431 MCCCCCIII, NOVEMBRE. T)i sier Andrea Grifi orator, date, a Corfù a dì 2 novembrio. Come era zonto lì, et non havia scrito, quando spazò le sue lettere da Costantinopoli per terra, per non scriver in zifra, perchè il Turcho è molto sospetoso. Item, dice aver conzo il capitolo dii navegar a bocha, perochè Àchmat bassa disse bastava a bocha, videlicet che fiorentini e altri potesseno navegar pagando li dacii a le terre vicine. Item, à miorato in la raxon di conti di merchadanti da aspri 50 al ducato, che turchi meteano aspri 54 che cussi core il ducato, sichè à miorà aspri 13G milia, eh’ è stà grandissimo suo contento'. Item, à visto velizar a dì 27 le galie di viazi sora .... Dii ditto, di 28, date a Ruigno. Come a Zara trovò ditte sue lettere, qual le manda ; e avisa la galia Mora saria bon disarmarla ; non hanno da viver quelli meschini, et volendo la Signoria la resti fuora, si mandi sovenzion et biscoto. Di Corphù, di sier Antonio Loredan baylo e sier Alvixe d’Armer capitanio, di 3. Come, ricevute nostre lettere, che in absentia dii proveditor di l’armada loro exequiscano, el cussi, essendo el ditto proveditor andato sora Puja, hanno loro aperte e inteso mandar do galie con le galie di Alexandria, le qual a dì 23 partino de lì. Ivi era solum do galie, li-signana e quella di Veja malissimo conditionate; non saria una bona ; e- su quella di Veja, per non li esser el soracomito, è stà posto vice sier Ector Trun ; aricorda saria bon disarmarle. E a caso zonse sier Hi-ronimo Zorzi con la soa galia, qual, licei non si sentisse bene, aceptò di andarvi ; e li dete ordine trovi la galia di sier Marco Gradenigo qual condusse in Can-dia sier Cosma Pasqualigo ducha, e fornitosi di bisco- li, al qual loro ne hanno dato quel pocho poteno, tre milia, vadino insieme con le galie di Alexandria. Item, hanno expedito uno gripo con le lettere a Napoli di Romania, e ordine a la galia di sier Bortolo Dandolo, ha conduto de lì sier Nicolò Corner proveditor, che vadi con le galie preditte di Barato. Item, il proveditor di l’armada trovò in porto di Otranto un na-vilio con stari 1000 tormento di Sicilia ; l’à mandato lì a Corfù per il gran bisogno, con la galia di sier Etor Trun, qual etiam venendo trovò uno barzolo spagnol con formenti veniva a Venecia e 1’ hanno menato lì, eh’ è sta ben a quella povera terra; ma il patron non ha voluto danari, et loro l’hanno fato di-schargar. El li fo scrito li mandasse di qui. Di Cataro, di sier llironimo Foscarini re-ctor e proveditor, di 21 novembrio. Come il morbo processe non solum da coruption di aere, ma di èxtrema fame era di lì, e però à falò con | quelli citadini ogni provision con merchadanti di aver biave, e non è venuto a niuna conclusion per esser poverissimi ; et ne son da 5 in 6 hanno facilità, e stano di fuora a le vigne soe; li manderà chiamar. Eri feno consejo. Voleano far 2 oratori a la Signoria nostra per dimandar ajuto ; e lui. considerando saria 199 spexa a quella camera ducati 20 per orator, non permesse si dovesse farli. Però, voria si desse trata di biave, ali ter stanno mal. E si provedi a li soldati è in maxima necessità, i quali con li stratioti, per necessità dii viver, fano ogni dì danni etc. su quel territorio, e vi è 100 stratioti, con le fameje et cavali sono da 700 boche, soldati 5 contestabili con page 50 T uno ; li stratioti è senestrissirni e daniza etiam li subditi dii Turcho. Item, de lì è tre fuste e do brigantini mal conditionati, afondati el forzo d’essi. À principiato a farne tirar in terra una fusta, e tirerà il resto. Era lì uno coperto di una galia, è sta ruina-do i do terzi per far uno principio di turion ; voria taole da eoverzer di bassa sorte. Item, di uno Nicolò Bonvisin soramasser di le monition zà 36 anni, e per la Signoria, zà 8 mexi, è stà electo apresso di lui Piero Tipthovich e li fo tolto le chiave per il precesor suo ; le monition stavano mal, iterum le ha date a loro le chiave, qual era in man dii cogitor di la camera era spexa di ducali 3 al mexe oltra quella ha i ditti soramasseri. Item, darà al dazier dii-Turcho di Risano i sali; voria fosse mandà uno cargo di sai da Corfù. Manda conto di sali obligadi per il suo precessor ; la camera intachada ; dacii incanta a scontar con bolete vechie, e nomina li dacii, ut patet; e dice le bolete vechie si compra di lì per 8 in 10 perperi el 100. Volse incantar el dazio dii vin al primo dii mexe ; non trovò perchè non li me-teva tal condition di scontar in bolete vechie, e trovò la metà dii consueto ; 1’ à dato a scuoder per la Signoria a uno Francesco Xaguri citadin di lì, con ducati 3 al mexe, e cussi farà ; sichè nè di sali, debitori vechii e novi di dacii non si poi ajutar. À gran spesa ; si dona a messi turcheschi, a sanzachi, a vay-vodi etc. Dii ditto et di Zacharia di Freschi secretario, date a dì 12. Come partito Ferisbeì, il vayvoda di Montenegro à mandà un subassì in Zupa con turchi, e à fato far comandamento a’ nostri non lavori i so tereni, e che a la Trinità, mia 2 di Cataro, era el confin. E zà 3 dì li scrisseno volea mandar el dazier in Cataro per li sali etc. unde, visto tal cosse, hanno mandato Trifon Zaguri a Ferisbeì a Scutari a lamentarsi di queste cosse, e dii voler meter l almadaro in Cataro eie.