099 MCCCCCIV, MARZO. 1000 rechiede pasazo per venir a la Signoria nostra per nome dii suo signor. E loro, parend'o tal venuta non sia a proposito per non dar umbra al Signor turcho, l’hano disuaso a vegnir, maxime havendo indusiato a presentarsi a loro quando le galie erano per far vela, et vederano mandarlo a far li fati soi più presto potrano, con acomodate parole di benivolentia verso el suo signor. Item, ogi hanno ricevuto lettere di Dalmiata dal consolo nostro di 24 novembrio, e manda el capitolo, qual sarà notado qui avanti. Di li ditti, di 10. Come a dì 6 scrisseno l’opinion sua zercha il mandar la galia Daudola in Turchia, e hanno termina mandar con ditta galia, in luogo dii nontio già per loro designato, domino Co-stantin Lascari homo praticho, e lo laudano, e va liberiti animo. E hanno auto lettere dii capitanio di 485 Famagosta, che ’l sopracomito va al vodo ditto di sopra, et hanno spazato loro noncio a Famagosta acciò el vengi presto de lì. Item, el messo dii signor Charaman, ogi è partito per Famagosta a im barellarsi su uno gripo per Soria, et li hanno donato marcelli 50 per el suo ritorno. Item, come, per la nave patron Jacomo Taraboto, mandano moza 2700 orzi di rason di la Signoria nostra, e si pagi il nolo ut in litteris. Item, li tempi vanno a proposito per le se-menaxon. Item, la description di le biave fin qui non si ha ’uta ; si solicita haveria. Copia de una lettera dii Caraman al redimento di Cipro. Amir Mustafà fiol del Caraman, me ricomando molto a le vostre magnificentie, et prego ldio che ve dia longa vita et al vostro stado. Da parte mia ho aspectà gran tempo di aver qualche nova de Aleppo de le vostre magnificentie, et non ho hauto nuova nisuna, nè anche nisun ambasador de li vostri non è vegnudo de qui, ad ciò che intendiati nuove de mi e del fato mio, et etiam, per lo simel aspecto, qualche nuove de le vostre magnificentie, et insino adesso non vedo niente di vostre magnificentie. Per questo, el non è tempo che dormiate sul fatto mio, perchè io e vostre magnificentie siemo de uno cuore et de una volontà, e per questo vi prego non vogliati tenirvi de qualche vostra nuova. Adciò ne habia aviso presto, sapia le vostre magnificentie che ho spazado el mio secretario a la illustrissima Signoria di Venetia, et per questo ve aviso che procurati sul fatto mio, el che ditto mio messo ve priego habiati cura de mandarlo per mezo et passazo sicuro, et ricomandatilo per lettere di vostre magnificentie a la illustrissima Signoria, che ’l sia expedito presto. Subscriptio : Amalo da vostre magnificentie Amir Mustafà, fiol del Charaman. Copia di uno capitolo di Domenego del Capello consolo in Damiata, de 24 novembrio 1503. Da poi scripta e serado, ho aulo una lettera dal Cayro. Da novo, dice el signor soldan fa fare lì al Cayro fuste 5, le qual le mandano disfate in Althor, et poi lì le ficherano et le manderano in India. Perchè, dicono, in India, come harano visto quelle 4 fuste, quelli de lì ne saperà far anchor loro a quel muodo, et haverà marinari assai da quelle bande. Et leto ditte lettere, fo consultato coram principe quid fiendum in la materia di Santa Maura. Tutti diseno la so opinion, e tandem fo terminato mandar marti per li Pexari et udirli con li soi avo-chati e chi voi, e poi venir al Pregadi. Item, poi fo alditi quelli di le nave per li savj. E nota : 5 nave e stà fate poi la parte, videlicet di sier Hironimo Tiepolo, qual è partida; di Grimani e compagni, quella di sta matina stimada-; di Malipiero sier Alvixe e compagni, qual è fuora ai fari non stimada ; di sier Piero Contarini da le Malvasie, et di sier Alvixe Soranzo etc. Noto : in quella di sta matina è di sier Bernardo Donado etc. di sier Alvise, sier Hironimo Grimani, di sier Vetor Pixani et sier Luca Vendramin. 485* Noto : ogi principiò il jubileo in la chiesia di Santa Maria Mater Domini per questo papa novi-ter concessa e firmata la bolla per suo breve, per compir la chiesia eh’ è ruinata, et dura fino doman a vesporo; sichè ’l papa ha concesso jubileo di qui. È da saper; havendo uno fra’ Bonaventura da Verona di 1’ bordine di Santo Job, predichava a Sancta Maria di l’Orto, ditto un pergolo certe pazie, e che la Signoria non temeva scomunicatimi dii papa e altre parole, fato conscientia a li capi di X, et eri chiamato il Consejo, terminono ogi mandarlo via. Et cussi Zacharia di Freschi secretario andò far tal effecto, et fu posto in barcha e mandato a Chioza acciò vadi fuora el dominio. A dì 17 marzo. In Colegio, domenica quarta di quaresima, veneno li Canali fo di sier Nicolò doctor, per la suspension fata zà più mesi per la Signoria di le posession, di le qual teniva la Signoria aver ra-