io8 DE’ FATTI VENETI. Ordinò, ch’egli, e i Prencipi di lui iucceiTòri, ciafcun’anno nel giorno delTAfcenfionediNoilroSignore, inali feguì lafamofà vittoria, iò-lennizzar la doueiTero. Che, à teilimonio perpetuo, e vero, gittaflc, il Doge di propria mano vn’altroiimile anello, doue il lido corona, il capo al Golfo, e il Porto nel ièno il riceue $ e che foifero le parole ìel. rinouatione pur’ogn’anno della memoria di quei Marittimi Regi) cerimonie fponfali. Dejpondeo te Alare in fignum veri, & perpetui no-ddi'gt0fn° Àrt ^mPertl • ^osl ancor per appunto fe ne offerua la cerimonia con {ione: pompa Maeftofa} & è fùperfluo il ridirla, iè già fin da quel tempo è famofo al mondo l’Anniuerfàrio Trionfale ¡ vedendoli fèmpre il giorno ileflo dell’AiTenfione nel gran Nauilio dorato del Bucentoro an-darui corteggiato il Doge da più Galee, Bergantini, e numero infinito di legni varij, ftudioiamente adornati. Il fèguito non folamento compoflo di tutta Venetia, ma di Prencipi, ed altri qualificati lìgnori, che vi concorrono da tutte le parti, per vederne la bellezza, &accre-fcerla 5 E tanto eleuafi quello Trionfo iòura gli altri antichi, che in vece d’andar declinando conl’vfo inuecchiato degli anni, anelerebbe più toilo aumentando, fe aumentar fi poteile, e ne confèrua sì fattamente il vanto, e la pompa, come fé forfè ogn'anno diilrutta dalla Veneta. l’Armata delTImperator Federigo nel Golfo 5 prefo Ottone, Venetia faluata, e ricuperata la Chieià. Ottone in tanto, iè ben trattato in Regia forma, eilèndo però prigioniero, non potea patientarla. Refèlo ardito, dopo alcun tempo, quella dolcezza, che andaua di giorno ingiorno nella grandezza di quella Patria {coprendo. Paisòà implorar’ vna grafia, difficilmente richiefla, non che ageuolmente conceifa da’ supplica ot prenerpi à gran prigioni di guerra. Supplicò, che co’l iòl’hoilaggio publicará' della parola, e rede fua foiTe lafciato libero condurfi al Padre, per pre-andar’dTa aarlo in periòna di pace 5 daua grand’intentione di confeguirla 5 e pro- dreperpa-3 r £ 1 , r - ° • • 1 • metteua,nonconfeguendola, il fuo ritorno, nuouamenteprigioniero , e foggetto. Era la República molto più amante della Chriitiana ia-lute, cne d’ambir vantaggi da tanta vittoria, e co’l pegno in mano di tanto pregio, dimercantar’appreiTo Federigo maggioranza, ò ampliatane di Stati, e d’imperi. Concoriè con atto magnanimo à coniò-L'ottiene-:, larl’inftanza fupplicheuole d’Ottone 5 nè quietò nel compartirgli la fola libertà foipirata 5 fi compiacque pallar a più venerabili rimoflranzo 5 eleffe, per accompagnarlo nel viaggio, e prefentarlo à Federigo, dodici Patricij de’più preilanti 5 Orio Malipiero, GiouanniZampollo, Filippo Badoaro, Angelo Bollani, Luca Zane, Oliuier Faliero, Filippo Fraemo, Giacomo Canale, Orfo Georgio, Marin Roppo, Angelo Dandolo, e Luca Ziani, L’Imperatore, dopo il iùcceiTo era già venuto in Italia, e fermatoli alquanto à Pauia, trouauafi pailato allhora nel-E lo traufu la Puglia con grand’eièrcito à meditartrauagli, e ruine. Vedutoli in Tuzl,