8oo DE’ FATTI VENETI. ■prende do- cjronì fenz'altro contrailo. Apportò pofeia tre Galee dirimpetto ad 101 1 a' ' vna ilrada, per cui poteano facilmente i Turchi foccorrer la Terra, Òt anco toilo vi comparuero tré nemicheCompagnie incaminateui.Tro-uaron’ette nel mezzo alla via certo terreno, che vi hauea fatt egli eleuar’ à iludio per intopparle^ fermartele così appùto lor’auuenejfùrono sfor. zate à farcito, & all’hora con gran furia di Cànonate interamète iquar-con.ptgnie ciolle. Felicemente riunitigli queili fatti, sbarcò la gente 5 fiaauici-de‘ nemici. nò alla Terra, ed attaccatali i Borghi > li efpugnò prima, che il Sol £ prende i tramontaflè. Non potè in quel giorno il Pefaro operar cofa alcuna , Borghi, rimailo vn poco addietro con P Armata in mare, ed attalito da_ vna fiera borrafea, che gl’impedì Paccoflaruifi . La mattina fe-guente ceiTato il vento , vi arriuò anch’egli, e fi pofè à com- 11 Generai batter con le artiglierie le muraglie. I Terrazzani, e fèco iniìeme cin-ì>atte lem™ queccnto braui ioldatij feron per fèi giorni mirabili pruoue. Il fettimo » •*. che fù li trenta d’Agofto, ailretti à cedere, cominciarono à penfarui > ma già s’eran ridotte le coiè à gli eflremi 5 tardi furono $ vi entrarono à forza i foldati, e parte tagliatane à pezzi, e parte arreilata, impadroni-ciulndela ronfi di Santa Maura. Toccò tri quei combattimenti di lafciarui la. Gabriele so vita per colpo di Cannone à Gabriele Soranzo, Sopracomito di vna ran^o so Galea>e tanto apprezzò il Configlio Maggiore il merito di quel Sagrifi-lZfT° ciò, ch’cicfle Girolamo di lui fratello al rregadi ordinario tra gli altri r?tl‘u7ra. titolati Senatori, checonfermauanfiall’hora. tciio! Peruennero in queilo mentre à Venetia le riipoile del Rè d’Vnghe-riaVladisIao ioura il motino di pace col Turco 5 nelle quali nmet-¡¡berif tendofi à queile prudenze, ed offerendoli pronto, mentre vi acconce à trat. fènda la Republica,di mandar anch’egli vn fuo Miniilro alla Porta, e£ co'Ì Turco, pedirono i Padri, Zaccaria Frefco, Segretario del Configlio de’ dieci, zaccana con decor ofe commiflioni à trattar’, e à conchiudere. Il Miniilro vi gmlrio % andò immediate per goderfi dei tempo del Verno ¿’maneggi oppor- lo alla tuno 5 & il Senato fcritte al Pefaro, cheauanzatafidigià lailagione , ìr/à venir tenette appretto di lui iole venti Galee, e mandandol’altre à Venetia, gran parte pofatte l’armi per all’hora in mare. uàKmia Tra tanto in terra,tolto già da Cefàre Borgia alDucad’Vrbinoilfuo ilato, iperò il pouero Prencipe afflitto di trouar’in Milano appretto il Rè ChriflianiiTimo alcun conforto alle Tue tradite ragioni 5 e vi andò à pregarlo di giuilitia,e di patrocinio. Nulla per ogni modo giouoglila Urtino ‘ri' §iuUitia » e'^ ricorfo. S’era il Rè già ricompoflo co’l Pontefice, e corredine col Borgia nell’interette, e nell’affetto primiero 5 non gli pretto al-il^nrc^\ eun’orecchio, ed egli in quell’anguilo flato, pur cercando alcun-» fmto.eHa rifugio, fe ne venne à Venetia con la famiglia, e la moglie, doue fù accolto, trattato, e fpeiàto à mifùra delle file qualità Signorili. netta ?& è Ma ^ Borgia rigonfiatoli di tirannide alla nuoua guadagnata gratin ben'accolto, del Rè di Francia > attailìnò con l’arti lolite Giulio da Varano Signor di