513 MDXXXII, LUGLIO. 514 basalor di Franza l’ha persuaso a non andar, che ha restituilo li danari. Dii caminar in diligentia di 1’ exercito dii turco, proximo a Viena, habbiamo di 25 dii passalo de Ratisbona dal re di romani ehe’l dovea esser il di de San Johanni nella provinlia di Serminio, dove li oratori di Sua Maestà sariano al-dìti. Le quatro galee zenoese che andavano per condur l’altra armata di Spagna, essendo batule da la gran fortuna se reduseno a Monaco, et senza questa armata di Genoa non po ussir, la qual non sarà ad ordine per moltissimi giorni. A dì 4 Luio 1532. Relatione fatta in Collegio per domino Ja-corno Leonardo dotor, orator di lo illustrissimo duca di Urbin a pitanio generai nostro ritornato di la mostra. Serenissimo Prencipe Chiamalo dal signor duca mio con bona licentia di vostra Serenità andai da sua Excellentia in Verona et espostogli quanto mi ordinò quella, sì delle fabbriche come delle genti d’arme, sua prefitta excellentia si condusse più volte intorno Verona con il magnifico Capello et proveditore et altri dille fabriche de lì, et finalmente stabilite il disegno come li pareva dovesse stare, nel quale Vostra Serenità vederà quanto bene si difende il turione della porta de li Calzari che stava tanto male, et vederà sempre che la .... si fosse retirerà però verso la terra che il torione tanto più si scoprirà e che non vi era altro modo per valersene che quello dii disegno. E ha reveduto l’altro torione che pur stava malissimo, et de verso San Felice come fo erralo dal disegno de ordine Sua Excellentia, a la quale hora piace più il secondo disegno che il primo per li rispetti che 1’ ha ditto a la Serenità Vostra et maxime per minor spexa, che con questo novo disegno tiene valersi in parte di quello muro che credo fecero quelli signori stati contra il primo. Ricorda Sua Excellentia che si soliciti il fabricare secondo il disegno ; indica anco che il più importante alla for-teza dì la terra sii il compor quella parie de San Felice, perché come all re volle disse Sua Excellentia quel loco è la testa del tulto et devesi comparare a condilione de celata a tempo di homo d’ arme. Sua prefata Magnificentia vide le monstre di le gente d’arme et cavalli leggieri che si fecero in Veronese. Ricordò prima quanto li parve al magnifico Capello, el collaterale. Vostra Serenila bavera inleso il / Piarti di M- Sanuto. — Tom. L VI successo. Vide anco le monstre di le ordinanze, li parve per ordinanze essere assai bona gente, in questo parliculare si riporta Sua Excellentia a quello la disse a Vostra Serenità qui in Collegio, riportandosi Sua Excellentia a quanto, quando la era qui, il medesimo ha replicato, in questa maleria reporlasi aneho a quanto ha ricordalo al magnifico capitaoio di Verona. Sua Excellentia da poi compite quelle mostre se n’ andò a Lignago, dove veduto quanto si era falliscalo ordinò che si riasetaseno alcune canoniere le quale però non defedavano molto, da poi circondato che ebbe con la persona sui tulio quel locho, con quello di Porlo, insieme con il magnifico Capello minutamente riveduto il tulio, ripigliò il modello el ordinò rosolandolo quanto se havesse a fare. Ricorda sua prefata Excellentia che si solicili quella fabrica quanto più si possa, perchè bene è noto a la Signoria Vostra, per essersi trovata in faclo altre volte, di quanta imporlantia sii quello luogo, et per poter far questo ricorda che sarebbe bene che la Serenità Vostra operasse che’l magnifico messier Antonio Capello tornasse a pigliar quello assumpto, il quale ha moslrà, in quello che si ha fallo, haver molto bene inteso il disegno, nè potrà variare nè errare in quello che ha a venire. Ricorda sua Excellentia esser necessaria una strada apresso il fiume per defendere quello muro eh’ è necessario far secondo ho ditto alla Serenità Vostra per guardarsi da un furio e che perhò fu necessario levar alcune caxe che impediscono questa tal via. Partilose da Lignago se ne vene a Gedi dove subito fece scriver a messier Ilironimo Bagnolo che intendendo disordine alcuno ne lo alozare di le gente d’arme che lo facesse sapere a sua excellen-tia che li darebbe rimedio, a la quale non ci vene richiamo alcuno. Ho dillo a la Serenità Vostra il rispetto che messe a Sua Excellentia de aceplare la venula dii signor marchese dii Guasto a quella mostra, la qual fu fata nei modo che li ho narrato e furono quelle zente vedute nel presentarsi in campagna, nel mettersi in battaglie, et in quattro battaglie, el poi caminar tulli insieme e di novo disu-nirseet apresentarsi in quattro lochi dii palazo, che poi furono vedute a una a una : la bontà de le quale et de li cavalli non mi occorre dilalarme riportali-dome al magnifico prefato Capello e colaterale, e la poi esser certissima di havÉr in quelle gente solo di sua excellentia uno corpo integro et exercitato di dove si traria quanto fusse il bisogno di quello, ha* 33