I '1 MDXXXH, ver viloria, el che queslo Soa Santità dovea far, vedendo la disposition di Cesare el le preparatori el fa. A la qual letera el Pontefice ha risposto non si mancherà di socorso possibilmente, ma prima bisogna trovar il modo dii danaro. Et parlando io col Pontefice, disse: Mi piace di queste 10 galle. El fece conto che si bavera 45 galie senza quele di Spagna, et che, non ussendo magior numero nè forze dii Turco per mar, sperava di resister. Scrive era una voce de qui, il re Chrislianissimo solecitava il Papa mandasse la duchessina in Ilalia, la qual lerra li piaceva, et Soa Maestà manderia il liol duca di Orliens per consumar il matrimonio. Il Papa disse questo non è vero, nè è più solicilà dal re de quelo era per el passato ; el che ’1 mandava la duchessina a Fiorenza a schivar li caldi de lo eslale di Roma, la qual Iiozi è parlila. Scrive, ne 1’ultimo concistorio fu terminalo de la causa anglica, che hessendo siali li auditori di Itola a le dispulalion, volevano dicesseno il parer suo, poi ne I’ altro concistorio se lerminaria. El cussi fu intimalo a le parli se voleno dir altro fuori di le conclusion, sariano alditi. Questi cesarei et il Cardinal Osma ha lelere di 23, da Napoli, dii reverendissimo Colona, come havia fato retenir tutte le nave in li porli dii regno, (ino havesse dal Doria ordine per securlà dii regno, et di queslo aspela risposta dal prefalo Doria. Et che lì in Napoli era Ire galie in ordine. Disse etiarn Sua Santità esser zonli in questa (era bona summa de danari, mandali da Napoli, per pagar le zenle. Il Marco Borgo dice ha letere dii re suo de Romani, come è ditto di sopra. El laudò li oratori mandava Cesare, et maxime quel al re Christianis-simo, perchè almen se non darà soccorso a la impresa, non darà molestia. Poi disse non è ben do fradeli siano in uno exercito, ma saria ben il re suo andasse in campo et Cesare venisse a Yspruch per proveder eie., et saria propinquo a la Italia. Poi disse l’andata di Antonio da Leyva da Cesare è sta per salisfalion di capi de lanzinech, quali lo voi per * capo, ma che ’1 ritornarla presto adrielo. Da l’ora-tor dii re Chrislianissimo ho inteso, che il suo re, per letere di 10, di la corte, non pensa di far novità alcuna, nè manco voi il marchesato di Saluzo, perchè quando lo havesse, lo exercito Cesareo ve-ria lì per alozarsi in queli contorni. Scrive, haver inleso, il Papa dovea dar a le zenle cesaree per il mexe di marzo et aprii certa summa de danari, el perché el darà li ducali 6000 al mexe al Doria, ha scrilo a Cesare è povero, et non poi pagar tanlo. II governo novo di Lucha volendosi slabelir come / Piarti di M. Sanvto. — Twt, IYL MAGGIO. 178 bora, el che el dar favor al popolo come feno è cosa mollo pcrniliosa, però ha fato decapitar 9 ciladini dii popolo. Scrive, haver visita in nome nostro el reverendissimo Cardinal de Bruges, venuto da Napoli. Dii ditto, di 30, ricevute a dì 4 mazo. Manda avisi bauli da Messina questa malina, zonli questa nolte, il Pontefice el questi cesarei hanno haulo lettere di la corte cesarea, di Ratisbona de 18 de P instante. Scrive il legato Campeggio che li co-messi di lutherani haveano li mandali sì restreli et limitali, che non fa buon iuditio de la resolutione. Li cesarei dicono che nel primo dì in la dieia se trala solum provisìon a le cose lurchesche. Li oratori destinali ?1 Signor turco non si ha ancora hab-bino haulo salvocondulo. Qui è gionlo el baylo de Lango francese di la caxa de Borbon, qual partì a li 14 de marzo da Malta. Quela religion è risolta a star de lì el haveano perlongato a far il capiioio ze-neral questo selembrio proximo, el si atendea a fortificarsi de lì. Haveano le galie in ordine con do caracbie, il re de Tunis voleva dille galie per recuperar uno loco chiamato Teglia, lonlan da Tripoli 10 miglia, di le man di turchi, dii qual si erano fali signori, promettendoli una grossa provision. Li dodici che hebeno il carico de la reformation dii novo slato de Fiorenza, hanno fato qualche reformation, riducendo la Signoria dii governo fra pochi, di qual è capo il duca Alexandro, con altre particularilà. Bora zonlo l’aviso, per una allra avisarà el lutto. 11 signor Antonio da Leva andò a la Corte perchè si dice il duca de Milan lo voria per capo di le sue gente da guerra nel stalo suo, è andato per dar ordine a questo. Il qual duca voria servirse di le zenle. Questa matina è partilo de qui il reverendissimo Cardinal Cornelio va a visitar il suo episcopato di Brexa, lassa di qui uno bono et honorevol nome, è molto apreciata soa signoria reverendissima da questi cardinali, et nel Collegio loro ne fano di lui existimation assai. Le nove di Messina sarano qui avanti. Di sier Francesco Dandolo capitario dii Golfo, date in galla a Antivari, a dì 25 aprii, ricevute a dì 4 mazo. Come a Budoa trovò tonti homeni, che manca solum 6 a interzarsi. Qui ha trova 4 navili, do partiti da Brazola apresso Sara-gosa è giorni 14, patron Jacomelo da Liesna ; dice haver visto fuor di Saragosa galeole 4 barbaresche, et da uno schiavo fuzilo ha inteso Venir in Golfo, et esser benissimo armate. Ha nova di Corfù, il pro-vedilor di l’armata esser venuto verso il Sasno, ha inteso 4 fusle di la Valona zà zorni do si alrovano