73 MDXXXII, APRILE. 74 a certi soi piaceri verso Franza et expeta subito da po Pasqua. Et in Argentan con il re non vi è alcun orator, et tutti sono in questa terra excepìo il non-tio pontificio qual per tulio seguila questa Maestà. Et hebbe lettere de 28 fevrer di Roma et 7 de lo instante, per le qual el Pontefice replica saper da questo re, in caso che Turchi venisse in Italia che aiuto vorà dar questa M;ieslà. Et par li habbi fallo la risposla che per mie di 7 marzo scrissi. Et se le cose anderà di longo se dice Soa Maestà voi poner al clero 40 per 100 ; et ha ditto voi esser de qui a dì 2 over 4 dii futuro mexe. El per el lempo son stalo qui, ho hauto alquanto de riposo el restaurato assai. Gionse la capitulalion fatta dii castellali de Mus col signor duca de Milano, sguizari sollecitano domandar danari al re et far querelle, Soa Maestà provederà de grossa summa. Hanno mandato Gabriel Marzolino solito esser operalo fra quelle zente. Questa corte stupisse che il re vadi in Berlagna, et par Soa Maestà fazi sminuir le fameie de curiali, et mandarle a li lochi propri, el el deferir de andarvi è stato por non esser herba, che non poi esser fino al zugno non se tagliano li feni in queste parie, el l’anno passato in Berlagna mancono lo strame et feno. Da Traù, di sier Alvise Callo conte e capi-tanio, dì 7 aprii, ricevute a dì 18 ditto. Come a dì 4 avisoe el zonzer dii nontio dii reverendo Griti. Al presente avisa quello zonse in Poliza et tolse el possesso. In questa notte son avisalo heri a mezo giorno quelli Turchi che sono a Salona, ha-vendo haulo lettere portate da uno corier a posta del bassa di la Bossina, haveno fallo imboscala a li clissani et corso fino a le porle de Clissa et (atto pregioni 32 clissani et fatto bulini di gran quantità de animali, tra li qual erano alcuni dii territorio de Spalato, et inteso questo, volseno fusseno restituiti essi subditi a Spalato. Da Spalato, di sier Lunardo Bolani, di 6, ricevute a dì 18 ditto. In questi giorni è venuto de qui Maleoc bei capilanio de janizari dii castello do Salona, el ha fallo cerla destribulion de tereni, ne la qual ha passa olire la fiumera che divide li territori, et si ha esteso sopra questo terilorio per do balestrate in largeza, zerca do mia in longeza, aprenden lo molli lereni de questi subditi, scazian-do li lavoratori, et li restino el Uralico de tereni sodo pretesto siano de clissani, che è cosa conira la verità. De questo ho avisato, con lettera, a Constali-tinopoli. Hozi li Turchi hanno fatto certa imboscala de qua et de là da li monti de Clissa, et hanno ar- colli clissani al pascolo con li loro animali, de li qual ne hanno preso la maior parte et anime zerca 30, el fra questi erano di nostri subditi, i qual è stali restituiti. Ho hauto, per diverse vie per Turchi vernili noviter da Constantinopoli, conformi parlano el Signor (ureo ha fatto grandissimo preparamento de esercito da terra quanto mai habbi fatto, et ha fallo venir li artifici et janizari dele forleze et li spachi, chi con 5 et chi con 6 homeni, secondo el poter loro, con celade, braziali el panciere, solto pene strelissime, et el so partir sarà da S. Zorzi et andará verso Belgrado a passar sora Sava et Brava dove per avanti passoe, el accostarse verso Xa-gabria per esser quel paese pien de zente et de vilazi, et non per dove passò l’altra fiata per esser ruinato ogni cosa. Il bassa de la Bossina et il san-zaco dii ducato hanno haulo ordine andar con le zente loro a la volta de la fiumara Cupa in SInvigna et lì aspelerano el Signor, poi ludi se transferirano ad uno ponte de piera sopra el Danubio, dove se affirmerano con animo, havendo contrasto, de far la zornala. Nè T animo dii Gran Signor è di expugnar cita, nè conduse seco artellarie da questo ef-felo, ma solo da campo, et non havendo contrasto, ha terminato ruinar tutti quelli paesi. Heri arrivò de qui uno frale minorila, venuto insieme con mis-sier Nicolò Querini nontio et dragoman dii reverendo Grifi. Mi ha ditto esso missier Nicolò è rimasto in Poliza per haver el possesso de quel loco, et mi ha portalo lettere di 1’ oralor Zen da Con-stanlinopoli, qual me scrive le cose de la conservaron de la pace andar benissimo, et la excelsa Porta ha hauto dispiacer di le operation de Turchi dii castello de Salona, come io lo avisai, el che hariano fatto ruinar el castello, ma el Grilli aspetta prima dominar Clissa, et dice starà fin che se veda questa cosa. Il qual nontio suo è venuto per questo, et dito nontio doman dia venir in questa terra. Ne avisero etc. Da Milán, dii Baxadonna orator, di . . 28* A dì 19 aprii. La mattina, fo lettere da Mi- 29 lati, venute heri sera di ... . lede, et da Udine dii locotenente. Il summario di le qual, Ielle saranno in Pregadi, noterò. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla, posto parte parlicular et non da conio, nè da farne memoria. Et nel Conseio simplice con il Collegio fu preso, de coete.ro le piezarie se dieno ballolar in Collegio, de quelli veleno intrar in li offici, se balloteno in li