2?S DE’ FATTI VENETI. TapanelÌ doua > e procurò, quanto più potè rifarcirfi. Nel mezzo di quelle tan-tio di pace. te reciproche hoftilità, panie alla Santità del Pontefice d’interporui la rifpettata fua mano. Tormentauafi di veder quelli Prencipià disfarli j e Ipecialmente la Republica, e l’Vnghero, quando l’vno in terra., > e 1 altro in mare haurian potuto combattere chi altamente in quei tempi più lèmpre ergeafi d’ombra al Mondo Chriiliarto. Amurat, il terzo Rè potentilfimo d’Ottomani, fi era inoltrato ancor più nel Domi-SS? d‘ n*° delPAfiaj nelle parti più fiorite Europee 5 nella Dalmatia 5 nella Gre-xi attorno.- eia; e di palfo in paltò, trà quelle vicine Prouincie. Due foli piccioli di-710 • llurbi, pur troppo breuemente da lui fuperati, gli s’erano in quei tempi frapoiti.il primOjche,già llabilita la Sede in Europa,e quiui fermàdo,gli fi riuoltarono i Luogotenenti nell’Afia, e guadagnati i Popoli, e corrotte le militie, e impofTelTatifi delle Città, e Fortezze loro commelfe,cer-cauan, tutti confederatili infieme, di llabiliruifi Prencipi - Palfouui Amurat alla tella degli elèrciti $ Trattofi nella Mifia, doue di già troua-uanfi aggroppate le forze ribelli, attacconne la milchia 5 lanciouuifi il primo dentro à cauallo, e debellati tutti coloro, troncò i Papaueri, e ftulfrapo- ieftituj di nuouo quei valli contorni àfeilelTo. Da quello primo gli Jbfi. prouenne il lècondodillurbo, cercando pur la Giullitia di abortire in, qualche modo, ma in damo, quel torbido creicente Pianeta. L’Impe-rator Caloianni s’era tanto fatto liio dipendente, che fcco partilfi àfe-guimlo con le liie proprie militie alPoppieifione de’riuoltati Balsà. Haueua il Turco, in partendo, laiciatoSaua, il maggior de’ iuoi figli, Luogotenente Generale in Europa delle iòggette Prouinciejeil Greco in Collantinopoli, e ne’ refidui del filo poco Impero, pur’hauea fatto lo ilelTo,di vn luo primogenito,di nome Andronico. Entraron’ambi quelli figli in ambitione,di occuparli Seggio a’ lor Padri. Simili di penfiero sei confidarono ? pattarono dalla confidenza alla trama, e dalla trama^ auàzaronfi à prendere publicamente l’armijà ìmpollelsarfi ogn’vno del fuo Paterno Dominio, e à ilringerfi in lega offenfiua, e difenfiua reciproca . Precipitò nello fdegno Amurat ali auuilò 5 e s’infuriò di primo trattocontra Caloianni, fofpettando deriuata lariuolta diSauadal Greco ingegno, per fouuertirgli l’impero. Se ne fchermì colui 5 pro-tellò l’innocenza, e maggiormente gli l’aificurò, eshibendofi di andar lèco infieme all’opprelfione del proprio figliolo. Pago rimallone l'Ot-tomano, marciaron’ambi nella Thracia, e trouaron poco lungi da Co-ilantinopoli i figli in Campagna così potenti, e congiunti, che lo ilef-fo Amurat,conobbe l’attaccarli vn gran rifchio.Tento egli vn modo, di vincerli,non pugnando.Fè penetrar nelCampo,e trà quei Turchi fegua-ci contrari), in vece dell’armi contra i corpi, la finderefi dentro de’ciio-ri. Aggrauò loro il gran fallo difeguitar’vnGiouine fpenfierato, lui del Padre, & elfi del vero Signore, infedeli, e in quello modo feminan-do rimproueri, condulse i Turchi à sbandarli à legno, che à capo due giorni