1025 MCCCCCIV. MARZO. 1026 IH Spagna, di sier Piero Pasqualigo doctor orator nostro, date a pledina dii Campo, a dì 20 fevrer. Come ili Barzelona vene lì, et le alteze dii re et regina, si partino di Medina l’altro eri per andar a Madrigai a spasso, dove starano 10 zorni, poi ritornerano de lì fino sucieda la pace si trata tra Franza e soe alleze. E la serenissima principessa è restata lì a Medina con la più parte di la. corte. Il ducha di Calabria è andato con li re, e cussi domino Lucha Rosso secretario dii re Fedrico, qual disse era expedito e stava di bona voglia, perchè tien il suo re ritornerà nel regno. Item, prega sia expedito il suc-cessor, over habi licentia di repatriar. T)a Rover è, di sier Hironimo Nani capitanio e podestà. Zercha quelle fabriche et li bastioni etc. ut in litteris, è il tempo di seguir l’opra. In questo zorno, di hordine di la Signoria nostra, sier Antonio Sanudo et sier Hironimo Trivixan, alias electi per Colegio provedilori in trivixana per la Piave etc., or fono ityrum rimandati a veder certe differentie loro, et exp.editi. Starano 8 zorni. T>a Dulzigno, di sier Alvixe Baffo conte e capitanio, di 7 marzo. Dii bisogno di quelli soldati; e à inteso che il sanzacho di Scutari à mandato a dir al proveditor di Alexio, che omnino voi ditta ixola per conto dii suo Signor, il qual sanzacho omnino • voi venir a meter quelli confini. Et che ritrovandosi maistro Francesco de Antivari medico di Dulzigno a la cura di esso sanzacho, interloquendum ave a dir di la mutation di signori dii reame, e che omnino Franza rehaverà et signorizerà esso reame. Poi laudò grandemente il silo de li luogi di Romagna noviter aquistati per la Signoria noslra, digando : « Là Signoria vostra va mesedando trope cose » con certo modo, squasando el capo etc. Per tanto l’avisa il tutto, acciò la Signoria nostra sii ansata. Di Alexio, di sier Nadal Marcello proveditor, di 4. Come a di primo avisò di la lettera li manda il sanzacho di Scutari, et a dì 2 cressete tanto le aque de li, che ha coverto tutta l’isola, che mai si ricorda homo alcuno esser cresute sì forte, imperochè la è stata in la più eminente caxa de l’ixola mezo passo alla ; et ha minato case ; à negato homini e de-struto li poveri merchadanti, eh’è aperto li magazeni e menato via li formeuti e biave e dissipalo altre mercanfie loro; il resto erano soto aqua, e ogniuno atendeva a scapolar la vita, chi in zopoli, chi in barchete. Etiam è intrà in la monitione e ha guastato alcuni barili di polvere, e soperchiato tulle le arlila-rie e quelle stravolte soto sopra con li soi zochi e forchade; e dubita qualche una non sia persa, e an- cora non si poi veder per 'esser ogni cossa coperta di aqua ; e le sue robe tutte guastate; e uno inagazen che ’l havia tolto per far la camera dii sai, dove era ilo cargi di sai di do merchanti, è andato tutto in aqua. Essi merchanti è disperati, et dubita non averà più sali, perchè li merchanti non vorano star più a tal pericolo; e non hessendo sali, si guasterà la scala ; sichè non vede modo alcuno se possi habitar dieta isola, salvo si non si la far un arzere alto un passo con peneli per riparo in una puncta atorno la terra, dove altre volte è stà facto nn certo taglio, che cen-zeria in tulto uno miglio. F. a lui pareria si astren-zesse più per mancho spesa, acciò bisognasse manco guardie, e li penelli si faria senza spexa, per esser de lì gran copia di legnami. Aliter, non è modo ad habitar dieta ixola, e li citadini tutti abandonerano essa isola ; e si altre volte havesseno visto fante aque, mai sariano venuti ad habitar li. E sarà grandissimo peccato che dieta ixola sia abandonata, per esser loco perfectissimo. E dubita a questa volta non morano la mità di le persone, chi da fredo et chi da fame, perchè, si hanno ben farina, non poleno far pane; e se non fusse rota una bocha del Drin tutti seriano con le case anegati et persi etc. Sichè, parendo a la Signoria di far ditto arzere, saria bisogno mandar de lì 4 galie per lavorarlo, perchè, lavorando quelli paesani, nulla l'ariano per esser più presto homeni di andar a la strada cha di lavorar. Fu posto per li consieri, perlongar il salvocondu-to di sier Marco da Molin fo di sier Alvixe per altri mexi ... ; et fu preso. Fu posto per li dilli, che sier Francesco Donado electo oralor in Spagna, possi venir in Pregadi non melando ballota, e cussi sier Francesco Capello el ca-valier electo oralor in Alemagna. Ave 7 di no, et il Donado vene in Pregadi, e il Capello ancora non ha risposo. Fu poslo per li ditti, che niun palatier nè scrivan a pallade possi tuor alcun dazio nè etiam più di quello li vien, ut in parte, et alcune clausule. Ave tutto il Consejo, e fu presa. Fu posto per noi ai ordeni, che Nicoleto, stato scrivan su le galie di Fiandra (e) l’anno di la guerra turchescha in armada, possi ritornar su una altra muda scrivan in Fiandra, dando le so’ piezarie in Colegio. Ave 22 di no, il resto di sì e fu presa. Fu posto per io e tre compagni, poi leto una lettera di sier Bernardin Loredan governador a Trani, di vender certi beni di cristiani novelli, e per.hò sia dà auctorità a ditto proveditor debi vender le caxe e possession preditte,.et il Irato mandar debbi