^>5 MDXXXII, fino al Sasno, referiscono nulla haver (rovà. È zonla la galla soracomilo sier Domenego Gontarini, li manca liomeni 10 da remo, come el dice, li farà la zerca. Per uno navilio venuto dii golfo di Santa Maura ho inteso haver veduto 3 fusle al Damata lì vicino, el da una fusla stala a uno scoio chiamalo Malilrechi mia 12 sora de questa ixola, dove ha preso 5 anime, per il che impuosi a 5 galìe, zoé Conlarina, Ponte, Sanuda, DuoJa et Zena, che passino prima a le Merlere, poi vadino di fora de la isola nel golfo di Santa Maura et al Damala per trovar dille fusto, et non trovando tornino qui a Corfù, et vedi de saper qualche nova de l’armata turchesca. Le galie de sier Zacaria Barbaro el sier Davit Bembo sono a la guarda, hozi è zouto qui sier Nicolò Bernardo, diman manderò a impalmar. Scrive haver ricevute nostre di 20 aprii, zerca el scuoder li danari dii clero dii Zante et Zefalonia, et è zonli li remi 130, di quali è sii dati a le galie de qui 80, el resto partirà con queste galìe. Scrive a tal galìa separatamele è stà mandà 50 remi et di altro. Post scripta. Ilo hauto ledere dii castelan dii caste! Sant’Anzolo, che a Cao d’ixola son avisi haver veduto a Porto Dolfin fuste do et uno bre-gantino. i) Serenissimo prencipe signori excellenlissimi. De ordine dii magnifico baylo, dii clarissimo pro-veditor missier Johanne Moro et magnifici consieri di questa città, è stato imposto a mi Guido di Naldo gubernator di le l'anlarie di Vostra Serenità che se alrovano de qui el a Johanne da Como soi devotissimi, che unitamente dovesseno esser insieme considerar et ben examinar la forteza de questo loco de Corphù, il che habbiamo iusla I’ ordine de loro signorie diligentemente exeguìto. Et Irovamo re vera dillo loco esser forte, non però de quella forteza che se richiede ne li tempi presenti. Aviso che ne la prima muralia che guarda verso el borgo ve sono in esser tre torioni, ne li qual sono le sue case male che tirano per la fossa, zoé da uno fianco a P altro, non si po di esse prevaler a tirar per esser ditte case male picole et afocale che apena se potrebbe adoperar uno mezo falconeto et dificilmente e alcuni pochi archibusi ; la groseza de dilli fianchi non è più de piedi 3, la causa è che questi torioni erano fati a l’anliqua et poi sono stati repezali a la moderna ; le difese di sopra cioè le circum stanzio (i) La carta iSi* è bianca. I Piarti di M. Sanuto. — Tom. IVI giugno. 466 dentro dilli torioni sono slrete di modo che apena vi po stare uno pezo per cadauno; et le muralie de essi torioni et coltrine sono stale tenute tanto basse che li doi monti a P inscontro baleno dentro via. Circa al relrofosso gli è rasonevolmenle inteso, non però talmente che non ge manca qualche cossa, el etiam dille coltrine sono troppo al basso, el resto di la fortificalione non Irovamo che sia fato come se richiede ne li tempi presenti per le nove inven-lione che se usano adesso ne P arie militar, è ben vero che sono state fate alcune bone opere zioè di certi cavalieri li quali sono sparsissimi et vi si po manigiare gaiardamente le arlellarie, per il che defendono ditte coltrine rasonevolmente. Questo loco sì atrova ben fornito di arlellarie ma non a P ordine come si richiede per mancarli molle cosse, essendovi poca quantità di polvere, balole, rocheleti da rispetto, molti de li quali sono tristissimi zoè quelli che al presente si alrovano sotto a li pezi ; li bombardieri per manizurli sono 7. Senza più lassiamo considerar alla Serenità Vostra si al manizar di 100 pezi de arlellarie siano sufficienti 7 bombardieri. De salnitro et polvere non c’è alcuna quantità, etiam minima piombo, poco ferro, legnami et tavole poche. Praeterea habia-mo veduto li dui castelli, li quali sono per più cosse molto male ad ordine, nel modo che si ritrova la terra el li castelli, dandone vostra Serenità le cose necessarie noi in ogni ricorrenlia la defenderemo gaiardamenle, el non si perderemo se non a palma a palma ; et etiam nel modo che si Irovamo bora non mancheremo defender et ditto loco, et fare il debito nostro lassando etiam quando el bisogni la propria vita insieme con quelli pochi fanti che se ritrovano. Vero è che le vostre illustrissime signorie debbano sapere quelle cosse che occorre sopra il tavo-lier et se questo loco è per avere bisogno. Nui non restaremo di aricordar quello che a nui pare sarìa bisogno alla eonservatione di questo loco : primo in caso de importanza che ge sia fanti 1000 boni, et non manco bombardieri soficienti al maniznr li pezi, guastatori 300, legname e tavole, ferramenti, chiodi de più sorte abondanle, piombo, balote, polvere, piche de fanti da piedi, scarpelini e magi de taia per li marangoni e ferari, qualche ho-meni che sapiano far fochi artificiadi, bona quantità de cari de più sorte e taglio de più sorle, polvere fine abbondantemente, scaloni grandi et di più sorte abondanti. Le signorie vostre faziano provisione di le rituarie conveniente al vivere maxime 30