DE’ FATTI VENETI. dTTkmi Poptate ntolteflífíílenae da buon numerò e lor propofe, e tutti concordi adherirono, che tetani cottj fidoueffero toglier di vita di primo trattoli confidenti della Reina più lvfnmic0 cari, e fonra gli altri Andrea Cornaro il zio, che poffedeua la parte principale del gouerno, e dell’aftetto. Si armarono gli federati, ìiflrin-gendofi nel numero per la maggior fecretezza; Attefèrola notte, fp-lita tri gli ofeuri di preflar’à gl’iniqui la luce 5 Andarono al Palagio e al Reale? Aifalirono le porte* Abbatterono gli fpenfierati cuflodi 5 Mon-Taiagh * tarono le Scale ¿ e cercato per primo il Cornaro, e non trouacolo, vc-neaie, & ciferonelle ftanze, à quelle della Reina vicine, dou eran fuggiti àna- ycafim. J 0 fcon-