LIBRO DECIMONONO. 441 Galee, itando gli Ariìli nell’Arie naie già pronti; Si fè deremiganti la prouigione con loro ; Le militie nè pur mancarono, parte asoldate , e parte volontarie; E Pietro Loredano già nominato,& impiegato perla iìia profonda efperienza in ardue occafioni più volte innan-ti, comeifo nella carica Generalitia, vici dal Porto con defiderio di gran vetro l$-vendetta, eie ne pafsò nel Tirreno. Haueua il Duca vinto in Pò; Si era CJ: fattoio, dopo vinto, condotto in Cremona, & accingeafi à riprouariì nel Tirreno in Campagna; ma Pefercito noftro, nulla tocco da queldifaltro, norn era tanto iprezzabile, perchei potette toglierli da’lùoi proprij bifo-gni; ipezzar le forze, ed accorrere in difefa de'Genouefi. Comparile il Loredano nel Mar di Toicana» e congiuntoli à cinque Galeo Fiorentine, e riceuuti foura l’ArmataGiacomo Adorno, e Antonio Fregolo, fuorufeiti di Genoua, e Capi eilimati, palsò à corteggiar’, e à danneggiar le ripe della Liguria, iperando, che non contenti quei Popoli di viuer ioggetti à Filippo, poteiTer per auuentura con Toccatone offerita concitarli, e fottrarfene. Il tutto però accadegli contro al penfiero. Haueua Genoua sù le prime voci del Veneto alleftimento Nauale, armate anch’ella venti Galee, & vn poderofo Vafcello ; & il Armata Cc lor Capitano,Francelco Spinola, già vlcito antecipatamente dal Porto, v^1' quando intefe il Loredano auuicinato cotanto à quei lidi, li aggrauò dell'ardire,e gli ii Ipinle incontro per attaccarlo. Erali lo ileiTo Loredano tirato da Portouenere, à Portofìno, e quiui auuiiàto della nemica lortita, mandò Tomaio Duodo, cDario Malipiero à feoprir-ne il vero. Ritornati, l’ailicurarono deH’auanzamento poco lontano di cinque Galee; e fuppoile la vanguardia del corpo reilante; nè più creduto vantaggio,e decoro di attenderfi là dentro aflalito,diuisò,e concertò le fue;fi tralfe fliori,e IpiegoiTi in villa,e in tiro à combattere. Aui-damente accettò l’incontro lo Spinola;fù primo à calar dalle Antenne le Vele,e fu il primo con la fua Capitana dentro à fpiccaruilì. Vna preau- Lc jirm xtc uertenza di trarli vn poco per fianco, feelta dal Loredano nel punto , combattono e nellatto ilelTo,per fchermirne diritto l’vrto , portogli vn vantaggio il maggiore à procurarli nellp battaglie di Mare . Prelo il vento per le fauoreuole, c con elfo à vele piene aumentata la forza_, c l’impeto alle lue Galee, inueftì le nemiche di tutto tranfito. Scoccatili gli archi, e {paratifi gli archibugi, impugnaronii le fpade, e i brandi , e fi prolègui nel conflitto, col prolèguimento de’ colpi affrontati, c intrecciati, lènza d’eiTerui Vn palmo di vacuo, non contcìò, e noiL aiperlo di fangue. Auuenne, combattendoli, che tré nollre Galee Hiingeifero fortemente tré Genouefi , e lo Spinola sforzati 1 remi, vi accorlè ; Ma iè ottenne il bene per quelle, inciampò nel male per elio. Fù à traueriò inuellita la liia da due Fiorentine, e mentre, ridotta in pericolo di iòmmergerfi,le ciurme, e i marinari im-plicaronfi per fottraherla dal Mare, ella lòggiacque all'infortunio del Kkk ferro;