376* 957 Die 21 dicto in Maiori Consilio. f De parie 671 De non 100 Non sincere 34 J)ie antedicto. Li llogatis. Ccnsores antedicti. Si deve far ogni provisione possibile aziò che li offici el dignità che di leinpo in tempo si danno a li gentilomeni nostri siano a quelli conferiti che per le virtù et integrità loro li meritano, et che in quanto si possi si lievi ogni occasion di ambitici). Perilchè dovendosi de proximo far eletione di la Zonla del Conseio nostro di X et de li tre Procuratori nostri per Procurati« che hanno ad intrar in quella eletione de la imporlanlia ben nota a cadauno, concorendo maxime a tal balolatione la prima dignità del Stato noslro, che sono li Procuratori pre-falti, qual per ogni rispetto è conveniente che siano più degli altri riservali, è necessario levar ogni occasione che potesse impedire che le eleclione predille sincere et ¡ustamente non procedesseno ; el però : L’anderà parie, che per autorità di questo Conseio sia statuito che alcuno che sarà della dilla Zonla elelto et ballotalo, nè alcun de li Procuratori sopraditti, che saranno per venir nel prefallo Conseio ballotati, non possi procurar né pregar alcuno del noslro Mazor Conseio, nè in Chiesia di San Marco, nè in corle, overo alle scale, nè in alcuna parte del palazzo, nec etiam in altro loco di questa città publico o secreto, sotto pena a chi conlrafarà di pagar ducati 100, quali siano dell’accusador, se ne sarà, da esser tenulo secreto, et non essendo, Siano dati all’ Ospedal de la Pielà. Et olirà di ciò, se alcun de li trasgressori prefalti fusse rimasto della ditta Zonta, over alcuno de li preditti Procuratori rimasto per venir nel prefatto Conseio di X, per auclorità di questo Conseio non possi mirar in esso, ma quello che li sarà sotto di ballote, havendo passala la metà dii Conseio, inlrar debbi in loco Suo. Et li Censori nostri debino sol lo debito di Sacramento far di ciò ogni sutilissima inquisitoli. El la presente parte non se intendi esser presa, se la non sarà posta el presa nel noslro Mazor Conseio. 958 Die 21 dicto. In Maiori Consilio. f De parte 775 De non 87 Non sincere 5 Die dicio. Censores supradicti. Fra le altre corruplele che polriano poner in disordine le ballolatione che nel noslro Mazor Conseio si fanno, si vede esserne introdotta una el andar di modo cresccn lo, che se con effetto del lutto non si eradicasse seguiriano deili errori, che quelli che per causa de ambitione sono (inora seguiti ancorché siano pericolosi el gravi, sariano a comparatone loro lievi et di poco momento, perciochò nelle ballolatione soprascritte per alcuni nobil nostri vengino posti repentagli et pegni sopra gli electi ; il che di quanta imporlanlia sia, senza che allrimenli si esplichi, ogniuno di questo Conseio per sua prudenlia lo intende ; el però : L’anderà parie che non si possi per alcun gen-lilomo noslro per alcun modo o via poner repentaglio o pegno di sorta alcuna sopra li electi sopra-ditli, nè che uno o più di essi abbi a intrar o non inlrar, overo rimanir o non rimanir in officio, conseio o rezimenlo alcuno, nè possi praeterea alcun nobil noslro prometter, né dar ad alcun altro danaro, nè presente di sorte alcuna al rimanir suo in alcuno de ditti offici, rezimenli o conseio, sotto pena a ca-daun contrafacente di esser privalo di tulli officii, beneiicii, rezimenli el consegii per anni doi el di pagar ducati 50, da esser dati a lo accusador, se ne sarà, qual sia tenulo secreto, el non si ritrovando accusator, da esser dati a l’ospedal de la Pietà. El li Censori nostri, sotto debito di Sacramento, siano temili far di zio ogni inquisitone a loro possibile. Et la presente parte non se intendi esser presa, se la non sarà posta el presa nel noslro Mazor Conseio. De parie 193 De non 8 Non sincere 1 MDXXXtf, SETTEMBRE. f De parte 183 De non l‘2 Non sincere 2