LIBRO DVODECIMO. ayp mamenti 5 ma douendo affrontarli contro à due Potentati robufti,non ne hauea nè così ageuole, nè così celere il modo • In quelle dilationi sforzatameli te frapofte, fu corretta diaffliggerfi molto delle intefo fcorrerie gagliarde Venete , e de5 ricchi Vafcelli, che ne" mari di iòpra, l’eran flati tolti, efe le toglieuano . Vfcironfinalmente,#« lUr. leiiie Galee, eh era già leflate sul chiuderfì, & vfciron’in nume- ™cfe.Cen°' ro di cinquanta due, ben difpofle di. remiganti, di fòldati, e di molti 1353 Nobili di quella Patria. Era, poco dianzi alla loro fortita, feorfà di là verfo Candía, per congiungerfì alla noflra, P Armata Spagnuola, confi-ilentedi quaranta Galee, comandate da Bernardo, ouer Fernando Caprara, pufhauendo aneli efla molto tardato-ad vfeire dal tempo prefiííb. Arriuata nelPacque di Sardegna, e quiui alcun giorno ferma- ulcikai tafi, lo intefè il Pifani, & hauea puf intefò da voce lontana, ch’era quel- ^nd,Sar~ ladiGenoua, òmoffa dal Porto, ò in procinto di-muouei fi. L'occa-iìone, c he gli fi auuicinaua, di ritentar ben preflo la forte, e rifarcif il decoro ,e le perdite delPanno innanti, deflollo à non attender più ìil, Regno PAragonefè : ma di andarle incontro à congiungerfì, e fenza ri- Efce di cà-tardo maggiore attaccar la nemica » e coflringerla in quei contorni a **laVenc-combattere. Fatte però diuider dal corpo intero dieci Galee* lefpin-fè con cautela prouida, e fèmpre degna da offeruarfi in fimili procinti, alla cuftodia di queflo Golfo, per ogni euento di alcun finiflro $ & ei, con altre in circa trenta reflategli, calò in Sardegna. AccoppioiTì appena con le Spagnuole, che foprauenne auuifò delle Genouefi in poca e fi vni/cc diftanza. Non era il General nemico, Antonio Grimaldo, d’animo men coraggiofo. Le file Galee di numero grande, e più ancora, che per numero, forti, munite, e calcate di gente, e d’ogni altro requifìto, non permetteuangli di ricufàr, fènza nota di troppo codardo j il cimento j ondelanciouuifi intrepido. Allhora brauo, &induilriofò egualmente il Pifàni, difpofè, con preuia confùlta del Capitano Spa-gnuolo, e de’Proueditori affittenti, le file Galee. Ne fiaccò dieci da, tutto il corpo 5 lafciolle alla cura di Giouanni Sannuto, ede’lor fòpra-comiti » e commetto loro, che non entrattero in battaglia, fé non dopo attaccata, e per quel fianco, doue ne offeruaffero in lontananza il bifò-gno, egli, lo Spagnuolo, e tutti da tutte le parti entro aiconflitto flrin-geronfi. Se il rancore : fé la picca : fé il defio di vendetta fe l’efficacia, si affronta. dell’interette : fé lambition del Dominio : fe vn’emnlatione contratta,, &noZf£ PL1° dalle fafce, e più volte bruttatali difàngue, ediflragi, fotte pofiibile à dipingerli in vn folo abbozzo, potrebbefi deferiuer quella, gioì nata etiandio, in cui trouaronfi concorfi, e concitati da bollen tiflì-me fiamme,quanti affetti fieri, e crudeli faccian peggio, che irrationali gli huomini nell atto di ferire chi s’odia. Si vide in vn momento à em-pirfi l’aria ofeurata di folte flette,- à lampeggiami tri quegli horrori fpade infinite 5 à balzar tette,e membri tronchi,e volanti j e i corpi, qua- Kk 2 li ago-