MCCCCClll. DICEMBRE. • Dim si lazi più altro; in la terza sii licentia Zuan Mato con la compagnia clic matidono a Rimino ; in la quarta mandino qui li do colobrilli roti e mandino a tuor di novi a Ravena. Rispondeno: a la prima disali, tarano; e la seconda di restar, subito spazono al Manfron, era a Tussignan per la praticha con Ramuzoto de Ymola, che destro modo si lievi, e a Meleagro di Forlì, qual era andato e havia la praticha di Forlim-puovolo, che non fazi altro; el qual à fato una preda di animali su quel di Forlì, et è venuti lì do citadini di Forlì per nome dii signor Antonio Maria Ohlela-248* plio dolendosi; li hanno risposo in bona, adeo è partiti safisfati. Item, dii levar di Zuan Mato, laudano per il schansar di la spexa ; etiam loro Tarano di li provisionati hanno, zercha J700, perchè l’è il tempo di la seconda paga, e il proveditor di Rimcno li ha scrito se li mandi danari per pSgar li fanti, e loro non ne hanno. Item, a Tussignan, justa i mandati, hanno provisto di fanti e artilarie picole con muli, che per le strade altra sorle (non) si poi mandar, dove è Zanon da Colorilo con li provisionati. Item, lì in Faenza resterà il capitanio di le fantarie. Replicha se lievi de lì li Brandolini per non agravar quel te-rilorio. E saria boli far star qualche zente d’arme in la terra e conzar stalle, starìa "200 cavali ; e per riparar el palazo, ch’è quasi minato, bisogna mandarli 2000 tavole e altri legnami etc. Di domino Cabriel dà Calderoni citadin fa-ventino a la Signoria nostra, et una a fra’ Jacomo di la Ca’ granda, qual etiam fo leta. Nara la servitù sua per I’ amor e fede à portato a questa Signoria ; si ralegra esser venuto solo etc. Di Rimino, di sier Domenego Malipiero proveditor, di 9. Come, havendo consegna la rocha di lì sier Vicenzo Valier a sier Bernardo Donado (in vengi il castelan electo, li à parso, per haver mior inlbrmalion, mandarlo a veder li castelli dii conta’, acciò ben instruto possi referir a la Signoria nostra. Item, aricorda è soto quel vescoado uno castello, nominato Seravalle, qual Valentino lo teniva unito con Rimano, el qual el ducha di Urbin lo prese e l’à messo solo San Marino; sichè saria bon tuorlo. E li homini si dariano a la Signoria si li forse fato un minimo segno ; fa 100 homini da fati, et havendolo, San Marino non vai nulla e converà prender partito eie. Vene domino Carlo Seclio condulier nostro, pregando la Signoria li fosse dà ducati 300 di so-ventione per li bisogni soi, da esser scontadi in le so bolele. Dilto li si daria. Da poi disnar fo Pregadi, e fo messo molte parie, videlicet : Fu posto, per nui ai ordeni, mandar -2000 ducati a Napoli di Romania, con una lettera li dagi a quelli stratioti per li limarati e altri pur stratioti, con dirli per sier Piero Baxadona vien capitanio di lì, se li mandarà ducati 1000 per li provisionali. Sier Marco Antonio Calbo messe mandar ducati 2000 da esser dati a li proveditori, et andò in renga, ringratiù il Consejo e parlò premeditando; el io, che non vulsi prender parie, mi parse risponderli, e dir che la so opinion ritardava il mandar di danari preparadi etc. Or andò le parte : 81 la soa, 100 la noslra ; et questa fu presa. Fu posto, per loro savj, la commission a sier lli-ronimo Donado dotor, va orator col Cardinal Roan et è podestà di Cremona, videlicet de ben edifichar dilto Cardinal (e) acompagnarlo fino a Milan. E seli dà la copia de la risposta fata al legato e lettere scrite al re aciò le operi al bisogno, laudando molto esso orator nostro di consumatissimo, experimenlado do- 249 mi forisque. Item, si ’l digi di 1’ Alviano, dirli la compagnia è con nui etc. Item, se si dolesse nostri cardinali non li aver dato favor al papato, rispondi si hanno aderido a un bon pastor, e vedendo etiam lui aderirsi, 1’ ànno lacto eie. Concludendo, lo lengi ben edifichato, e di la nostra bona amicitia col re e lianza, et invitarlo vengi a Cremona e por le nostre terre. Ave tutto il Consejo: solum 19 di no, 178 di la parte. Item, fu posto per li dilli far le spexe al dito Cardinal Roan in le terre nostre, dove capiterà. Ave 17 di no ; fo presa. Fu posto per li dilli expedir li oratori di Russi, e lelo li capitoli et baiolati. Ave (ulto il Consejo. Fu posto per li ditti li capitoli di Veruchio et presi. Fu posto per li ditti li capitoli di Solaruol et presi. Fu posto per li dilli li capitoli di Gatlieo et presi. Fu posto per li dilli expedir per Colegio alcune altre suplication di ditti oratori, di pocho momento, a bosoli e balote, e preso. Fu posto, per il serenissimo, consieri, cai di 40 e tutti i savj, che (di) Citadela (si) (ligi al signor Pandolfo di Rimano e liol primogenito, e poi, non ne havendo, al signor Carlo so fradello e (ioli pur legiplimi. Item, quello che ha fato esso signor in Rimano avanti Valentino li tolesse il slato, sia fermo et valido. Le qual do cosse esso signor l’ha dimandate venendo per far l'instrumenlo in Colegio. Et ave tulio il Consejo.