formenti a Ragusi e altrove ; unde lui persuase il merchadante e patron andar a Corfù, e la sera lo fece levar, e per securtà li dè la galia Truna sino a Corfù, con far montar el merchadante sopra essa galia. E inteso a Gali poli se ritrovava un altro navilio cargo de grani, che per dubito di le fuste di turchi non ardiva ussir di porto, tene modo con uno merchadante di far contentar il patron a passar a Corfù, e che bene venderia li soi formenti, e li daria una galia per securtà ; e cussi contentò, e vi mandò la galia zaratina. Etiam ha dato ordine con un altro merchadante otrentino dovea alora partir e andar in Calabria con un navilio di stara G00, e far uno cargo per Corfù ; e se havesse voluto prometer il dono di aspri 5 permozo (a) chi condurà formenti, come à proclamato a Corfù, ne harìa trovato gran quantità; ma avendoli provisto per qualche mexe, non li parse di far, ma ben a scrito di zio a Corfù : aspeterà la risposta de lì. Item, hessendo a Otranto, zonse uno gripo andò a la Valona per riscatar le teste prese da’ turchi fuora dii Cavo di Salila Maria, col qual è ritornate teste 20 recuperate con ducati 30 l’una. E per non aver denari, non ha potuto Irazer più ; e dice tute se rischaterano, excepto do o tre done zo-vene che erano slà mandate fra terra. Item, ha inleso le dite fuste è disarmale, e li coriedi erano slà I Diarii di M Sanuto. — Tutu. V. posti in magazen; e per causa di le*ditle tutta quella marina era in gran remor, e per la sua venuta esser respirati alquanto. Item, cri si levò di Otranto, e la 24ii sera zonse lì a Brandizo, dove el zorno avanli orano partite le tre galie veronese per andar a Traile a levar l’arsii; e lui proveditor manderà a Traili, non hessendo sospeto di morbo, una galia per eargar di pan ; et scrive so li provedi de biscoli, et apena ne hanno per uno mexe a Corfù. Etiam se li mandi danari per le zurme; in mesi 18, hanno auto solimi troni 8. Item, de lì è 4 arsili in aqua, sharia meglio in terra; parlò a quel governador; disse non aver vasi e palanche, però se li mandi. Starà de lì ancora 4 zorni, poi passerà a Corfù e anderà al Cavo di Santa Maria per inscontrar qualche altro navilio di tormenti e condurlo con lui a Corfù. Dii ditto, di 3, ivi. Zercha quelle galie, stavano malissimo in aqua, andò col governador a l’arsenal per veder di legnami e vele certi albori di albedo grezi in campagna posti fino dal tempo di re Ferando, e più non sono boni de arbori. E mandò per la mai-stranza di la terra e di le galie, e fa lavorar e redurli a vasi, e farà fichar roveri di solo li dicti vasi. Etiam provederà di palanche, e farà tirar tutte 4 galie sotto li volli e governar il lutto eie.; e in zorni 8 vederà la fine, e sarà senza spexa di la Signoria, perchè li ebrei di lì dia pagar le maistranze e mancali come erano obligati far al tempo di re, che loro satisl'a-ceano tutte spexe occorreano in dillo arsenal ; al che non se prestano mollo dificili. E poi passerà a Corfù etc. Item, in l’arsenal è uno navilio al discoperto tulo serato e parie calciato, quale feva far re Ferdinando per mandar a luor saxi per la fabrieha principiala deli. Aricorda, a ciò non si perdi, quel governador lo vendi. Item, quella cita hora li par lo asii de’ romani ; cliè in pocho tempo, da poi le discordie di reali, sono de lì cressuli fuochi 400 e più, e a la zornata ne concoreno zente, per modo che se ha di-ficultà a trovar caxe di habilar per esser tulle piene. E a li zorni passati intrò lì uno baroli di Leze nominato domino Nicolò da Noglia, homo di qualche faction, luto francese; fu racolto dal governador ho-norevolmente, et ditoli, volendo viver pacifico saria ben visto, ma si ’l havea animo far qualche novità, non restase lì. Li rispose voler viver quietamente. E inteso, il viceré di quella provinlia scrisse al governador advertissa a non dar favor a persone che maciullasse contra i soi reali, per ia bona amicitia etc. Li fo risposto non si dubitasse. Or sialo do zorni. vene nova l’exercilo francese havea prosperalo in Romagna. Stativi (lieto barone se messe a cavallo 3±