} Ter che rui-naffero gl‘-lniperaiort Romani. Belli/arto tu Italia. 4 DE’ FATTI VENETI. Nata ella dunque da gl'incendi) d’Italia, ogn’altro Scrittore di quell' origine prima ilimò neceiTario di far alcun tocco, per qual cagione, e con qual braccio vi tollero le fiamme auuentate 5 onde oiferuandofi lo fteifoilile , fi difenderà qualche grado da'termini, già troppo generalmente abbozzati. Conilantino il Magno, Imperator di Roma, e del Mondo, vacillando alla grandezza dell’incarco, e niente meno errando di configlio, e di riiolutione, trapiantò d’Italia nella Thraci^, e da Roma in Coilantinopoli, Città innalzata nello fleifo tempo da lui, la Sede dell’impero, e del ioggiorno. Pur vedendo troppo ancora iru vn corpo iolo iinifurata lamole, la diuifè in quattro parti 5 à tré figliuoli augnandone tre, al Nipote la quarta. Poco durò, tra li due mortiferi veneni deiringordigia, e delPambitione, la concordia in vita, che per diuorarfi 1 Vn 1 altro il Dominio, chiamati à ofleià, e difeià icam-bieuolei feroci Popoli Settentrionali della Scandia, efpoièro à gara le loroviicere alle ileife Aquilonari voracità. Dopo ianguinolenteCa-tailrofe ritornò l'impero nella teila divn folo, Honorio il Grande,, che con animo religioiò, e guerriero, non meno pel iuo, che per lo Dominio di Santa Chiefi, tanto col iènno, e con la mano operò. Di-ramofTi con la ilia morte la Monarchia nuouamente in due fucceifiui figliuoli, Arcadio in Oriente, e Honorio nell'Occidente, l'vno, e l'altro giouanetti, e degeneranti dalle attioni del Padre magnanime, Dindi aprì l’adito, e loccafione a'flagelli il dominio diuilò. Inondarono di rapidi torrenti d armi lamifèra Italia i Barbari antedetti, Goti inu generale di nome, benche da'tempi, da gli accidenti, e da'luoghi, per doue fi andaron girando, e ipandendo, lo alteraifero in, varie forme di Vifigoti, Vandali, Hunni, Heruli,e molt'altri, tèmpre gli ileili peròicaturiti da gelata origine, e con inondationi, ed incendi^ Sei fi contano i primi diilruggitori, che poila in deiòlatione l'Italia, ferperono preifo l'Iilria, il Friuli, Aquileia, Concordia, Padoua, 6t altri luoghi vicini, e fecero correr le fuggitiue ruine à feconda d’ acque, e di iànguenell'vnicoafilodiqueiteLagune. Odoacre il iettimo fù , che, trouato languido, e ridotto alIV eilremo l'impero di Roma, ilrappò intera la Corona dal Capo di Auguilolo, vltimo il fece Imperator dell'Occidente, & aiìuniL primo, dopo i fuperbi Tarquinij, l'iniègne reali. Paisò quella Corona tra varie vicende lino à Teodato. Diè coftui, con ingrata empietà la morte alla Regina Amalelùnta, Madre di Ata-nafio, Rè predeceilore, benche fola con Tarmi della prudenza, e dell’ aflètto haueifelo efiltato. CommoiTe l'animo pio di Giuiliniano,Im-perator dell'Oriente,l'atroce misfatto à punirlo 5 e per ciò, e per ioccor-rer'infieme la Chiefa Cattolica, molto allhora dall’herefia contaminata , e deprelfa, mandò in Italia con efercito potente Bellifario, Capitano fa-