208 DB FATTI VENETI. mente netPvltime pattate-guerre pur con Genoua datine fuifceratiffi-mi efperimenti .Vicino all'Ifola di Lamella,dopo varij bellicofi incontri , foggiacquero gli fletti Piiàni ad vn atroce fconfitta, con la perdita, tmotJr1. ^ quarantanoue Galee, e di dodici mila perfone, e i Genouefi, fcorta-tnata,cà.al- ti dal buon faccetto, tranfportaronfi à Liuorno>prefèro, ed incendiare-tn danm. no qUeua Fortezza$ affondarono alcune Naui ripiene di pietre sii la. bocca del Porto, e già condotte haueano quelle forze, e quegli animi La. ByCpu- advneftremaconilitutione. L’imminente mina di Prencipe amico aoTd" Tir icatenò à quefla Patria in vna volta tutti quegli affetti vendicatili^ che, foni amià. fe ben prima fpronati da punture acute, s'eran tra ièileifì contenuti, (offerendo, e protrahendo. Troppo importarla horamai, che coloro tanto trionfattero> Troppo à lor prò Pvltimo eccidio Pifano* Troppo alpirauano à diilrugger tutti i Prencipi forti sul mare > per ifcorrerlo, dominarlo à lor modo, e ridur fola in fe medefimi la padronanza.. Non fi pofè tempo di più, per non fòccomber affatto à quella., ecceffiua ambitione -, e fù forza di dar mano allarmi. AfpirofÌi a molti vantaggi in vn colpo, e per ciò il primo viaggio, che, lciolto da’ lidi intraprefe Ruggiero Morofini, Capitano di lettanta Galee, fù à diritti!' SSfini ra veriò la Tracia, e contro à Pera, e perch'era quella il fomento prin-CGcntr”ic_, c*PaIe all’infeilationi continue, già dette, e perche attaccata, e quiui contrai- attrahendo alla difeià i nemici, potea dar tempo à gli amici Piiàni, ra‘ ct'alcun reipiro , e perche rimperator’AndronicoPaleologo, già iìic-ceduto al Padre Michele mancato, pur lui gelofò di quel dominio Ge-nouefè à fe cotanto vicino, glie ne haueua porco Tinnito. Giunto colà La prende ^ Moroiini, le fù d'intorno, e debolmente difefa, preilo la vinie 5 com' tnfieme eo'i anco il nuouo eretto Caflello. Ambi à raggion d'armi acquiflati, po-cajìeiio. tea rj[c{urgli à buona conditione, e piantami fopra il Veneto Stendardo, già bramandolo ancora lo ffeffo Andronico per iua maggior iìcu-rezza 5 Ma non afpirandofi da noflri à più, che di togliere gl'impedimenti al mare, e ridonar’alla nauigatione in quelle parti la conteia, £ la diflrug libertà, diroccò il Generale l'vno, e l'altra da fondamenti 5 aiìicurò al-gyiiaJir. la Patria l'oggetto, e ricalòBell'Arcipelago con tutta TArmata. Già c ¡pelago. rotta foopertamente la guerra, fludiocola di moieilare qualch'altro luogo nemico, E ne feelfe le Foglie Vecchie, Città iituata su le marine della Natòlia, vicino alle Smirne. Inueflilla con gran furore 5 più af fai ti dieie per efpugnarla j ma in tutti rifpinto con impenfata brauura,, rifolie di guadagnarla, minandola, e felicemente gli auuenne. Partorirono le mine, non più ièntite à praticarli tràqueile memorie, l'ef-fTuÌkk- ^etto ^ra.mato * V olarono i muri 5 Atteri ti i difenfori, patuirono la re-cbfe[e u~ fa pereuitarneleccidio. Loro acconfentita, partirono illeficonlefa-,. miglie, e il General Moroimi, minata pur da' fondamenti ancor que-Venetut * ila Città, ritornò, per quell'anno, vittoriofo alla Patria. Nel ièguen-1296 te, ( bifognoiò lui di reipiro ) » fi contegno il bailon Generalitio à Gio- uanni