807 MCCCCCIV, FKBBRAJO. 868 Da Cerigo, di sier Zuan Nodal Querini castelan, di ultimo novembrio. Come per più lettere, qual non si à ’ule, a dinota li modi e portamenti indireti usati per sier Zuan Francesco Venier proveditor de li, zercha la fabricha e la dispensation dii dinaro senza utilità nè sua saputa. Et scrive gran mal di lui ; e che a meza note si lieva etc., ense di castello e va in campagna a pigliar homeni e castigarli ; et in questi zorni a meza note prese uno, et volendolo condur al castello, li fu tratto più saete ados-so ; e quando l’^nse di cartello, lo lassa disfornido di guardie. Etiam le chiave che esso castelan dia tegnir, le dà a uno bandizato per ladro di Malvasia. Item, le arlilarie stanno a pioza e vento; li à dimandato il conto de la administration juxta V hordine di la Signoria che voi li sia scontro, sempre ha recusato. • El castello non si fabricha e si poi dir è una sch;da ; li participi solum ha exborsato ducati 300 in soa parte. La spexa si dice fin qui esser «lucati 2000, e apena ditta fabricha è fondata, solum quella dii castello di Capsali; li altri non principiati. Item, non voi pagar li salariati, e sono li subdili in timor. Si scondeno in spelonche e caverne per li bruti scherzi li fa, e li bate. Lui castelan tien quelli ixolani sotto bona speranza, exortaridoli a la expedilion di quella 418* fabricha. Fo scrito per Colegio, per mio aricordo, al proveditor di Rimano, provedesse di castelan a la rocha dii Porto Cesenaticho. Da poj disnar, fo ordinato Colegio per far quelli deputati al colegio di la rota Sabadina eie. Non fo solum 3 consieri el niun savj a i ordeni, e tamen li elexeno, videlicet 10 di Pregadi el 10 di la zonta, quali son questi : Sier Antonio Pixani, qu. sier Marin, Sier Jacomo Venier, qu. sier Francesco, Sier Alvixe Emo, qu. sier Michiel, Sier Alvixe Contarini, qu. sier Andrea', Sier Bernardo Donado, qu. sier Piero, Sier Alvixe Sanudo, qu. sier Lunardo, Sier Lorenzo Corer, qu. sier Lorenzo, Sier Donà da Leze, qu. sier Priamo, Sier Zuan Zorzi, qu. sier Jacomo, Sier Michiel Navaier, qu. sier Luca, Sier Piero Nani, qu. sier Jacomo, Sier Nicolò Ferro, qu. sier Zuane, Sier Francesco Tiepolo, qu. sier Thomà, Sier Maximo Valier, qu. sier Andrea, Sier Alvise Moro, qu. sier Gabriel, Sier Polo Capello el.cavalier, Sier Andrea Magno, qu. sier Stefano, Sier Marco Lipomano el cavalier, Sier Antonio Bon, qu. sier Nicolò, Sier Marco Antonio Loredan, qu. sier Zorzi. Et etiam fono electi alcuni altri di respeto ut patet. A dì 20 fevrer. In Colegio, fo marti di carle-var, vene il legato dii papa, dicendo haver auto aviso di Cesena che uno incognito andò in Forlì per intrar in rocha e parlar al castelan ; però avisa che la Signoria ha ditto non voler Forlì etc. El principe li disse non era vero, et che non volevamo impa-znrsi di Forlì. Poi parlò di certo beneficio particu-lar etc. Fo expedito do altri capitoli di quelli di Montefior, et tra li altri uno di la exemptione. E andò do parte : una farli exempti dii censo per anni 6, e ave 3 balote; l’altra per anni 10, e ave il resto dii Colegio, e fu presa. Vene l’orator dii Turco, per il qual fui mandato a levarlo con 3 zenthilomeni, sier Bernardin Pixani, sier Hironimo Trivixan e sier Ilomobon Grili. Et venuto in Colegio, solicitò la soa expedilione di altri schiavi li manchava juxta la poliza; e che li capitoli di la pace voi sia restituiti lutti li schiavi. El principe disse havevamo fatto il tutto per averli. Poi intrò su li aspri, e che li desse qui e non a Corfù ; e li fo ditto a Corfù saria in hordine il tutto. Vene do oratori di Rimano con lettere di credenza di la comunità, videlicet domino Renaldo Si-moneta el cavalier et maistro Simon phisico, quali presentò lettere di 12, et del Consejo di Rimino. Rin-graliano di quanto hanno fato a li soi oratori, et la expedilion benigna e grata, e li ducali 110 donati a chi è stà donati. Item, che li oratori dimandono cossa che li è danosa, videlicet per anni 5 non pa-gaseno chi dia aver da loro, e fo per qualche uno particular; però sia revochato. Item, ricomandano quelli dii bariselato e conta’, quali vieneno a la Signoria nostra per aver la exemptione per loro come ha ’uto la terra, e il sai a bolognini e mesura come è stà concesso (a) la terra. Poi leto la lettera, parlò el 419 prefato domino Renaldo ut supra; etiam cinque homini per il bariselato et contado. El principe li co-messe al Colegio a udirli ; et de li ducati 110, si donava a i oratori come representanti di la comunità ; è quello si oservava in li nostri oratori. Item, il capitolo dii salvoconduto credevemo farli a piacer, ma poi li era in danno, lo revocheremo etc. Poi esso domino Renaldo intrò in li beni confischò el signor,