33 HCCCCCIll, MAGGIO. gliaria. El por esser stata la ruota ad tal hora, non se lia possuto bavere partìculare noticia do li signori et capitanai elio ce son stati morti et prosi, avisan-dove che de li nostri pochissimi ne son stati foriti et morti. Damovene noticia per vostra contenteza, et lo farete intendere ad questa università, et dove meglio ve parerà. Aetenderemo a sequire la vietoria, et de quello più sequerà, ve ne doneremo a viso. Data in felicibus castrisi eontra Cerignoìam, 28 aprii 1503. Subscriptio : Dios la ha fe. io Consalvus Ferrandes. Et in fine litterarum Antonellus Vitus secreta rim. La qual lettera il gran capitanio la scrisse al suo governador in Barleta, el qual auto, subito la mandò al nostro governador di Traili. Copia (le una altra mandata al soprascrito per el secretano del gran capitanio. Multo magnifico signor. Per satisfare ad quanto la M. V. me ha ricercha-to per la lettera soa responsiva. La aviso come in la copia che li mandai questa malina de la lettera dello illustrissimo signor gran capitanio, secondo ho inteso, lo scrivano ce lassilo una post scripta era in dieta lettera, che è del tenore sequente, vidclicet: Scripla la presente, senio certificati essere morto in dieta rotta lo vice re francese, monsignor de Aiegro et monsignor de la Gresta, et preso monsignor de Frumento et altri capitanci. Dapò, hogi sono venute diverse persone de campo con molto robe sachizate in 10 campo francese. Et tra li altri, è venuto lo figlio de Joan Ugnes, lo quale ha portato alcuni carri de quelli pigliono dentro li allogiamenti del campo francese, et li ha portati carichi de multe roblic de soldati et {le rnereeroli che e ni no in dicto campo. Et referisse essere tutti posti ad sacco li allogiamenti del campo francese, dove son stilli guadagnati tutti 11 paviglioni et robbe de’ francesi, et li nostri Io ha-vemo trovato fornito de pane, de vino elde tuctele cose necessarie. Dieese lo principe de Melfe essere morto, et lo princi|>e ile Salerno ferito et salvalose a Melfe con una parte de cavalli francesi. La Ceri-gnola se bobe hogi ad hora de magnare, dove erano dentro 400 halistrieri regnicoli. Li sindici de Lanosa erano andati ad reiulerso, et portavano ordine dal castellano che aconzasseM lo facto suo che se ne potesse ensire a salvamento. Li preda et saclio del campo francese tucta via vene in Barleta, che dubito impanerà molto al signor gran capitanio ad sequire la vietoria. Però spero con lo adiuto de Dio scremo in Terra de Lavori. Io mene vado domane in campo. Possendo servire de alcuna cosa la M. V., mo aviste che io farò do oplima voluti tate, et ad essa me re-comando. Da Barleta, 20 aprii 1503. Subscriptio : Al comando de V. M. Bkrnarw) db Bkrnardo. Aduncha, è ila saper che francesi e spagnoli, a di 28 aprii, apresso Bari, su quel di Bitonte, fonilo a le man, et francesi fo roti. Poi, a dì 4 mazo, si intese la nova notata di sopra di la rota data a’spagnoli ut supra, morto monsignor di Aiegra capitanio et, si dice, il vice re, e monsignor di Obigni furilo in Castel Zola, dove è asidialo, et licet si dicha è fato la pace Ira Pranza e Spagna mediante l'archiducha, pur don Consalvo capitano yspano non ha voluto obedir alcuna lettera del dito archiducha eh’è zone-ro di reali di Spagna, perché dice esser capitanio de li do rey, e quando ambidoy li scriverà, al hora ube-dirà. El si dice clic dillo capitanio con lo exercilo andava verso Monopoli sequenilo la vietoria. Di Alessandria, dii consolo, di 26 marzo, drizate in Cangia a sier Cebastian Moro capitanio di .5 galie, marniate per gripo con formenti. Come, a dì 2 di marzo, zonse al Cavro s-hi-be 1400 piper dii soldan, e altra tante specie di iner-chadanti, e con allea charavana ne scrii altra tante di altri. El piper eri zonse a Roseto ; doman zonzerà qui. È sta uno mexe a venir dal Cavro. Li, fata la Pasqua, a dì 29 marzo si partirano. Item, zonse in Alexandria la nave con li rami di raxon di sier Michiel Foscari, et per uno bar/,oto di noxele, hanno aviso a Cao Salarnon era la pii» con sier Beneto Sanudo vien oralor al soldan, adì 19 di‘questo, e la conserva era andata per pan in Candia. E quelli di Alexandria stanno di mala voja per la tardità soa, per le cosse di Damasco. Item, hanno tolto a rata lu nave patron llironimo Sagredo. Et poi Pasqua dia partir l’armirajo granilo con 2000 mamaluehi per la ‘Media, e per compagnar la charavana che serà picola, c per vindicarse contri arabi per aver despojà la moschea dii suo ptopheta e fittoli gran disprexii. Item. al Cavro, eri zonto uno orator di Asini bei'h per aver socorso eontra Sophi che era