613 MCCCCClll, DICEMBRE. 614 di Zupa la necessità 1’ havea fato far, perchè le male lengue e quelli l’odiano diceva lui aver manzato per lasar Zupa in abandono e in mano de’ cani. Ni mai si potè, per raxon e pregiere rimoverlo di questo ; et dii dazio chiamò uno conte Alesa di la Montagna negra, qual si à mostra amico di la Signoria, imponendoli el tolcsse ditto dazio per do mexi, e ricusando, lui lo astrenze a tuorlo per aspri 500 al mexe, eh’ è assa’ mancho dii consueto, con condition che, volendolo esso secretario nostro, lo renoncj ; e che ’l darla di zio notitia a la Porta, acciò lo potesse lasarlo a nostri con avantazo. Or tornati lì a Cataro questi, li parse aceptar, e messeno sier Trifon predito a scuo-der e pagar per ditti do mexi. Et ditto conte Alesa per scritura lo renoncioe ; e si scuode il dazio con gran contento di tutti, che ringratiano Dio non li è dà bastonate, nè fato pagar più dii dover, imo se li fa piaceri, acciò portino più vituaric e lievi più sai. Dii ditto proveditor, di ultimo novembrio. Come ricevete lettere nostre per uno messo di la comunità di Ragusi, che siano restituiti do naviglj loro era lì in porto cargi di sai, presi per contrabando per sier Hironimo Zorzi sopracomito. E cussi ubedì e li liberò senza alcuna spesa, pregandolo non li lasasse discargar in collo di Cataro, ma fosseno conduti a Ragusi ; e cussi li promise far, e non se discargeria ni a Ragusi ni a Risano, e mandò do provisionati su ditti navilj. Ma, atrovandose dilli navilj al porto di le Ruose, eh’ è dentro di la Bocha di Cataro, non si volse levar fino non veteno una barella di turchi che veniva di Castelnovo; e cussi li ditti montò sul navilio mazor, e quello condusse a Castelnovo, e lì tulio discargono. L’ altro navilio ussite fuori. Item, ogi vene da lui uno fratello dii emin di Castelnovo; li fè bona ciera e presentolo; e li richiese una patente per ditto navilio di ragusei, vuodo, * che potesse partirsi, excusandose aver tolto ditti sali per bisogni dii paese. Lui proveditor si dolse 1’ havesse tolto quelli sali havendone di Cataro a sufì-cientia, e si dolse di ragusei non haviano ateso a la promessa; tamen, rispeto a la paxe col Gran signor e per l’amititia eie., li promise non dar alcun fastidio al ditto navilio. Item, è zonto etiam lì el dazier dii sai di Sculari per comprar ditti sali di ragusei e condurli in Bujana; e non li trovando, fè mercado con lui proveditor di sali di la Signoria per ducati 200, con disavantazo di 8 in 10 per 100 di quello se vende quelli di la terra; ma ben con grande avantazo di quelli si vendeno a Risano e Castelnovo. El qual dazier l'aria partido di qualche summa di sali ; però, volendo, bisogna mandarli lì uno overo do ma- rani de sali con comission a li rectori a quelli confini, che non li impedissa ; e se li rispondi a questo. Item, si proveda a li stratioti sono de lì con gran spexa e confusion, et non poder viver ila 500 in 700 anime con la provision di 100 cavali; e cussi etiam 5 contestabili è lì con le compagnie. Dii ditto, di 6 dezembrio. Item, à ricevuto lettere dii sminuir li stratioti ; lauda il colateral; voria esser stato de lì. Item, ha ricevuto leltere fazi raxon a la querela data per li homeni de Lusliza, Liessivich e Bogdassich contra Trifon de Lampro vayvoda; farà formar il'processo etc. Item, voria biscoti e meglj per monition per non ne esser ; e di la camera non poi trar un soldo per esser stà il forzo di dazj obligati e scontati. Item, è zonto lì Zan Francesco di Zaguri governa i sali di la Signoria noslra a Risano, e dice che li sali di ragusei fo di-scargati a Castelnovo, fu danno a’ nostri ; ma quel emin dice, si la Signoria li voi dar tanti sali quanti el recliiederà per il suo bisogno, lui se ubligerà tuorli di la Signoria, ma voi con avantazo dii Gran signor, qual mai non vuol perder. Et crede cl si contenterà se li fosse donà quelli 65 aspri per ccntenaro di mc-sufe, come fo 1’ acordo alias fato ; i qual aspri 65 non monterà a l’anno ducati 150. Starà su la praticha aspetando risposta, e aricorda è bon farlo per caxon di ragusei. Però voria per questo aprii do ma-rani di sali, perchè Risano, che serve parte di la Bossina, e quelli di Monte Negro che vien lì a Cataro a fornirsi di sali, dicono a quel tempo arano bisogno. Del ditto, di 10. Come sier Hironimo di Cer-notis soracomito arbesan, per penuria di biave, andò a Ragusi (ad) aver bischoti, e ne bave un pocho. E ne 1’ andar trovò in porto di Ragusi una saita, con bona summa di panni di lana et di seda di valuta zercha ducati 7 in 8 milia, andava a la Valona, con una patente di rectori di Corfù feva fede ditta saytia era dii sanzaeho di la Valona, c una altra dii sanza-cho, qual manda la copia. E dilto sopracomito non li lece alcun impedimento. E tornando verso Cataro, nel porto di Malonlo, trovò uno gripo, patron un corfualo, qual ha abitatión a Corfù con soi parenti, e una altra tien a la Valona, e usa a’ soi propositi, bora si spaza pereubdito di la Signoria, hora per subdilo dii Turco, e navega per colpho senza alcuna bolleta, nè patente, el qual al presente ritornava di la fiera di Lanzan e Rechanali con balle 45 panni di lana, sachi 3 seda, carte ete. El qual gripo, con il cargo, lo conduse lì in porto di Cataro per contrabando, e aldite in contraditorio ; unde lui, per le cose