81 MCCCGCIII, MAGGIO. 32 avanti scripte. E fo ditta rota a dì 20 aprii, e fo morto il vice re di Napoli francese ut dici tur monsignor .......e altri, et che seguendo la victoria, andavano verso il campo di monsignor di Obigni che era in Calabria, e speravano di brieve aver la cita di Napoli, come più difusamente di soto scriverò. In questi zorni, per decreto dii Consejo di X, et a ricordo di molti, fo principiato a ruinar la rocha di Zervia, dove era castellan sier Sebaslian Trun qu. sier Andrea, havìa duellali ... al mexe, etera corn-ló pagni.... sichè più non vi anderà niun castellan. A di 7 mazo, fo gran Consejo, et nulla di novo. A dì 8 mazo fo . . . A dì !) mazo, fo Consejo di X ... . A di 10 mazo, fo . . . . A dì 11 mazo, fo Pregadi, e in questa note partì de qui la galia soraeomito Ha li fisserà da Les lagna da Verona, e andò con lui sier Zuan Trivixan electo synico a Olranto per il Consejo di X a inquerir contro quel governator sier Fantin Malipiero. si è vero le querelle fate per l’orator di Pranza, lui è sta causa dii danno auto di quelle galie etc. dii re di Pranza etc. A dì 12 mazo. Da poi disnar, la Signoria si re-duse a udir il caso di Gradenigi e Trivixani por l’a-batia di San Cyprian di Murali, alento che domino Zuan Trivixan, q. sier Andrea da Santa Maria Ma-ter Domini, poi la morte di lo abate, pur da dia’ Trivixan, per renoneia si havia falò abate, questi Gradenigi allegava ejus patronatm Ioni, per aver- lo edificato. E parlò sier Alvixe Gra lenigo q. sier Domenego, e non fo tempo di udir l’ultra parte. Unum est, le intrade scuode l’ahate Mozenigo come medio, el fin sia terminato. Tamen, il Trivixan è in possesso et beati' possidentes. Vene in questi zorni sier Piero Capello venuto podestà di Brexa, in Iodio del qual andoe sier Andrea Loredan, et referì in Colegio il successo di la pretura sua. A dì 13 mazo. Fo Pregadi, e fono electi tre a li X savj, e rimase sier Donarlo Marzello el provedi-tor di comun, q. sier Antonio, sier Cabrie! Barbari-go fo proveditor sopra le camere, q sier Antonio, e sier Zacharia di Prioli fo a le raxon nove, q. sier Mar». Cazete sier llironimo Querini fo di Pregadi, q. sier Andrea. Di Alessandria, vene ledere di sier Alvixe Arimondo consolo nostro. Il sumario scriverò qui di soto. Item, si have, a dì 11 ditto, le galie di Barato, capitanio sier Polo Valaresso, erano zonte a Rhodi a di 16 aprii con solimi 600 colli, videlieet 400 di specie, 200 di sede, e ’l resto cenere, fìladi et fermenti. In questo Pregadi, a dì 13, fu posto per li savj astrenzer il scuoder di li debitori di la settima meza tansa, et la decima al monte-nuovo, N. G9, ut in parte. E si possi scontar el prò dii monte nuovo di septembrio con ditte. In questo zorno, fo termini la materia di la pace col Tureho. Andò tre opinion. Prima el Serenissimo, con i cai di 40, sier Domenego Trivixan, sier Alvixe da Molin savj dii Consejo savj a terra ferma e ordeni, di zurar la paxe. Ave 113. Sier Domenego Boia- ili, sier Piero Duodo savj del Consejo, sier Bernardo Barbarigo savio di terra ferma, sier Zuan Dolfin, savio ai ordeni risposeno: manderemo l’orator nostro a Constantinopoli. Aveno 20. Sier Antonio Trun savio dii Consejo, de indusiar vengi lettere di llonga-ria, e questa ave 74. Item, fu posto per tutti comunichar tal deliberatone 2 zorni avanti l’orator tureho parti. Si r Zuan Dolfin non fo di opinion. Ave 2 — 5 — 128 di sì. Copia eli lettere marniate per sier Zulian Gra-denigo governador a Tram, per sue lettere di. . . aprii 1503, et reeevute a Venecia a dì... mazo. Dux Terrenovce capifanens et locumtenens generalis. # Magnifice vir, regis et regin ee consili arie nobis carissime. Essendo questa matina, eh’ è 28 del presente, partito con questo felicissimo exercito rfal fiume del Oi'anto apresso Ganosa, et conferitomi avanti questa terra de la Cerigliela. per espugnarla, li inimici, li quali se retrovano doe miglia a presso Canosa, ha-vendo noticia del passare nostro con tucto lo exercito et artigliarla, ne foro appresso, de maniera che arivando noi avanti 111 ditta terra de la Cerigliela, ad circha hore 23, appiciaro fatto d’arme. Et ancor che le gente nostre, da cavalo et da pede, se ha-vessero retrovale multo fatigate del camino, et palilo de fame el site, non da meno, come piaque ad Nostro Signor, se portare tanto bene, che alla prima impiccia roppino dicti inimici. Et essendo la bata-glia durada ad circa una hora et meza de noele, li dicti inimici son rimasti • morti più de do milia, et gran quantità presi, con haverseli tolta lucta la arte-