DE F A T TI VENETI LIBRO SETTIMO. ARGOMENTO. <±Ale]Jìo y figlio del Greco Ifaacio Imperatore d Vinetta per foccorfo. Armata Veneta, eFrancefe co l Doge Dandolo àCofiantinopo-li .. Efpugna y in andando } Duralo. Molti accidenti nel combattere Coslantinopoli. Prendono i Veneti le mura dal loro canto, Et e Imperiali. Gran confufiom in Cojlantmopoli. Ifaacio muore ; E AleJJìo il figlio le acqueta. Tumultua la Città contro di lui per impofle graue^f^e. E tradito da Mirtillo fuo che lofiro^^a 3 efalifce all Impero , Rotto j e refpinto armi Latine. ayijfalifcono Co flautino poli 3 e rjjarij accidenti fe-guiti. 1Venet't primi à fuperar le mura 3 e ad entrami. Fran-cefipoi. Mirtillo fugge ; anco Theodoro Lafcariygridato Imperato fin fuo luogo . IPrencipi Veneti y e France fi sinfignori-fcono di Cofìantmopoli. Eleggono Imperatore} Baldumo Conte di Fiandra. Tomafo Morofìni Patriarca . Si diuidono le Città y e l'impero. La Republica s impojfefja del Regno di Candia. Molte reliquie, & altre cofe pretiofe à Vmetta. RESA Trieftej fuperate f Iftriane Città, e tacqui-fiata Zara, bancario i Collegati Prencipi Chriftiani, itandoancora il Verno, già dato principio alfinca-minamento de’ lor peniìeri, e alla difpofitione delle lor Armate perleiàcre impreiè dellAiia. Erano in ordine tutti i Nauilij, lemilitie, -&c ogn'altra pro- uigione alTimbarco. Il denaro della Republica, donato prima, e pagato poi per l’acquiftata Dalmatia, vniro alle i miei lo già capitate di Francia, trouauaii badante àgfimnieniì bifogm dvn_ tanto confidente> colui dall-