nò DB’ FATTI VENETI. gnanimo in dono à Riccardo, Rè d’Inghilterra 5 rilafciogli ogn altro ilio titolo, e ragione foura nitto il Regno di Geruiàlemme,ad eifo fpet-saiue le ra- tante, e ièrbò folo illefo ciò, che già poíTedea la República Veneta, co-à nella Città diTolemaide, come in ogn altra parte ne’tempi fcorfià ’ coilo di tanti huomini, e di tanti theiori acquiilato. Riccardo, quando fi vide iòprafatto da quella grande attione, non fi lafciò vincere. Nel- lo fteifo punto di contraherne il debito, con altra niente meno Realo, e degna di lui, volle corriipondergli. Hauea prima d’approdar’in Soria, tolto à forza d’armi il Regno diCiproadIfaacioComneno,che n’era il Duca, violentato à ciò fare da molte ingiurie, che quiuitra-iportato da tempeiloià fortuna, viaggiando, gli hauea colui hoftilmen-te viàte. Parue^li molto adeguato il ricambio; ne gli fece liberala-tiegnodia renuntia; Guido riceuella con iòmmo contento; efùallhora, cho Lupgnam, Ü Sàngue Lufignano affuniè il titolo, e il Dominio di Cipro, e che con-dwatogii ’ tinuò dapoi per Iunghiifimo tempo ne’ Rè difcendenti, fino, che venda ^ccar- ne a(j aggiungerfi nel modo, che aj proprio luogo dirailì, al Venetiano Diadema- Proièguirono poíciavnitamente iCollegatiChriiliani, e chnfiiani faperaron’à forza, ed obbligarono volontarie ad arrenderli, lungo à molte altre quelle marine, dell’altre Città. Saladino, che più non Vedeaui con. cxtl tutto il fuo potere riparo, e che vernagli ogni giorno icemato il modo Sdii alno ne à foilener con ripartito preiìdio Falere rimanenti, precipito/li à fman-aicune^per te^arne alcune, e principalmente Porfiria, Ceiàrea, Aicalona, Damia-fcfuZr me ta, e Gaza. Così lòggiogata vna gran parte di vailo Paefe ; numeroii i giio raltre, conquiilati luoghi, e già coriò il giro d anni tré, da che Farmi Chri-iliane colà trionfàuano alla fede, e alla Patria, ílimarono i Prencipi, che tempo foffehoramaidiripofo; sforzati non meno dalla ilanchezza de’ corpi, che dalla gente molta neceifariamente coniùmata in tante im-preie, benche iùperate, Conformatoii però al biiògno il deiiderio intutti , deliberarono per allhora di ritornarfene alle Patrie loro ; Poiero in affetto, e in buona cura le Piazze, e i luoghi vinti, e, ritratte le velo, 'prencipi nata'dalle faice à continue perturbationi. cbriftmu Eranfi ieco vniti iPifani ne’ communi affari delFAfia; purnonfpo-iàndofi gli animi per gl’intereilì conforti, fubito ritornati alla Patria,, ièpararoniì coloro, e riforiè in eííi l’antico liuore, concepito fin quando gli batterono ¿Veneti in Arcipelago l’Armata nel primo viaggio di Terra Santa. Chi haueffe in ogni modo potuto fupporremai, cho quand’anco à raddolcirgli non foffero ílate bailan ti le cortefie forviate incontinente battuti, con la reftitution de5prigioni, e con altre dimo-ilrationi d’affètto, non gli haueffe almeno la colleganza recente dell’ armi, e delle glorie Chriiliane, fofpeii alquanto àisfogar l’ingiuilo paiTioni, Difarmarono appena queileGalee, che reputaron’effì opporti!-