849 MDXXXIf, AGOSTO. 850 Summario dì la letcra scrila per sicr Zacarìa Barbaro soracomito che andò con sier bicorno d'Armer al capitanio di l’armata turchesca, data al Paxù in porlo di S. Nicolò, a dì 29 Luio, scrita al Capitanio generai, et contenga così : Illustrissimo signor. In questa liora gionsi qui sopra il capo de la ixola el ho ritrova la barca con il soramaser. A hore 5 de zorno zonsessemo a la Prevesa, dove trovassemo l'armata lurchosca excelo fuste 10 per esser andate insieme col suo ¡tenera! verso Santa Maura per recuperar li coriedi de una galla bastarda, la qual si ha roto con bonaza et più non se potrà recuperar; un’altra hanno recuperalo che havea dalo in terra. Gionio che fu soa signoria, andassemo a farli riverenza et li usassemo le debile riverentie el salutation. che se richiede, apresen-landoli li presenti da parie di vostra signoria con bon ordine. Fossimo molto acarezali, el falla la imbassada zerca lo acompagnar di I’ ambascialor di Tunis li disesemo le ragion che non se poteva, el qual si Ita contentalo, et disse eh’ era sialo in opinion che ’I non poteva capitar sicuro, ma quello ha scrito ha fato per compiaseutia sua, a che non è al presente per mandarlo. Zerca ad haver custodia de Modon, ho exeguilo quanto vostra signoria me comise. Mi ha replicato pregate quella si degni far bona guardia di preservarli de l’armala cesarea, el li risolsi. El qual ha haulo nova per uno fuzilo di l’armala dii Doria el è al presente in questa armala, come era in pronto 50 galie, bon numero de barze et gaiioni, sichè sempre il capitanio ha aleso a informarsi de l’armala cesarea, di la qual teme * molto. Poi nvi dimandò informazion de Olranlo, et li parlai riservatamente. Poi mi disse che la sua armala era ussita di Strelto per guardar li so lochi el li nostri, ben è vero che ’I pensa mandar alcune fiisle el galie verso la Puia per damzar. Subilo partilo di la sua galia, fu cavali li remi et pavesate, el discargavano per palmar ; el capitanio de Galipoli, qual è alquanto amalato, con altre galle, 1’ ho visto levarsi et andar più dentro in Golfo per palmar. Soa signoria mi ha diio che pensa che luta l’armata sarà in ordine fra zorrti 10. Me disse etiam che ’I voleva mandar do galie per far reverenti« el salutar vostra signoria. Li dissi quello mi comise vostra signoria, el lui disse voleva darmi sue lelere el a boca porele suplir, reeomandalime molto al claris-Piarii di M. Sancito, — Tom. IVI simo zenoral, qual abraderete volentiera el ringraziatilo dii presente, et che senza quello son suo bon l'radello, el pregatilo el vogli farmi trovar qualche bon falcon et qualche sparviero. Semo ventili qui lardi et è vento forzevole, subilo bonazà veniremo el li nararò luto difusamente quello che per nui sarà sia operalo. A lergo : Illustrissimo et excelìenlissimo domino, domine Vinccntio Coprilo, capitaneo generali marìs. T)a Zara, di sier Gregorio Vigamano prò-veditor generai in Dalmatia, di 19 Avosto, ricevute a dì 29 ditto. Manda una lelera haula da Nuovegradi, di Zuan Velami capo di slralioti, data a dì 18 avosto a hore 2 di note. Scrive cussi : hozi vene certi morlachi di sopra ObrovazO. Dice de novo el Ban chiamalo Lausevich ha corso ancuo olio dì in Alamezo solo Belgrado el che ha fato mazor butin et più presoni che prima. Meri Sera vene do presoni turchi da Segna li quali tarino dito a Obrovazo che là desuso a Bicari se asunava 10 milia persone christiane che corcrano in quelle bande lurchesche. A questa bora è zonlo uno de li nostri borghesani, il qual disse che l’è sla falò co-mandamento a li morlachi et a li turchi in questi confini, che lutti si debano asunar el star atenti a le vardie, et che ogni homo debia parechiar dii pan o farano variar o anderano perchè a tuli era fato l’è sta falò turchi (?) se ben fosseno in caxa. Dii capitanio generai da mar, date in galìa 340 in porto Panormo, a dì 15 Avosto, liora prima dì note. Havendo deliberando per saper di l’armada turchesca mandar una barca a quel capitanio, sotto specie di querelar di danni fati in quello acque dii Zante el Zefalonia, el con quella mandò uno homo persona prudente, qual ha la lengua greca, el cussi terza sera mandò con il bregantin pai roti Hironimo Tccò in compagnia di domino Juslo di Gualdo capo di archihusieri, qual ha dimesticheza con Bernardo Spinola lurziman di dilla armala. Il qual Itessendo a San Nicolò di Civita per andar a la Prevesa, trovò il protoiero over locolenenle dii capitanio antiguar-da con 5 galie el 4 fusle che veniva a Corfù per ritrovarmi, el il diio montò su la sua grilla et parlò al prcfalo capitanio el col Spinola, li disse che I’ armala (ornava a Costantinopoli, el esser già partile 30 galie di la Prevesa per Levante et voria esso capitanio si credesse questo levar l’usse per comandamento dii Gran signor, ma cerio è per la tema di Si