281 MDXXXII, MAGGIO. 282 panno negro. Et aldlto messa a la capella di San Lunardo, poi si vene in coro a senlar et aspettar le 13 hore, cussi ordinato di far. Il qual capitatilo allora andò con li Procuratori predilli et sier Hiro-nimo da Canal provedilor di P armada vestito di veludo cremexin et li soracomili tutti in Collegio a luor licentia di metter banco. Il Serenissimo si-levò andò a eaxa, tutto il Collegio ordinariamente vene accompagnarlo et apresso di lui sier Polo Donado el consier, vestito di veludo cremesin, et cussi poi li proveditori di l’armar e un Consier e un Procu-ralor, e cussi processe il Collegio, e andato al banco a P armamento dove era preparalo sulla tavola molli danari, tolti a la Zeca e altrove da numero .... milia in zerca. Sentato esso zeneral a banco un poco, ¡usta il solito, sonando trombe etc. si levò e andò a la riva di palazo a montar in barca et tulli li altri a caxa soa, et il proveditor di P armada et li soracomili, soramasser, armirar eie. disnò con lui et alcuni parenti, die prego Iddio babbi posto banco in bona hora in augumento e conservalion di questa Serenissima Repubblica. Da poi disnar fo Gran Conseio ; non fu il Serenissimo, vicedoxe sier Polo Donado. Fu posta la parte di far Consolo a Damasco per scurtinio, presa l’altro eri in Pregadi. Ave 1189, 122, 27. Fu presa. Fu posto, per li Consieri, la parte di portar li boleltini, presa in Pregadi. Ave 1082, 132, 0. Fu fatto podestà a Verona, in luogo di sier Marco Loredan a cui Dio perdoni, sier Zuan Dol-fìn fo proveditor zeneral in campo, qu. sier Lorenzo, da sier Marco Zanlani fo provveditor al sai di ballote 56. Consolo a Damasco sier Piero da Molin fo di Pregadi, qu. sier Marin, vene per scurtinio et do man di eletion. Io fui in la terza eletion, ini locò consolo a Damasco, cambiai per XL Zivil ordinario e cussi sier Lunardo Sanudo mio fratello fo sotlo, ma cazete. De Tngalterra fo lettere di sier Carlo Capello orator, date a Londra a dì 27 et 28, et 4 mago. Et parte erano in zifra, et de non picola imporlantia. Il summario di le qual scriverò qui avanti. Da Eatisbona, del Contarmi orator nostro. ài 17. Etiam il summario scriverò qui avanti. A dì 27. La matina in Collegio fo ballota mandar a Corfù do conteslabeli con fanti 150 l’uno, videlicet Toso Furiati et Ollavian de Vaila con ducati 25 per uno a page 8 a P anno. Item, Jacomo da Nocera et Zuan Agnolo da Milan con fanti 100 per uno el con ducali 20 per uno a obbedienlia del zeneral. A dì 27. La mattina vene in Collegio sier 1 Nicolò Tiepolo el dottor, slato orator a l'impera-dor, vestito damaschiti cremexin, et referile un poco, et fo rimesso a referir in Pregadi. Veneno molli ambasciatori di le città el lochi de Histria non sottoposti a Capodistria, dicendo è sta termina che in Caodistria se armi do galle, una di quelli di Caodistria et soa jurisdition, P altra per i lochi de l’Histria sotto soracomilo delPHistria, il che per niente non voleno soporlar per esser se-paradi di Caodistria et aver capitoli separadi, come mostrerano. Et fo comesso a li Savi ad aldirli ozi poi disnar con la Signoria. * In questa mattina si levò di sora porlo sier Zuan Moro qu. sier Antonio ito proveditor zeneral a Corfù, con due navilii con Guido di Naldo con fanti 250. Idio li doni bon viazo. Ancora partite sier Cristofal Capello savio a Terraferma, va a far la monslra di le zente d’arme et va di longo al Desanzan a trovar il signor duca di Urbin capitanio zeneral nostro, et verano insieme in Colognese. Vene P orator dell’ imperator per cose partico • lar di uno bandito per il rezimento di Corfù pre-senle, qual fo incolpado era andà a la Parga, voria esser aldito etc. Vene P orator di Franza, perchè morto il mas-ser di sora le acque et, per la expelativa ha uno Ilirotiimo Verso venitian sta con lui è solito star con altri Aratori per il Conseio di X di aver la prima massaria, fantaria o capitanio di barche per ducati 80 a Panno, questa è vacada, voria averla, li fo risposto si vederia nè se li mancaria di far giustitia. Fo per sier Andrea da Molin e sier Francesco Soranzo savi a Terraferma richiesto il Pregadi, voleno melter di preparar 20 galie per ogni bisogno in 1’ Arsenal etc., et li Consieri, leta la parie, maxime sier Gasparo Malipiero, volse rispetto come voi la leze, però non fu fallo. Vene sier Benelo Bernardo fradello di sier Mafio, dal Banco, è a Londra, dicendo aver lettere da suo fratello, el capitanio ha lassà in terra più di 700 balle di panni, carisce e cargà panni de ragusei contra la leze. Et visto la parte il capitanio non poi far et però si farà provision. Da poi disnar fo Collegio di la Signoria e Savii in Gran Conseio per dar audienlia, et Ira li altri