LIBRO DVODECIMO. tratteti da quefto Arfènale, e parte raccolte in Dalmatia. Vicì con ef- vane riir ifè, eiì andò di luogo in luogo accompagnando con altre, Marco Ruz-maicti zini, Generale deftmatoui. Arriuato à Negroponte, e fàputo per iipia procurata, che nel Porto Carilio, poco diicoilo, dimoraflfero quattordici Galee Genouefì, auuiouuiii affrettatamente, per coglierle 5 fi difte-fe con PArmata d’intorno alla bocca, eforpreiè, dentro ve le rinchiufe. sequela ' Sitrouaronelle in quell'angolo, come chediiperate^ àfottrarfenej Pur parendo ne’ cafì eilremi, che la difperatione additi tal volta proni- nei Torto denti configli, oileruaronoinvnlato del Porto vn'apertura, benche Cmih' riilretta, baftante però al iòrtimento di vna Galea nelle gonfiezze del-Pacque, traicur^ta, e lafciata iènza guardia, ò impedimento da noftri, non {limandola di fondo capace, Atteièro coloro ilpieno dell’ac-que ileife, e fattone Peiperimento con vna , quella facilmente^ sfuggono fortita, lo iteffo auuenne, dietro ad eifa, della feconda, e della terza-, e quarta iucceifiuamente, & erafi ancor moifa la quinta, prima, che i noilri, ilandoui lontani, nè men con l’occhio, che col penfiero, fe ne accorgeffero. Marco Morofini, Capitano del Golfo, iui più vicino degli altri, fù ad auuederiène il primo, e il iòlo, che fi auuentaife iòura la quinta, nelPatto ileffo d’v/cire,pittandola à fondo. L’altre al di die-tro, già moffe per vicinii anchette, non perciò fi fmarrirono. Auan-zaronfi tutte infieme à tentar dirittamente d’v/cire per mezzo il Porto,* già che la via per più farlo ad vna ad vna» lors’era fùanita.» Allhora le Venete vi fi ipiniero adoflò 5 quafi iènza combatter le preie- Treda del. io, enei puntofleifo commiiè il Ruzzini à vna /quadra, che doueffe lc refla>in-volgerfial mare ad inièguire le quattro, già vicite. Tropp’auide le mi-litie, e troppo ricco il bottino, che già tenean nelle mani, nulla dieron effe, nulla chi ne hauea la direttione, al Generai comando l'orecchio. Sprezzarono i protettati cailighi 5 proièguirono infatiabilmente nel fàcco, e iàlue in tanto le quattro, approdarono altroue. Fù in ogni modo iègnaiatoPacquifto delle nouepreiè, e dell’altra dal Morofini affondata 5 importante la preda 5 grande il numero de’ prigioni 5 qualificato ancor più da ièttanta Genouefì Patritij comprefiui. Reftituiffi à Negroponte, PArmata,- Coniègnaronfi à T omafò Viaro, PublicoRap- vngimri. prefen tante i prigioni medefimi, e portatone il raguagiio à Venetia-, venne sì bene commendatal’Impreià, che fèguita nel giorno feftiuo di San GiouanniDecollato, fé ne celebra per anco la memoria. All’ opera di fua condotta dato quefto buon principio il Ruzzini, partì da. 13 5 r 3 nauigò per l’Arcipelago all’in sù, e oltrepaffato lo fuetto a Gallipoli, fi traffe contro à Pera con animoiè fperanze. Molto in* pruouadechnaron’effe però: anzi gli iìianirono affatto. Auuiiàtifi gi * yCmA ¿Capi, che v eran dentro, del caiò auuerio à Cariilo, preluderò, che Ter a. 1 Armata Veneta non fi iàrebbe contenuta in quella fòla vittoria. Anticiparono le prouigioni al bifogno > munirono appieno di foldati la For- li z tezza