MCCCCCIV, UAKZ0. 990 mia 5 di sora Pulignan, el qual per aversi mantenu- 995 Consejo, sier Ballista Morexini savio a terra ferma, e sier Mugliatili Contarini savio a i ordeni, e sier Gasparo Malipiero è ai 3 savj. E la slimono di soto bote mille eie. Vene il legato per cosse parlicolar di beneficj, per quel Pinzon, et li fo risposto bisogna meter la parte in Pregadi. Vene 1’ orator yspano; dimandò qual voi 1’ orator dii Tureho; li fo ditto per confirmar la pace. Stele un pezo in coloquio, et si parli, havendo ricomandato prima uno subdito dii re suo. Di sier Lunardo Bembo baylo a Constanti-nopoli, di 21 dezembrio. Come, mandando el Signor per confirmar la paxe di qui uno suo ambasador honorato nominato Jacubei, qual à A schiavi dii Signor con lui chiamali alefazi et zercha 20 persone, à voluto una lettera a la Signoria e una patente eli sua man a tutti, lo honori e fazi bona compagnia. Et el Signor voi il doxe e li signori zenthilomeni confermi la paxe e mandi li capitoli. Item, dimanderà zercha li ducati 2000 dia aver quel Asini bei per il prefeto, come per questo Alvise Sagudino fo mandato a Costantinopoli. Item, li bassà li à mandato a dir, uno, e lo nomina in le lettere, dia aver certi danari da Baptista Sereni. Di Andrea de Re, date in Pera a dì 28 ditto. Scrive la soa captività; come desidereria venir de qui. È servitor di la Signoria nostra, et con dolze parole si ricomanda sia ajutato. Da Sybinicho, fo leto una lettera, di 4 marzo, di Zuan ChavilicJd fo di sier Tomaxo, drizata a Nicolò Ckavilichi suo fradello è qui. Avisa eri vene uno pre’ Michiel li, qual menò soa madre era presa. Dice è stà gran morbo in quella parie che non è rimasto ni can ni gato; el è morto il fiol dii Tureho Curchut celebi, che tegniva quel paese. Dice di novo corno il Tureho fa ehalafatar tutta la soa armata, et ha comandato asapi per la Natòlia, e la Panaticha, a Negroponle et a Metelin, e se l’insirà, ctede che 1’ andarà solo Rodi. Et lui à lassato a Galipoli zercha 60 galie sotil, fra le qual sono 3 fate 483 * per quel maistro che fo preso con galie grosse sotto Modon, se chiama maistro Andrea de Re, che sono 3 belletissime galie et l’à mandate in Mar Mazor. Da Pulignan, di sier Simon Capello conte, di 18 fevrer. Avisa aver ricevuto nostre lettere zercha quello habi a far; exequirà. Avisa la cossa seguita per spagnoli sotto Monopoli, ut in litteris. Item, di novo che le terre restano in quelle provin-cie di Puja per Franza, videlicet Caslel del Monte, Venosa dove se trova Alvise d’Ars, Conversano eli’ è 10 sempre per Franza è stà causa de assa’ dano a dillo locho di Pulignan, et uno locho in terra di Otranto si chiama Duora, al qual al presente li va il campo. Da Dulzigno, di sier Alvise Baffo conte e capitanio, di ultimo zener. Scrive la miseria di quelli soldati è li a custodia dii castello, e di le do porte e quelli di la piaza ; però li fazi provisione e se 11 mandi qualche cargo di sai. Item, per il precessor suo li fo consigliato certe robe fo di sier Antonio Contarini inorile .proveditor in Alexio e per co-mandamento di la Signoria sequestrate ; e par che ’l proveditor di Alexio voria certi panni ; non li à voluti dar e aspecta hordine. Item, per ragusei e altri è commessi infiniti contrabandi, videlicet di azali et sede a la volta di Durazo e per Bojana, però voria se li mandasse uno brigantino con li soi armizi, perchè à il modo de armarlo di homeni, e si poiria pro-veder a questi conlrafazanti li hordeni di la Signoria nostra. E noviter fu preso uno raguseo qual dise esser subdito dii Tureho, con capenichj, cordoani e cere, qual ha spazato per contrabando, et lui è andato a Scutari dal sanzacho insieme con alcuni di Antivari et Calharo, a li quali sono stà trovati panni ed altre robe senza bolleta, a dolersi di questo. Peri) aspeta risposta quanto ha a far. Dii ditto, di 6 fevrer. Manda monition, zoè l’inventario consignatoli per sier Francesco Taja-piera olim suo precessor. Etiam li consignò ducati 200 di raxan di la munition di megj di quel loco, videlicet ducati 130 in tanti aspri a 50 al ducato, e ’l resto in monede a raxon di lire 6 s. 4 per ducati ; e per utilità che ’l ditto sier Francesco dà a la camera, ducati 34, et etiam quarte 64 'hi di mejo molto mal conditionato. Aricorda saria bon dispensarli a li stipendiati a conto dii suo servir, perché moreno di fame e in quella camera non è un soldo ni etiam sai. Dimanda sai di Cervia e Pyran over Pago, per non esserne a Corfù ni in Dalmatia. Item, voria hordine dii modo ha a lenir con quel sanzacho di Scutari li vicino per li confini, venendo soi, et maxime marcovichii, quali habitano sopra Antivari e sopra quel contado di Dulzigno in una montagna, con animali a pascolar e guastar li campi e lochi di subditi di quel loco. Et à scrito e mandato messo a ditto sanzacho. Li dà bone parole; ma li fati non corespondeno, imo quelli subditi è minazati da’ dicti marcovichii, per certo homicidio fu fato in la persona de uno suo vayvoda, come la Signoria potrà intender da Zacaria di Freschi secretario nostro.