LIBRO VINTESIMOSECONDO. p7 cito, come fot e a/i toglierlo, fenza difanimar le milttie,già tutte imbeuute di amore ver io di lui, e che anzi tutte in lui, più possibile dalienarlo,fe non alienandole aneti effe .'Beri e vero, che fu troppopre/lo l’impuntar’armigero ilnoftropiedefoura vn Dominio ancor lubrico. Nonfu bene sfidar’immediate alla guerra vna RepublicaVeneta, potente, & armata, invece di blandirla con vn pacifico inuito. Poco ponderofsi di primo lancio à pretendere vn fubito rilaffo di tutto tacqui/lato da lei, così con l'armi, che par, c’habbtno il Ius di dar anco ragione allaforza, come per dedt~ tionefpontanea de’ Popoli,che farebbe fiato degrado di Prencipefe ncufati li haueffe. Finalmente,comepofsiamopretender noi d'ejfer fiati allhora ben confittati ¡quando all’ eshibttiom , che la fieffa Republica in ogni modo et fece di refiituirci li medefimt luoghi, fem-pre, che felefoffero refar ette lefpefe, furono inuafioni le nofire rh fpofie ? Quelle fue dolci efprefs ioni non eran veramente dar tgit-tarfi con tanta amarezza. Douea incontrarfi quell'inuito foaue di negotio ,fe non per confegutr’il bene di conchiuder, per auanzar’ almeno il beneficio del tempo, defider abile più à noi che à lei, nella nojlra contingente cofiitutione. M.a fù filmato troppo largo il partito àriputarlo/incero. Troppo creduto repugnante all’animo di grande Republica,che volontaria, e facile condefcendeffe davero à fpogliarfidi vngiufio dominio. Haueafiguadagnate le Città, le Ca/le Ila, e le 7~erre à coflo d’Erarvj, e difangue profufo. Haueale fatte fue à forza immenfa di render piani * itrupi, e domar le cer~ uici dell’alte montagne. Se riera impoffejfata, nauigando prima i Vafcellt, e poi gli Arfenah per le Campagne, per l'Àlpi. Le fieffe Piazze,dopo confeguite,più to/lofe le hauea fabbricate,che prefidiate. Teneua in campo vrie fere ito al no(Irò non punto inferiore ; e come in apice tale, e in tal floridezza di fiato potè a creder/i non il-lufione lo fpoglio da e [fa così prontamente eshibitoci ? Ala non e il rime dio, che alle cofe prefentt fi cerca, l’andar mendicandolo dal-lepafiate, che non l’hanno 5 e fe pur vogliamo infifierui, & affannarci del g%à fatto errore in lafciar le noflr’armi nelle mani di traneefeo,cifiamedicinaquelpeggiormale,che non fappiamo,e che hauna per auuentura potuto interuemrci , fe gittati à differente confighoci fofsimo. Sitrouabene fpe/fo ingannai adalle cofe future laprouidenza humana 5 Non è però, che dopo l’inganno variar ella non poffa tal volta in partito migliore. Componici con Francefco di vn corpo, non ben conuengono infieme la noflradebo-lezza con lafuarobufla complefsioneper falute durabile. Così aulitene ancor appunto ne’ corpi humani, quand’vno di’ nofin ele-ment 1 vitali, eccedendo gli altri, li afforbe nonpiù contrapefati in fe fiej/9. llnmedioe neceffario : ma per mio debole parere danon