823 MCCCCCIV, FEBBRAIO. Referi sier Zuan Badoer dotor et cavalier, venuto orator di Hongaria, la sua relatione. Et come era stalo in Polonia c Boliemia, e di quelli riti e costumi, come in una instrutione noterò il tutto. Poi di Hongaria, e di tratamenti fati con il re per li ducati 30 milia, e la conclusion di quelli con avantazo di la Signoria nostra ; et presentò l’instrumento soto scrito e bollato per il re et lui, et comenza il tempo a di ... . zener 1503. Item, come lo volse far cavalier, et li donò uno cavallo, una vesta a la un-gara d’oro fodrà di armelini, e do vasi d’arzento, e cussi li donò il re di Poiana ; le qual tutte cosse apresenterà, justa il solito, a le raxon nove. Item, di le spexe, zurò aver speso dii suo più di ducati 1000. Laudò Andrea Rosso suo segretario, zovene da ben ; disse la voluntà dii Cardinal Ystrigonia per la per-mutation di lo episcopato agriense con il Cardinal di Ferara li valleria ducali 20 milia, e a questo non li vai 3 milia. Item, la regina voria qualche provision di la Signoria nostra annuatim etc. Or venuto zoso, fo laudato dal principe, et andò zoso per non esser di Pregadi. Fu posto per li consieri certa autorità al podestà di Verona, contra uno Hironimo di Mafei, ban-dizar e taja per mensfati, et maxime (per) voler arnazar il suo contestabele. ut in parie. Fu posto, per sier Antonio Trun savio dii Consejo, et sier Hironimo Capello savio a terra ferma, una lettera al proveditor di Faenza con molli capi, in conclusion tuor Forlì per la Signoria nostra e aceptar il partido di Moralini etc., ut in htteris. Contradixe sier Alvixe da Molin savio dii Consejo, e fè una sapientissima renga e longa, e disse assa’ cosse. Li rispose sier Hironimo Capello savio a ter-' ra ferma. Or il resto di savj messeno de indusiar. Andò le parte : 2 non sinceri, 8 di no, 32 dii Trun e Capello, 128 di l’indusia. E questa fu presa, perchè se inritavemo tutto il mondo conira etc., el il 396* papa haveva licita causa di dolersi, ergo etc. A dì 8 fevrer. In Colegio. Vene sier Pangrati Zustignan venuto capitanio di le galie di Alexandria, et referì quanto si ave eri dal vice consolo di Alexandria; il sumario di le qual lettere sarà qui avanti scripte. Et narò la sua navigation e il star suo in Alexandria, e.comandamenti à ’uti dii soldan di partirsi al suo piacer. Et che, per esser spirà la muda, non potè far cargar zercha — colli di specie erano fati la muda passata ; et laudò li patroni che per obe-dir non hanno vardato a esser desfati e tornar vuo-di. Or si levò el dì di nadal di Alexandria ; ma prima fo grandissima fortunS hessendo rin porlo per levars', e più non aldita, adeo il porto vechio e il novo pareva uno etc. Item, veneno a Rodi, dove li per li sarafì fo incambià in monede a 4 e più per 100, sichè li bazarioti vadagnono assa’ ben. F. li a Rodi si rupe la galia Zorza veniva con le lettere dii slongar la muda. Et zonto a Corlu, laudò la fabricha e si compia. E dete una lettera di quel rezimento; concludendo aver menà le galie salve ina vuode, e ricomandò li patroni a la Signoria, stati ubedientis-simi. Fo laudato dal principe de more, per aversi portà ben. Et li patroni, videlicet sier Beneto Erizo q. sier Francesco, sier Alvise Loredan q. sier Mathio, sier Francesco Contarini q. sier Alvise, se butono in ze-nochioni dicendo esser destiti. E parlò sier Antonio Loredan q. sier Mathio, e deteno una suplication. Fo commessa a li savj ai ordeni : videlicet dimandano non pagar quello dieno dar a l’arsenal, eh’ è zercha ducali 500 per uno. Item, 4 balestrieri per anni 10 etc. Vene domino Marco Malipiero ferier e gran co-mandador di Rhodi, dicendo aspetava stara 5000 tormento di Cvpri di le so intrade, e par non habi potuto haver la trata; però dimanda etc. Fo ditto farli, e biasmato assa’sier Antonio Condolmer syn-dicho mandato de lì a tal effecto. Tamen non si à ’ulo tormenti. Di Alexandria, di sier Fantin Contarini vice consolo, 3 letter ', la prima di 3 dexembrio. Come a dì 13 novembrio verso sera zonseno le galie e ricevete do lettere, una a l’armiraio, l’altra al signor soldan. Quella di l’armiraio immediate apresentò, e li fè asaper di la muda. E lui in quella hora scrisse e spa/.ò messo volando al Cayro. Etiam lui scrisse al turciman dicesse al soldan, aziò el mandasse zoso el coza et merchadanti mori con specie, e mandasse cosse fusse graie a la nation per far bela muda. A dì 16 da sera, fu la nova al Cayro. Poi el spazò Zuan Baptista Bembo di sier Domenego el dì sequente a posta con la lettera al soldan, e crede 397 opererà con Ameto Bubacho fu coza, ma non con el musseleti, per esser commesso e governador di le cosse dii soldan e apresso lui ha gran gratia. E si judicha debi venir de lì per coza over nader del da-chieri, Amelo Ilabene Bubacho. Si partì a dì 9 no-vembriò e andò a Rossetto, e lì dimorò alcuni zorni sinché le galie zonse. E inteso la so venuta, subito spazò messo al soldan desiderando olenir el tornasse in Alexandria a expedir queste galie, ma il soldan li scrisse per contrario el venisse al Cayro, et non si sa dii zonzer suo. Item', inteseno per ledere di Ve-