LIBRO ViNTESIMOQVARTO. <¡69 volta, che (ìcontnbuifse, per comperar con effo ancor’in vna volta la pace. Che fe poi (jue’Prencipifi muoueuano per affetto alla Republica, 0 per ¡limolo di religione, fi batterebbe afe oliato volentieri vri aiuto continuo, concuifibaueffepotuto infìancabilmente refifler\ e difender tutti contravnfo lo Tir anno. Nulla più iòura quella pia giuftiffima rilpofta nè lì lènti, ne lì vide in repplica. Dall* altro canto premendo per le rilòlutioni fortemente Thebreo , con- E padherì uenne in tal guifa la Patria sforzata adherirui ; ne icrilfe al General Lo- fcc alla pa-redano in Armata,e Fhebreo fletto ne portò feco il difpaccio. Collui di là pattato àCoflantinopoli, ottenne da Meemet, che, già tratto dagli elèrciti, vi rifiedea da qualche tempo tràlaidi piaceri, iàluocon dotto per vn Publico Rapprelèntante, e loura ciò il Loredano vi efpedì Gio- GìoM cap anni Cappello Sopracomito. Ma giàiTurchi purtroppo informati Pell° SoPra ch’era ièmpre più [’abbandonata Republica per continuar fòla ad oj> epàntinopoti porli alla lor vaila potenza, cangiarono in altretanto ardimento il timore d’vnione Chrilliana, chehaueanli, per auentura, condotti à trat- ^ccniìttT tar di pace > Licentiarono il Sopracomito j rillabilirono la guerra più ardente, che mai ; e per quando fulminattero contra quella fianca, ed afflittilTìma Patria, non più parlarono i Prencipi nè di trecento mila-ducati, nè d’altro, nulla giouarono gliotticij, benche infittenti; fi prefè, ogn’vno in pace, la guerra altrui ; e la Republica, ritolto tutto il pelò fòura le fole lue braccia, e sforzate al iòlito le debolezze, fèvn’ elpeditione gagliarda in Morea di quattro mila Canai li, da Antonio Loredano, figliuolo dello fteffo Generale guidati ; molti Capitani vi ^¡„for^tc mandò dc’più feelti ; vi ritornò Sigifmondo Malatella, che hauea di e/peditìom tià richiamato ; e preparolsi vna leena ( fia lecito à replicarlo lènza te- IZrca lru io ) che, fè ben’allhora parue bruttata dal lòlo Veneto fàngue, ellratto però da vna vena principalilsima del Corpo Chriftiano,fù allhora,e farà ièmpre, di tutte Taltre del corpo medefimo, tutte in tali cafi com-munemente vuotandoli. Il fine del Vintefìmoquarto Libro. Cccc DE’