461 grandissimo apiacor haverla mandala a vostra ma-gnificenlia. Spero fra 8 zorui esser con quella. Vensoni, a li 18 Zugno 1532. Solloscritta : Servitor Antonio Miciiisollo. Da, Brexa, Ai sier Christophal Capelo savio a Terra ferma, di 21, ricevute a dì 25. Come havia hauto lettere di rectori di Bergamo li darà ducali 500 per la monslra di bergamasca, si ben si dovesse tuorli ad imprestedo de qui, solutn de l’imprestali è scossi ducati 3Q0, se traili! el seuoder. Scrive le ordinanze di Bergamo non ha polvere per far la monstra, però si scriva lì a Brexa ne mandi di la polvere per questo effeto etc. Di Brexa, di rectori sier Francesco More-xiniprima et sier Micliiel Capello capitanio, di 22, ricevute a di 25. Mandano lettere baule dii provedilor et podestà di Asola, per le quei intenderlo il marchese dii Guasto far 15 milia fanti italiani per Hongaria et ha dà el cargo di 4000 al conte Brunoro di Gambara et 4000 al conte di S. Segondo, et questo l’hanno inteso per altra via. Di Asola, di sier Bernardin Justinian prò-veditor et Diramino Stella podestà, di 22 Zugno, a li rectori di Brexa. die havemo mandato una messo a Piadena, qual zonto, referisse haver trovato secondo le infprmation haute da homenj pratici soi amici zerca 100 celade spagnole alogiate, li fevano poner le seie a li cavalli per levarsi per Pontevigo per passar in Hongaria, et tutora zonzeva li cariazi et bagaie di fantarie, le qual passerano el Po sopra uno ponle tra Cremona et la Cava a «no loco dito Olza, per il qual si è adrelo a Ponlevico. Ha parlalo a uno di primi di Piadena, come ha hauto do lettere dii duca de Milan zerca alozar di le gente per transito. Di Asola, dii proveditor et podestà, di 22, a li proveditori di Brexa. In questa hora 13 è zonto uno messo, beri passò la fanteria spagnola sopra il ponte a Olza sopra Po vicino a Santo Antonio a Villa et a le terre dj cremonese, et questa matina tulli dimandava la strada di andar a Piadena dove si fa la massa : fanno fama voler andar in Hongaria eonlra el Turco. Heri mandassemo uno messo a Piadena con ordine de non levarsi fino liozi per saper certo el avisar vostra magnificenlia. Da Crema, di sier Antonio Badoer podestà et capi tanto, di 20, ricevute a di 25 diio, man- m da questi reporti. A dì 90 zugno 1532 hora 15, referisse missier Alexandro da Castel Lion, homo d’arme dii signor conte Alberto Scolto : come beri sera il vene in Castel Lione uno capilanio spazado dal signor marchese dii Vasto per far fanti 500, et più si ’1 ne troverà, con promission di pagarli et darli li alozamenti ; et disse come hozi el dia passar 6 compagnie de fanti spagnoli, che erano in piaseli-lina, et vanno ad alozar a Calvaron castel vicino et lì circumvicino ; el lo dito capitanio li disse come lo dito signor marchese dii Guasto havia spazalo alcuni capitanei de colonelli per far fanti al numero de fanti 18 milia, el che fa Maesla Cesarea li havia manda 100 milia ducati per pagarli, et el nome de ditti capitanei colonelli sono li infrascrili et zoè : Capi de colonelli tutti Prima el conte Guido Rangon, El signor Fabrjeio Maramam, El conte Piero Maria de San Segondo, El signor Malalesta de Rimano, et altri colonelli che al presente non sa dar la nome fina al numero de diese in dodese che sono stati expedili. Die ditto, hora 20. Beporlo di Alesandro Roseto cavalaro di Crema, mandato per me heri sera a posta in loco di la Cava dove spagnoli hanno a ¿lassar el Po. Referisse questa malin» in lo far dii zonio haver visto in lo sopradito loco di la Cava, lontan da Cremona zerca miliara tre, passar el Po in le barche fantarie hispane bandiere 4, et venivano al loco ditto Maraso et al muro basso, dove erano in dito loco li ferieri et li maistri dii campo, li quali li devano li boletuii dove dovesseno andar ad alozar de ordine di la comunità de Cremona ; et, per quauto ha visto, le dite fantarie hispane se alozavano per le ville circumvicine a Cremona da miglia 3 el (ina 4 o 5; et ancora dice haver visto de là de Po zente assai de dite fantasie con bagagi che volevano passar et passarano tuttavia el Po al numero di 9 lina 10 bandiere, per quanto intese da li dilli spagnoli, per esser venuto lo dito cavalaro in sua compagnia lina apresso a la villa de Qsaltr dove erano ii maislri MDXXXII, GIUGNO.