LIBRO TRENTESIMOPRIMO. 76 3 leuati il fiero Trace i detti due colpi , ripigliò tre altri attentati terri: G c-bili contra il Soldano medefimo ; nulla il modo fcemandogli le taglia- tinuate da* te degli eièrciti à rimetterne fempre degli altri, nè mai fatollo del fan- ^>aKett n , . . r n O. ° pcrator Ot- gue nemico 5 ne mai ritroio a Spargerne di nuouo del proprio. Ri tornano co-nondimeno in altri due conflitti battuto ancora , e nel fecondo fpe- . . . , , , , . ,, . i 1 Soldán del- cial mente penetrarono 1 Mamalucchi con 1 ordinano valore per mez- /• Egitto. zo il ìlio Campo ; gliele disfecero quafi, che intero;e di cento mila non ne fuggì dalla mortela quarta parte. Pur’infleifibile tra diiàilrihaueane vn’ altra* ammaliato già vn terzo , quando nel punto di Spingerlo innanti, fù volta fouraprefò dalle vittorie,già dette, diCarloRèChriilianiifimofourail c™aUQ' Regno di Napoli,e dalle voci,che voleiTe la Maeilà Sua trapaflar’in Mo-rea, per lo che appreiòne il pencolo, rallentò il furore, nè operò di vantaggiose di Soggettar! Popoli Piifidi,Regione dell’Afia. Occorià poi la ritirata oltre i moti dello íteíío Rè,e fuanitoà colui quel Sòfpetto, po-iè la quarta volta in Campagna gran gente, &auuiolla contra il Soldano medefimo Sotto la condotta diHalìBafsà, che vi entrò furiofo 5 racquiilò la Città di Adina, con fette altre Fortezze importanti, già da' Mamalucchi nelle vittorioiè occafioni occupate; ma finalmente ridottisi à fronte gli eièrciti, fucceiTe à gli Ottomani la terza ruina, e i Piifidi,E p&intèti già Soggiogati,vnitifi à gli Egitti) fi fcuoteron di nuouo dal giogo. Tro- Ei 'l¡iflrn¿. uatoii Baiazetin queila guiià colpito dal ferro de’Mamalucchi, volle g^otatme-medicarfi con le ferite, che incontinente auuentò contro d’altri. pataleara. Lo ileifo diiguito, che per aiuto porto al fratello Zifimo, l’hauea-moffo àinuadere il Soldán dell’Egitto, fù quello ancor, chclofpinfè coneuento felice contra ilPrencipe Caramano. Si icagliò terribile, nella Panfilia ; lo attaccò in battaglia 5 gli disfece l’efefcito 5 priuòil Prencipe, e tutti della fua Caia di vita, ed impofleifoifi all hora sì fattamente di tutto quel tratto, eh’ egli, nè i fuoi fucceflori l’han perduto mai più. Hauea dianzi queftoferociifimo Imperatore inuafala Moldauia , e preieui le Città di Chilio, MontecaSlro, Chelim, eCherment, in-uitatoui dalle diifenfioni vertenti allhora trà il Rè Mattias d’Vnghe-ria, che ancora viuea, e Cafimiro Rè di Polonia : Soprauuenuta poi dopo qualche tempo la Morte di Mattias, ilimò quella l’opportunità dirifentiriène. Tre validi eferciti formò in tre corpi; l’vno fpiniè alle Fornu tn frontiere de’ Bulgari, condotto da Acomat Soffiè ; l’altro verfo i con- e/ercui. fini di Vicopia da Iochia Baifià ; e co’l terzo volle alla parte dell’ Alba- e%licon niacondurfi eglifteflòin periona. Li due primi nè fuperarono , nè m« contra meno tentarono coiàimportante; ma il ilio, in cui campeggiaua 1’- L^lbmit-Imperiale prcienza, profèguì altretanto; Penetròfurioiò nell’ Albania, e fi refe padrone in momenti di tuttala parte poilèduta per anco da Gioanni Cailriotto , figlio del già Scanderbech. Segnalato caio però gli auuenne, mentre iui appunto fi vagheggiarla trionfante. Vn Ddddd 2 Religio-