381 MDXXXII, GIUGNO* 38-2 gliterra fu expedito, per quanto intendo, di questa maniera che’l se ne tornasse pur dal suo patrone perchè la risposta saria data o a l’oratore cesareo residente in Angliterra o per il suo residente apresso Cesare, pochissima acoglienza gli è sta fatta. Belansone di Francia ha riportato, con lettere però che esso non è venuto ma se n’è restato in Borgogna per soi affari, che quel re si excusa haver mal il modo di poter socorrere a questa impresa perchè la Cesarea Maestà ha in mano tutti li danari di Franzo. Questa Maestà sta pur al modo usato indisposta et retirata dalli negocii se non quando è necessario per queste cose lurchesche, et la indispo-sitione è pur per causa di quella gamba, la quale dalla venula del vescovo Solis che è il ciroico di - Sua Maestà, ma è slato a Roma, non è venuto se non da 10 o 8 giorni in qua, è assai megliorata. A dì passati fu mandato nel paese di Geldria et di Julies et lochi uircumslanti per dar ordine bisognando di levare di là una bona summa de cavalli, che quelle zenle sono reputate le migliore a cavallo di tutta Germania. Si crede di presente si manderano a levare e serà una bar.da di due in tre mila, però egli è tanto poco che per la venuta dii Turco si tiene indubitata che ancora non si po’ intendere e forsi non sono determinale le cose, ma alla giornata si andarà vedendo et intendendo le provisionc, et tanto meglio quando serà gionto ¡1 re Serenissimo che fra 6 giorni si aspetta. Bel ditto di 2 Zugno. Altro di novo non vi è se non che pur si va consultando sopra questa impresa turchesca, però alcuna resoluiione ancora non se intende ne forse se intenderà sino a la gionta del Serenissimo re di romani. Il subsidio della dieta serà secondo la ri solulione presa de 29 milia et 600 fanti, ne la quale resolutione se comprendono solo gli catolici et di luterani 5 terre franche zoè Nurimberg, Augusta, Franchfordia et due altre così poco famose che non me ricordo il nome. Marti proximo che viene se-rano uniti questi luterani in Nurimberg; si desputa qui se li électori Palatino et Maguntino si debbano inlravenire in persona come fecero in quella de Svinfort o pur mandare gli suoi mandatari, ancora non sono resoluti, quello che succederà non se sa, non se ne spera però molto bene. Tutte le terre franche hanno declarato voler prestare la ubeden-lia et recognoscere in re di romani il serenissimo re Ferdinando, così catolici come luterani, et il marchese Georgio de Brandeburg, par luterani medesimamente è contenti de convenire in questo con 11 altri devoti de Sua Maestà, et de li altri principi catolici che erano renitenti a questa cosa se ne co-mentia a sperar bene. Ci è un poco di contraversia circa il dare de questi subsidii, perchè’l pare che alcuni de questi conferenti et maxime le terre franche vorebbono dare li capi loro di le sue gente et non vorebbono lassare che quelli che voglino andare alla guerra di loro subditi vi possino andare se non per loro èlectione, dicendo di non voler sprovedersi di loro boni homeni che perdendosi questi restasseno senza parte di quelle zente che fra essi tengono per boni da guerra, et anche circa il modo di pagarle c’ è qualche disputa, però al tutto se darà buon remedio. Bel ditto di 3 sopraditto. Da poi scritte et date le lettere alla posta è so-pragionto alla Cesarea Maestà aviso come da zerca 12 milia cavalli ungari si metevano insieme in alcuni lochi circomstanti a Strigonia, et che subito che 147 erano agruntati si dovevano inviare alla volta de incontrar lo exercito dii Turco, segno evidente di quella disperatione che con annexe mie intenderà Vostra Excellentia. Sua Maestà subito ha preso partilo di mandar monsignor di Corberone, che è capitanio di la guardia alemana di Sua Maestà et è stalo maiordomo dii re di Ungaria morto, come persona di grado che ha cognitione de tutti li principi di Ongaria, per veder di disuader a quelle genie tal proposito loro, et quando fosse possibile di redurle alla devotione di Sua Maestà et dii Serenissimo re de romani, et questa reatina parte in diligentia. Sumarìo di una lettera di Baiisbona di 29 Magio 1532 per Francesco Bartholo da Piasensa è in caxa dii legato, a Francesco Cimili a Venecia. Si aspeta di mano in mano tulli li electori et principi che mancano a venire. E1 marchese Joa-chin Brandiburg eleclore scrive a mesier Luca Gaurico, quale si trova qua sano et gaiardo, una lettera di sua mano propria come alli 13 zugno si Irovarà qua in dieta, che Dio voglia se fazi qualche bona cosa per la salute di la christianità. Roggi si è gionto il vescovo Herbipolense homo valente contra luterani et sono circa 8 giorni che li è mor-