LIBRO VINTESIMONONO. 713 litíc Francefi ,- e Fiorentini guadagnatele con promiísion di denaro, eran pretto per occuparla. Nefcoprì la Città Fordimento, e tanto a tini prcndi-tempo icoprillo, che non iblo potè impedirlo : ma ella medefima ic ne ™ l'or~ impadronì, per la fletta via del denaro, tentata da' nemici, & in gran La predono parte iòmminiflratole da Venetia. % pejfilhm Apertafi la Primauera, accidenti molti andarono variamente Ye- cefe co'lde guendo nella Calabria, e nel Regno di Napoli trà Ferdinando, e queinaro■ Francefi,che vi fi trouauano ancora. Bernardo Contarini,che con cin- 149 6 quecento Cauai leggieri fii primo à giungenti di queil'armi, fìvnìà Setta; con Federigo, più volte narrato, Zio di Ferdinando, e sforzò quattro Terre là d’intorno ad arrenderfì. Andò poi à Galuzza,e mentre vifàdiner. tentaua efpugnarla, gli fi fecero innanti i Francefi in buon corpo, acliuifll • egli contro affrontatofi, molti ne vccifè ,* diede àgli altri la fuga,- vi efpugnò il Cartello, e gli riufeì vicino à Frangetio con ordita imbolata di tagliarne molt’altri. Vi fouragiunfe trà tanto il General Marchefè Ejereit0 Ve Gonzaga col grotto rimanente del Veneto efèrcito 5 & occorfero in, neto in varie parti più fatti, epiùefpiignationide’liioghii girando icafi hor^®^ ^ nel bene, hor nel male, neffuno però di rileuante fòilanza. Trà quegli varij. alternati accidenti, fi fparfe voce, che doueffe ben pretto vfeir dalla. Prouenza 1’Armata Francefè attai poderoià,- e fattane ftima, flaccaron- ii dal Porto di Napoli verfòGenoua fei Galee Venete per rintracciarne da vicino il vero, e fecondo il biiògno danneggiar’, e impedire. Entrò pofeia nella Calabria con TArmata di Spagna Cònfàluo Capitano di vn’alto grido, e di cui trà quefli accidenti dourà fariène fègnalata. mentione in più luoghi. Vi prefeCotrone per forzaj Diè a’Francefi vnagran rotta con la morte di fette Capitani di iòldati à Cauallo, e> imprefe di altra gente numerofà, e di conto, e penetrato più innanti ne’contor- C0nfalu0, ni di Venofà, quiui accompagnofsi à Ferdinando, alle militie Venete, & à Guid’Vbaldo, Duca d’V rbino, già mandatoui dalla República., e da’ Collegati con aggiunto rinforzo. Mentre fi andauano in tal gui-fadifponendo tutte quefl’armi à grandi imprefè, il Contarmi, che ha- il Cotarini uea già in quei contorni fatte molt’altre prodezze, fi fpinfe d’improui-fo à Venofa. Quei Francefi fortiron fuori, e l’attaccarono con grarL frJncefi ¿ furore, & ei nè meno in quell’occafìone mancò à Ce fleffo, e ne fè gran nn°Ja-ilrage. Non fòdisfaceafi à bailanza mai la Veneta Patria di coadiuua-re àgli amici. Caduto, come dicemmo, indifpofto l’anno dianzi Antonio C,rimani, General dell’Armata marittima, e conuenutogli ripa- mnhione triare, gli fùfubrogato MarchioneTreuigiano, il qual partì da Venetia TreuigUno nello fletto principio della nouellaflagione, & andò à Corfù. Tàfi^J^ raccolte con 1 altre Galee 5 pafsò nella Puglia 5 fi fè quiui accofhre quel- trUe molle ancora enfienti à Napoli, e datofi à girar le marine,sforzò molti luo-ghi ad obbedir Ferdinando. Hebbe^à Pania qualche refìflenza dal- glia per Fole militie Francefi,- ma i Terrazzani, mentre, ch’era per menar tutti à d,mndo- Yyyy 2 fil