M0XXXI1, SETTEMBRE. I 1002 die voleva passar la Drava Ira essa et la Sava per 1001 brigale si guardassero) et si reducesseno a li lochi seeuri. El havevano ordinalo quelli rezenli cbe se li lurcbi venivano più avanti, brusar i borgi, aziò non si anidasseno dentro. Dice aver veduto venera, fo a li 20 del presente, partirsi di Lubiatia alcuni cavalli de soldati el alcuni capi, cbe erano lì beo in ordine per andar a la volta di Vicna, chiamati per lettere del capilanio Cozianer, qual era a Graz con 2000 cavalli, percbè ancora lui cavalcava a ditta volta per comandamento del re di Romani con tulle le bone zenle di quelli locbi, perchè turchi si havevano tirato in suso e pensava si vedrebbe alla ¡cornata. Si ha etiam diversi avisi di verso Villaco, cbe alcuni di quelli lurcbi corsi sopra quelli paesi erano andati tanto avanti, che erano sta serali fra certi monti passi stretti, che facilmente per esser cirsi li harebbeno; ma di queslo non ho particolari hi alcuna, ma aspetto questa notte un nostro. Del riporto, avisarò. Del ditto di 25, ricevute a dì 26, da sera. Per un mio fido mandato a Gradisca e Gorizia, qual riporta diversi avisi auli da la signora inadouu Caieima moier del magnifico messer Nicolò da la Torre, l’altro dii canzelier di Goritia etiam, mando la copia di un’altra lettera copiosa di nove. L’aviso è questo, come per lettere del magnifico messer Nicolò da la Torre capilanio di Gradisca iu Viena a dì !) dell’ instante, scritte a madama Catalina sua consorte, e per lei a me referilo se ha a dì 4 del presente si levò il campo lurchesco di l’Austria, è andato parie verso l’Ongaria, parie a le parìe vers) Petovia. Dapoi levato zouse . . . con Boemi e se ritrovava apresso Viena per una liza el si * aspetta l’imperador con il resto di I’ esercito de praesenti a Vienna, dove non si fazando l’impresa contra il traditor del vaivoda, riloraarò presto a caxa. Assai mi dole non sia fatta la ¡ornala. Queslo è il summario di ditta lettera. Item, lettere di Lubiana si ha, Turchi fatto uno ponte suso la Drava e in Ire lochi sono venuti, zoè a Petovia. a Ci! el a Morpurch e! li uvea no dato tre bataie a Morpurch, el cbe 10 milia lurcbi erano serali in una valada, ma non se sapea il noine da infinita gente, ita che non poleano campare. Item, parlando con essa madona Catarina intese che messer Olvino et altri gentilomeni lexè una lettera a quella volta, auta da li signori di Carniola, li quali scrivono aver auto dal signor Zurzi Pulci vicecapitanio delle genie di qua, come venere passalo per bocca di persone aver per certo come lo Turco in persona se ritrovava aiente Petovia et indar in Bosina el poi a Costantinopoli, el avisava li popoli si volesse!» relirar a le forleze, perchè agiongendo lo campo grande, come di se vano dover zonzer, lui se volea retirar in una terra, et eo maxime che’l Turco havea comesso al bassa di Rossina che con 8000 cavalli el a quello di Bulgari con 4000 dovessero) venir a damw di la Carniola, Gorizia, Histria e Corvalia. Questo è il summario di In lettera mandata inclusa. De qui ogni giorno vengono nove diverse, cbe el Turco alli 4 si levono col campo di I’ Austria et ritornò in Hungsria per andari)Costantinopoli, per lettere certe che’l signor Joanmì Cozianer con signor Sigismondo llerbeiistayner e Troiano de Au-spurch et altra gente con cavalli 2000, ussiti di Viena, venuti a Grug andavano seguendo li turchi et haveano alla levala il Turco destinato -30 milia cavalli alla ruma di quelli paesi di Austria, Slyria, Carintia, Corniola, Gorizia con la Istria el quel brazo di Croatia è apresso Liburnia o Dalma-tia confinante con Bosina, sono corsi parte le montagne di Slyria fino a la Nasa et a Literer e sono discorsi a Slyria apresso Linz a Ire leghe di qua del Danubio el parte sono corsi per la Carinthia non longi tle Villaco, il resto è stato già alcuni giorni et fin ozi sul conia de Cil, hanno corso fin alla Sava, apresso Lubiana meza lega, abrusano, piano homeni, done, puti, animali grandi e piccoli el tulli menano alla massa in Azil. Di qua lutti pia le arme, picche, e parte con il signor messer Hi* ronimo di Atlimis de qui cori zerca 400 e più soldati va iu Lubiana. Tutto il paese è in grandissimo lerror, ognun fuge le robe a le forleze, e ogni hora grande gente confluisse a la volta di Lubiana. Speravamo queslo pestifero folgore havesse a (tassare in uno subilo, ma sono lettere, da 10 zorni cbe sono fermati di li, non habbiamo paura che piano alcuna città o terra murala, ma dubilamo di pezo per tanta tardità. El signor Joan Cazianer è sta revocalo dal re nostro, è lellere del capilanio de Carintia già è ritorna, non sapemo la causa, dubitano il Turco non dover partir, ma finza quella fuga per farlo seguir alle zenle nostre, qual tornato con poco ordine, sperava farsi malmenar. Speremo di qualche ben nostro. Il Turco non ha però fatto impresa o cosa de importantia alcuna, nè preso uno minimo loco. Sono stati sotto Grinz et dali 18