2?4 DE’ FATTI VENETI. to in quello mentre tratteneuanfi per anco in Padoua 5 ed ogni loro preparatione in difefa, contra vn tanto concitamento, era {caria. Circondati , e quafi, che aiTediati da tutte le parti 5 nemica loro per la maggior parte rftalia 5 imponìbile perciò di ritrarne vn fante, eccetto, che da' lor luoghi foggetti, à due partiti appigliaronfi. L’vno, d’impetrar scaligeri col mezzo d’Ambaiciatori, eh efpedirono al Duca di Bauiera, colle-Ambafu*. ganza, emilitie. L’altro di procurann ogni maniera la pace, eàtaT tori per aiu oggetto mandarono à Venetia Marfilio di Carrara nel colmo de’preac-d°i BauferZ cenati maneggi.Raccontar non fi può,quanto foffe il Carrarefe in quel-Marfiiia di Ja congiontura da que’tanti Miniftri liuidamente oiferuato. Non ncu-per^Jccà foflì però di afcoltarlo 5 parlò, propoiè partiti molti5 ma finalmente. rcnetiu non pondera toiene alcuno di iortantioio rifleifo, glifùgraue, eriilo-Kjipoflepu. lutamente rifpoilo. Che, fegli Scaligeri rejlitmfj'ero le Citta di blicherijo- Padotta, diTreuigi, e di Parma alla primiera libertà, & alla Republic a diF lorenza ,quella di Lucca, fi farebbero depoße larmi . Chi è auuezzo al commando non all’altrui voglie facilmente fi hil-. , ,milia. Si confidarono eli Scaligeri di ièmedefimij difciolfero delle, Si aijciol- 1 • ^ y 1 •/'*/"* 1 * gotto itrcit- vdite propoiitioni qualunque trattato 5 e qui conchiulali la maneggiata cbiKdeìak aMeanza’ lanciaronii tutti riiòlutamente alla guerra. Furono i concerti ga contra de" Collegati 5 Che da Vi fioriti, e Gonzaga fimouejjero l'armi con-%uiìfat!at *ra Brefcia, Bergomo, e Verona, e vis’me aminafife Aiarfi.lio dé" tacchi con- Rofst,fratello di Pietro, con altre militie di. quefli corpi à rinforzo, tra d’cjjt. Che il Re di Boemia prendeffe l}armi contra Cene da, Belluno, e F e Itr e} e che Pietro, con le forze Venete, e con le aggiunte Fiorentine , inuadeJJ'e iTerritorü di Treuigi, e Padoua 5 procuraffe l’acqui- lo delle adiacenti Cafre Ila, etentaffe, potendo, le fi effe Città. Preintefi Martino i treplicati aifalti deliberati 5 e non conoiciutofi ba-dfincltro ßante a poterui far tefta, le Campagne abbandonò à diferettione 5 pre-di Maftino,.. lìdio Treuigi 5 lafciò in Padoua ben proueduto Alberto il fratello, ed egli,con agguerrito eièrcito,incaminoifi à Verona, à difender il cuore,e la Metropoli del ilio minacciato Dominio. Marfilio dall’altra parte., paffato l’Adige per la via del Polefine, iè ne andò à Mantoua.. Trouoffi là preuenuto da Luchino Viiconti, Signor di Milano,iùcceduto ad Azzo , in quei giorni defonto 5 e con eifo, e conFilippo Gonzaga porto in MarfiUodi; ^OI?^ta » contra qual prima delle tré Città preierittegli foife rtatobe-Hcjji,Ft/cQr11 e intraprendere , dopo varii pareri ogn’vno concoriè in Vero-tlavann? m' era dentro Martino 5 onde trattandoli in eifa di tutto, vififpin- contra Ve- fc lo sforzo dell armi. Intanto Pietro de"Rodi,di pronto configlio, en-tZo di trò nel Territorio di Padoua,•s’impoiTefsò con poco fangue d’alcune Ca- 1\oJfi nelTa ilella, ed auanzatofi à villa della Città,diè il fuoco alla Porta d’Ogni San-dff^knrc fJ.hor communemente detta,il Portello. Fu d’indi sforzato àcangiar ri-e Vottien?. folutione, &altroue volger’il Campo. Fu inuitato da Popoli cliMe-rtre, Terra importante, fouragli orli di querte lagune, di andar con. l’efer-