43 MDXXXII, APRILE. 44 alcuni, et per il governador de la città lì fo mandati driedo alcuni cavalli, il qual a Monte Fior, è sta preso et posto in rocca di forti ; tiensi il caso suo liarà mal fine. Heri poi pranso si redusse la cou-gregalion sopra le cose turchesche di 1 “2 reverendissimi cardinali et lete le lettere di Cesare, dicendo voler spender 400 milia scudi al mexe per l’impresa et il Papa li havia offerto 100 milia scudi al mexe, però li richiedeva maior summa di 100 milia ducati al bisogno, per esser poco soccorso, et instava facesse far in Cicilia da 60 fin 100 milia cantera de biscotti per bisogni de l’armada. Scrive, non'venendo Turchi, vera presto in Italia per passar in Spagna, siohè se trovasse danari. Et fo terminato, over parlato sounder el ducato per foco et poner a le religion, zoè a le congregatimi di religiosi una gravezza et rimesso a un’ altra con-gregation a risolversi. 15 Dì Franza. di sier Zuan Antonio Vc.ni.er orator, date a Dìo de Grasa in Normandia a dì 12 marzo, ricevute a dì 12 aprii 1532. Come questa Maestà Chrislianissima è slato, da poi le sue, per diversi looi di un canlo a P altro di questo fiume di la Saona in diversi piacevoli exereitii con la serenissima regina et figlioli per fino vene qui; et sopra la ponta del mare è fabbricala in terra la sua gran nave, qual varegiala, Soa Maestà volse passar la foce di questo fiume ossia dii mar, larga forse 4 lige, et montalo sopra grosse boti, passò heri a Onflor con tutta la sua Corte, et poi questa ma ti n a tolse combiato da la serenissima regina et da figlioli Orliens et Angulem et fiole, con ardine di revedersi poi Ire mexi, el va in Bertagna col Dolfin suo primogenito, il reverendissimo legato, il Gran Maistro, lo armiraio et altri dii conseio secreto ; la regina el il resto vanno verso Pranza per fin a Bles, per el fiume, poi andarà, chiamalo da Lara over Ligeris verso Tors, et scorerà verso Nantes contra el re Chrislianissimo nel suo ritorno de Bertagna. Et va Soa Maestà per adempir el suo pensier longamenle haulo de adolzir quelli popoli, quali non veleno el Dolfin per signor, ma voriano uno de altri fioli, per haver loro un duca lumen fusse suggetlo a la corona de Franza ; ma el re Chrislianissimo non voi, et voi siano suggelli a Sua Maestà. Nè li avisi de Turchi, nè il venir l’impera tor in Italia 1’ ha potuto rimover da tal viagio, nè la difìeultà dii camiti, qual è malvaso el inospilabile con gran carestia el desagio et pieno de peste. Ma Soa Maestà per il suo gaiardo animo score et non slima molto i pericoli. Et za 10 anni che Soa Maestà vi andò, non menò alcun orator, ora li vole. El nonlio Cesareo, venuto novamente, ave audientia et fo benignamente accolto. 11 nonlio pontificio non cessa esser assiduo con questa Maestà, el ha frequente lettere di Roma. Scrive, è zà uno mexe ha la febre continua, tamen voi seguir el re, prega sia consolato che almen sia electo el suo sucessor, perchè sarà 2 anni et mezo stato eie. Dii ditto, di 19, da Cam. Come tulli li altri oratori et io siamo venuti in questa terra aspetando la Chrislianissima Maestà, la qual va per lochi vicini, quasi in solitudine, ha solum domestici con lui et differirà a mirarvi fino a li 26 per far la seli-mana santa et la Pasqua ; et sopra queste cosliere dì mare è crudo inverno, et per non esser più stata Soa Maestà in questa tera, li vien preparata solennissima mirala : la qual tera, da poi Roan è una de le miglior terre di Normandia. Scrive, quando il re andarà in Bertagna, la raina di Navara sua sorella et il consorte andarà a Lanson nel suo stato fin al ritorno dii re. Da Milan, dii Baxa.dona orator, di 5 de aprii, ricevute a dì 12 ditto. Questa fa per spa-zar lettere dii signor duca. Scrive li signori di Zu-rich hessendo creditori per il suo servito dii Pontefice, mandano uno suo a Roma a rechieder la satisfatene, ali ter voleno renonciar i loro erediti al re Chrislianissimo sopra le città de Parma et Piasenza recuperate per ìoro per nome di la Chiesa za 10 anni. Li oratori francesi, sono in sguizari, procurano quelli di Zurich inlrino ne la loro con-federalion, el pochi de lhoro alendeno al Rizio secretano di questo illustrissimo signor et dal secretarlo di questo signor. Di Franza si ha il re andava in Berlagna perchè quelli popoli voleno il secondo-genito per signor. Et scrive il re dovea dar uno quarliron a le soe zenle d’arme in Franza et proveder de darne uno altro a quelle 1’ ha in Italia. Scrive esso orator heri visitò el signor Antonio da Leva, qual è libero di la febre continua, ma mole- 1 stalo da altri sui mali, qual li disse partirà domenica proxima per Mantoa, dove troverà ordine di la Cesarea Maestà zerca la sua andata. Dii ditto, di 9, ricevute a di 12 ditto. Come ha inteso sguizari non voler far confederatimi con quello illustrissimo signor, né fa nova expre-sion di nova amicilia per vicinanza. El secrelario Rizo è zeuero dii reverendo Verulano. Domino Stefano de Insula zonlo a Beiinzona, come scrisse, vene qui con il salvoconduto per ditto Verulano, qual non voi andar senza el modo ha scritto a