/ LIBRO VINTESIMOTERZO. f?? ffiodi molte Galee. Il Chriftianitfìmo all’incontro hnueagià fuperato fi Duca di Sàuoiaà diuitJerfi dall’Aileanza con noi,& Alfoniò ; Andana in Italia à prouedendo Renato di forze, e fomentaualo parimenti Franceico, e nat0• Fiorenza, conforme al promelTo. Liquefatcafi appena la prima dura iìiperficie del ghiaccio, volle in_. Lombardia il General Leoneifadar buon indicio alla Campagna vici- “ na, efiportòà tentar’inperiòna l’eipugnation diManerbe. Troppo ■?,<,» d!m-alDuca paruequell'attentatoingiurioio. Sdegnò, timidofpettatoreynerbe-di (offerirlo< Vi fi tratte fuori in perfona anch’egli,e vi fi appreisò rifolu- Lo sfor^ to di (occorrer5, e faluar quella terra. Non perciò vi fi ritraile il noftro gii fi Generale ; Continuò i battimenti, e ben trincierato, rincalzò le m- 1 r> 1. ,° , J " mento coru, con non poca itrage di amendueglieferciti. Tra tanto, che vanno parifiragge feguendo dell’altre (caramuccie ; Che Ruberto Sanièuerino, infieme con Tiberto Brandolino, già tolto da noi, e pattato nei Campo netriF co , erano traieorfià depredar nel Territorio Breicianòj Che il Piccinino nel ritorno incontratili, ritoliè loro in gran parte il bottino; e che lo Sforza, prefto volato à {occorrerli, preièruò il rimanente, i Fio- rentini rincuorati horamai dal patrocinio Franceiè, e iòlleuati dalle hoililità j che il Rè Alfoniò, per cagione delle mirtaccie di Renato con-tra il iùo Reame di Napoli, haueagiàconuenuto ritirai di Toicana., > „ vfeiro-