1039 mccccciv novo al podestà di Cao d’ Istria, date a dì 17. Come à ’uto da uno suo, che è venuti do corieri al ducha Corvino a dirli il re di Hongaria iterum è caschato da la goza ; et che di questo quelli signori circonvicini jubila e non vede 1' hora che ’i mora; e morendo, il ducha anderà con le zente verso Buda, e turchi verano lì intorno etc. Item, è zonte a Segna le specie venute da Ragusi, videlicet di Alexandria. Et fo butado di andar al bresaio a li balestrieri di Barbaria sier Zuan Grimani cao di 40, sier Marco Trun savio dii Consejo et Baptista Morexini savio a terra ferma e io Marin Sanudo savio a i ordeni, e rimesso andar doman. Et li savj se reduseno di suso a consultar la co-missione dii secretario va a Constantinopoli, e fo varie opinion : nihil conclusimi. Da poi disnar, fo Pregadi. Fo posto cerla gratia di sier Hironimo Manolesso è debilor, e balotà 2 volte ; 50 e più di no. E domente si lexe le lettere, si reduse el Consejo di X in cheba, credo per cosse di Roma, et fo il Colegio e provedilori e questa zonta. Sier Nicolò Dandolo, fo cao di X, Sier Domenico Morexini procurator, Sier Luca Zen procurator, Sier Dominico Trivixan procuralo!’, Sier Andrea Minoto el consier, Sier Michiel Foscari è di la zonta, Sier Francesco Tiepolo fo cao di X, Sier Antonio Trun savio dii Consejo, Sier Lunardo Grimani savio dii Consejo, Sier Hironimo Querini savio a terra ferma, Sier Nicolò Foscarini, fo capitanio a Padoa, Sier Nicolò Pixani è di la zonta, Non. Sier Polo Barbo procurator, Sier Marco da Molin el governador, Sier Domenego Marin savio dii Consejo. Fu posto, per li consieri, cai di 40 e tutto il Colegio, di elezer de prcesenti per do man di eletion e per la bancha uno proveditor a Tusignan, uno proveditor a Montefior, uno proveditor a Santo Archanzolo et uno proveditor a Savignano per mexi 16, e li tre primi con ducali 20 neti al mexe, et il quarto con ducati 15, computando quelli li danno le comunità ; et Tusignan si pagi a la camera di Faenza, et li allri 3 a la camera di Rimino. Ave 5 di no. Fu posto, per li savj tulli dii Colegio, che zuoba proxima li Pexari possino venir con li soi avoetiati a questo Consejo, e lutti li savj melino l’opinion sua f, marzo. • 1040 in questa materia, in pena di ducati *'00 etc. Ave 20 di no, 120 di sì; fu presa. Fu posto por 3 savj di terra ferma, domente si ' feva electione, di confìrrnarla provision di ducati 100 a 1’ anno a Zuan Jacomo di Vilmercha’ etc., ut in parte. Ave 5 di no. Fo voluto poner parte e l’incanto di le galie di Baruto et Alexandria per nui savj a i ordeni, et sier Antonio Trun ne intrigò, adeo non potessemo rrie-terle. Fu fato 3 savj dii Consejo, in locho di sier Domenego Marin, sier Antonio Trun, sier Alvixe da Molin che compieno. E rimase sier Nicolò Foscarini fo savio dii Consejo 147 ; sier Marco Antonio Morexini el cavalier procurator fo savio dii Consejo 133, 59 di no; sier Andrea Venier, fo capitanio a Padoa, nuovo, 115. Fu soto, 112, sier Marco Bolani fo savio dii Consejo; poi, 103, sier Alvixe Venier fo consier; 81, sier Polo Pixani el cavalier fo capitanio a Cremona ; 75, sier Lunardo Mozenigo fo podestà a Padoa ; poi sier Hironimo Zorzi el cavalier fo savio dii Consejo, sier Polo Capello el cavalier, sier Vincivera Dandolo, et 35 sier Piero di Prioli 1’ avogador di Comun. Sier Lorenzo di Prioli non si provò. Ancora fu facto electione di 4 proveditori, cl rimase, primo: a Tusignan sier Faustin Barbo fo pro-vedilor a Meldola ; a Montefior sier Marco Antonio Calbo savio a i ordeni ; a Santo Archanzolo sier Marco Navajer el cao di 40, qu. sier Antonio ; a Savignano sier Fantin Lipomano fo cao di 40 qu. sier Zuane. Et cussi rimase el Pregadi suso fino a bore 3 di note. A dì 27 marzo. In Colegio. Vene il legato so-licitando la expedition dii possesso dii Cardinal San Piero in Vincula in cremonese. Risposto si vede-ria ; poi inlrò in litte di maislro Felice eie. Vene sier Marin Zorzi el dolor venuto podestà di Bergamo, vestito di paonazo per la morte di una soa sorela. Referì come è stata al suo tempo abun-danlia, zoè non à passà un ducato il sier, e Bergamo non traze el viver di 3 mexi ; bisogna che il bre-xan e il cremonese 1’ ajuti. Secondo: è stà tutti in amicitia ; non è sta parte, e con li rectori, videlicet sier Piero Marzello et sier Zorzi Pixani capitani, è stati sempre in continua benivolentia. Ha tenuto li populi in paura. Fato solo uno homicidio nel sò tempo. In Bergamo è anime 36 milia, dicendo magis est dicere quam facere. Item, à zerclià di acordar 504 lite, e de li 10 li 5 à accordato ; et lì non è Colegio di nodari, come in allre terre, ma si afilla li banchi con-