i)g5 MCCCCC11I, ili le pene; et il Prioli avogador andò i» renga a ju-stificharsi non fevano per ingordità di danari. Or andò la parie, et fu preso lutti fosseno caduti a la leze. A dì 7 novembrio. In Colegio. Vene l’orator di Franza, et presentò una lettera di credenza dii Senato regio a Milan in favor di certi milanesi, per contrabando che li avogadori li voi menar. 11 principe li disse li Consegi vederia et faria raxon, e che questi tal è causa li nostri dacii ruina. Vene l’orator yspano per alcuni di Trani, da-nando quel proveditor favorisce più francesi cha spagnuoli eie. Item, ricomandando la expedilion di 1’ abatia al Cardinal di Cosenza di Ravena, et che si la Signoria la dovea dar, la desse per amor suo. Il principe li rispose per niun si daria, saria per amor suo. Veneno tre ci ladini di Guerini, quali è stali causa la Signoria habi auto la terra di Russi, videlicet Lorenzo et Santo di Guerini che stanno a Ravena el Peron Guerin sta in Russi, e porlono lettere di rectori di Ravena e proveditor di Romagna in loro recomandatione, che sono stati quelli per i qual la Signoria nostra à ’uto Russi. Item, una lettera dii colateral zeneral, narra il modo questi preseno il ponte di la terra, videlicet li Guerini, a dì 20 oelo-brio, et mandono uno Guerin a chiamar li nostri quali veneno et bave la terra ; sichè questi Guerini son stà causa e li ricomanda. El principe li usò bone parole, tochandoli la man a lutti Ire. dicendo li vedeva volentieri e non se li mancheria di premiarli, eometendo a li savj la expedilion loro. Et poi esso Lorenzo Guerin parloe, e fé lezer una suplication per la qual dimandavano provision ducali 10 al mexe per uno, et sono molli, e altri ducati 5. Item, a Peron e Baldassare so fradello certe possession lì in Russi ; a uno prele di la caxa beneficii ; ad altri balestrieri a cavalo eie. jprout in suplicatione, ma di-mandono assaissime cosse. Et ditta suplication fo mandata al proveditor di Romagna che avisi l’opinion sua ; et ditoli si consejeria et sariano expediti • per via de li nostri Consegli. Di Roma, di l’ orator, hore 2 di note. Come in quella matina il papa era stà portato in la chiesia di San Piero, dove li reverendissimi cardinali et poi li oratori li deteno 1’ ubidientia ; poi fo riportato in palazo, e disnò con soa santità el Cardinal Roan et il Cardinal di Como, quali etiam a tempo era Cardinal disnavano insieme. Etiam rimase prò suntuose el Cardinal Sanseverino per farsi di caxa di Ascanio. Il papa male sentiit, ma a Roan à gran ubliga-I Ulani di M. Sasuto. — Tu hi. V. NOVEMBRE. 2tj(j tione et a Napoli, quali è stà saldi ; et non ha inanellato li emuli la nocte a disturbar la cossa, pur per il favor li à dato la Signoria nostra tulli è slà riguardosi, e l’orator yspano con li cardinali yspani à zerchato far voglino papa uno piaqui a la Signoria nostra etc. Et cussi in questa sera esso orator private è stà a ha- • sar li piedi a soa signoria et beatitudine, et il papa lo basò assa’ fiale facendoli gran chareze, dicendoli che private voleva con lui li parlasse come si ’l fusse Cardinal tutto di la Signoria nostra ; e che voleva scriver uno breve a la Signoria nostra di l’assumplione sua con bone e dolze parole; e cussi da soa santità tolse combiato. Dii ditto, di 2, hore 20. Come il signor Lodo-vico di la Mirandola et domino Alexandro Triulzi, quali erano in campo di franzesi per il Valentino con zercha 100 homini d’arme e alcuni cavali lizieri erano partili di campo con licentia; et il marehexe di Mantoa à inteso era venuto a Ponte Corbo, per venir via con salvo conduto eie. La qual nova l’ha dii Cardinal Colona, et non l’aferma però, licet habi da 1’ arcidiacono di Mantoa che à solecitalo dal Cardinal Roan aver licentia che ’l prefato marehexe si parti ili campo, perchè non li inanella capitani etc.; e che ’l Cardinal Roan li ha dillo non aver libertà di di darge licentia senza hordine dii re. Item, à inteso don Consalvo capitanio yspano ha dato licentia a tulti li italiani, e salvo conduto che si possìno partir di campo. Item, à visto una lettera di alcuni Carafeschi in caxa dii cardinali di Napoli, che di primo scrive di campo, eli’ è gran confusion in quello e si va risolvendo. Dii ditto, di 2, hore 4 di noie. Come ha inteso il papa aver comesso che ’l duca Valentino vadi a Hoslia, e de lì montar in nave e partirsi per Franza ; tamen intese poi la verità, che ’l duella non era partito, ma havia mandà Alexandro Spanochi a poner hordine dii tulto lì à Hoslia, e Valentino è redolo in palazo dii papa e sla secreto. Item, intese il papa li havia fato breve in favor di le cosse di Romagna come fé papa Pio; et lui orator fo dal papa per verificilarsi di questo, e per la moltitudine di cardinali non potè aver audientia fino a meza bora di note, e vele Agapito fo secretario dii papa, era lì e soliei-tava molto. Or andò dal papa e li disse il dubito lia-via. 11 papa rispose non dubitasse perchè non faria breve niuno; licet quel Agapito solicilasse molto di averli, tamen lui non li farà, dicendo : « Lo lasseremo andar via con quanto in so malora ha robato di la 124 Chiesia » e che voria le terre di la Chiesia ha in Romagna ge fusse tolto di le man, dicendo: n Domi- 18