LIBRO VINTESIMOQVARTO. 5-71 ià, ricompenfando quel Prencipe, datofi à patti, comefèTrasfonda , e morto in tanto Stefano, Signor della Bottina, già fatto tributario fuo, entrò nell'Illiria; vi occupò Dorilisba5 feguitò il Succeifore fuggito in Clitia 5 lo sforzò ad arrenderfi 5 arreiò il fece decapitare, ed eipugnata Iathia metropoli, trionfò con leggero contratto di vn’atto- Bojfina. luto Dominio iòura di tutta la Bottina. Tra il tempo di quttti lugubri accidenti non quietarono mai, fo ben’in pace co’l Turco, gli animi prudenti di quefti Padri. Colui tor- z«KePM-mentauali à gran ragione con sì felici faccetti, e niente meno li turba- pende.af uano i Prencipi Chrìttiani con inculcate torbidezze trà detti. Guerre di Alfonfo di Napoli, e i Genouefì, non voluti da lui nella pace comprenderei Deditione di quefti al Rè Carlo di Francia ièttimo; Gio- Gridi nvo-uanni d’Angiò, figlio di Renato in Italia, àprenderne il pottettò Morte di AÌfonfo, Succettìone di Ferdinando iuo figlio baftardo yChrijliani. Grandi riuolutioni, e grandmarmi dallo fteflo d’Angiò contra quel Regno promoffe s Altre gLierre, che ardeano in Germania trà Federigo Imperatore, & Alberto ilio fratello, per gli (lati Auttriaci 5 Altre eie’ Boemi, ed Vngheri 5 Altre d’Inglefì j Veniua il tutto ad offendere, Ia_ pietà della RepLiblica, che, fe ben in pace co’l Turco, come soletto , piangerla per l’vnioneChrittiana 5 Pauentaua troppo grande colui, e patiua in ettremo trà le debolezze laiciatele da tante guerre, dittartene fpettatrice con gli altri otiofi. II Pontefice Caliilo, trafitto eia sì graui colpi del Chriftianefimo, hauea di già principiatoàconiòlark. con la rieipeditione alle Corti di Nuntij per vna Crociata, Et ella,(prezzate l’anguftie, e nulla badato à romper di iuiolto la gLierra à Meemet » ^nbafda. pur mandando Ambaiciatori à Roma OrfatoGiuftiniano Caualiere.tori ddla-> ttatoui ancora, e Luigi Fofcarini Dottore, ne tentaua il bene 5 ma la_ %ma l'Cp?r morte della Beatitudine Sua, che nello ttettò tempo vi fopraggiunfo, f.nione chri tronconne il filo. um ' Era occorià in tantoà VenetialarinuntiadiFranceicoFofcaridel 1457 Prencipato, ridotto, dopo trenta quattr’anni, regnati, à decrepita età, coniègrata tempre alla Patria nelle più importanti occorrenze narrate. Gli faccette Paiqual Malipiero, ed entro il corio d anni quattro da lui TafquaiMa vittùti, feguì la mittìone predetta di Ambafciatori à Roma perla Cro- llVkro Do* data; la morte del Papa,e’l difcioglimentodiqualunquefperanza .ge ’ Ma fpiratoanco il DogeMalipiero, & attimto infua vece Chrittofo- chrifloforo ro Moro, ecco à finir nel iècond anno la pace co’Tutehi, e à principiar Mof° Doge' di nuouo 1 armi, e gli incendi) . J.^ar.uÌ, ^eemet,acquittata la Bottina, che più non fotte tempo à differir il mal talento nudrito. Hauealo giàfattocongetturar di tal’ animo 1 erettione delli due Forti ,• l’vno in Europa * laltro in Atta, iò- mcmet r5s urattanti allo ilretto dell’HelIei[X)nto, ambi armati con quantità di pe la pace artiglierie di eftrema portata. Senza pur’inuentarne prefetto, ò dirne £ u- parola,