77 MCCCCCIU, SETTEMBRE. 78 ai ordeni, clic li capitani ili le galie di viagi siano confinali e debbino partir. Fu, per do savii dii Conseio et 4 di terra ferma posto parte, che sier Tomaso Venier qu. sier Piero el cavalier, per li danni ave su quel di Zara, li sia prelongà il tempo di pagar decime, ut in parte. Ave 19 di no. Nota: lui era 40 criminal, e però fu posta la parte. Fu posto per loro savii, dar a Più da Bergamo contestabile nostro, atento li soi meriti, 25 balestrieri a cavallo di conduta. Ave’5 di no. A dì 2. Fo lettere di Costantinopoli di sier Andrea Griti orator nostro, di 15 avosto, venule in zorni 17, portate per Baptista Sereni. Come il Tur-elio era molto invechido, e tandem, con» la gratia di di Dio, a dì 10 era stà conclusa la paxe e publichata de lì coii gran feste e fuoghi etc. ; e havia fato vice baylo di la nation sier Lunardo Bembo qu. sier Piero, praticho de lì e stava lì ; pur è alcuni capitoli non conzi ; che la briga’ non si contenta ; et si ave la copia di la lettera dii Signor cercha la paxe. J)i Bama, a dì 3 zonte, di 29, 30 et 31. Come il campo di spagnoli erano venuti a Ostia capo don Diego di Meudoza, apresso Roma, poi inteso la morte dii papa; e cussi il campo di Franza, eli’ è di qua, si va ingrossando; e il marchese di Mantoa parti a dì 20 avosto di Mantoa, zonse a Siena, va a trovar li altri francesi con titolo di vice loco tenente regio e gran autorità. Di 29, vidi lettere di Boma. Come il ducha era pur in palazo. 11 Ciliegio di cardinali ozi un altra volta li mandò a dir si parti. E da matina l’oralor di Franza e il nostro dieno andar da lui. Si tien si partirà. E la Signoria à proferto le so zente a li cardinali. Si tien il ducha habi mandato via gran tbesoro, e non si sa dove. Doman si aspeta il Cardinal San Piero in Vincula con molta zente; et è venuto uno messo, che il Cardinal di Ferara, veniva a Roma, si à roto e schavezata una gamba in viazo. E si_ dice il ducha si vuol partir doman. E li cardinali di palazo fanno portar via tutte le so robe; e in questa sera venne la risposta dii castellali, eh’ elo non voi dar a 40 niuno el castello si non a chi sarà electo papa, adeo . il Colegio à ’uto molto a mal esser stà zocati et vo-leno far di gran provisione. De 31. Come in quella nocle erano intrati in Roma 2000 spagnoli dii ducha con molta furia, e visto questo, il Colegio e li romani insieme si mes-seno benissimo in ponto per andar assaltar li spagnoli ; tarnen di subito fo mandato a dir a questi adunati, che per niente non yolesseno far questo, |ierehè la mulina essi cardinali provederebeno. E cussi poi la matina el Colegio li mandò a dir, che se in termine di do zorni il ducha non si partiva di palazo, saria tajato a pezzi con tutta la sua zente. El qual si mandò a scusar, clic lui voi esser bon liol di la Chiesia, e voi metcr la vita e la roba per quella a a ogni loro comando, c subito ohe ’l sia guarito si voi partir. Si judica, non partendosi, sarà tajato a pezi una notte per il gran odio i hano, e tutta la terra sla in arme, Item, il ducha in quella matina si à comiitziato a fortifichar in palazo, e fa far de gran bastioni; e si dubita di francesi, clic dorgenica voleno intrar in Roma con molta zente. E poi la sera al ducha li saltò una gran febre ; si dubita non vadi a trovar il padre. Etiam ir. quella sera sono arivali molti spagnoli a Marino, lonlan di Roma mia (i, per andar a l’impelo de’ francesi per non li lassar passar; e se ’l ducha non fosse pezorato, saria zà partito. Item, el Cardinal Corner farà l’inlrata soa de lì sabato. A dì 4. Zonse a Venexia 5 galie di Alexandria, capitanio sier Sebastian Moro, con colli 1100, eh’è rnezo il suo cargo. È stà retenute in Alexandria zorni 30 poi muda, dato sporte 300 piper per il sol-dan a la nation, per forza, a ducali 105 la sporta. E fo, ut dicitur, per difetto di nostri; et è tornà in contanti ducati 50 milia indrio. El con dille galie vene sier Alvixe Arimondo stalo consolo di lì, e rimase vice consolo sier Fanlin Contarmi qu. sier Polo, e a Damasco è consolo sier Borlolomio Contarmi q. sier Polo, ergo in do terre è do fradelli consoli. Et hessendo zonta la galia dii zeneral Pexaro in questa terra, il corpo in una cassa fo portato in chiesia di San Beneto, et poi ozi, luni, a di 4, fu lato lo exequio 1wnorifice in chiesia di Frati menori, dove in la sacrestia è la sua areha e sarà sepulto. Prima, portata la cassa a San Marco, vene el capitolo di San Marco e quel di Castello, la scuola di San Zuane, tutte le congregazioni, et era torzi di lire 2 1’ uno numero 100 e la scuola, et altri 100 di lire 8 l’uno, videlicet portati 20 da frali menori, 20 da jesuati, 20 da preti, el 40 da marinari. Atorno la cassa 12 homini con mantelli con gran eoa e ciipnzi in cao;' la cassa portada da quelli di la scuola con il pomo d’oro del stendardo di zeneral ; e sopra la cassa era il stendardo d’oro, che copriva tutta la cassa con una celada e spada lavorada a la damaschina. Lo acompagnò il principe, con li oratori e la Signoria, et assa’ patricii. Vi fu li oratori et do nepoti da conilo, videlicet sier Piero e sier Francesco da Pexaro, poi sier Hironimo da Pexaro c sier Nicolò da Pe-