287 mdxxxii, san avo solum.... ballote, ltem, fo fatto tre sindici di rispetto, sier Filippo Zen, sier Zuan Corner, et sier Michiel Contarini, et tolto etiam ditto sier Zaccaria Trivixan ave scium .... ballote ; sichè el vedo in mal predicamento, et questo per aver voluto parlar (auto in Pregadi et in Quarantia con gran prosonlion. In questa maltina hessendo sta preparato la chiexia di San Zuminian con uno soler grando in mezo la chiesia et il baldachin di la scuola, e atorno la chiesa e sopra la faza di fuora tutte negre, con arme Jusliniane et leste da morto con esse, et portato questa notte il corpo di sier Hironimo Justiuian procurato!- in chiesia vestito damaschili cremexin, verso nona fo sepulto con tutte nove le congregatici! di preli, li capitoli, el portato a sepelir a San Francesco di la Vigna, i Di Anglia, dì sier Carlo Capello orator, date a Londra a di 23 et 28 Aprii, ricevute a dì 26 Mazo. Ozi per via di l’orator Tiepolo ricevete lettere di ultimo zener 8 et 11 marzo, con avisi da Conslanlinopoli, andoe a Corte et di ordine regio fo col duca di Norfolch, al qual comu-nicoe dilli avisi et iustificò la Signoria nostra de P impresiedo posto al clero, dii che monslrò non saper nulla di questo, nè a intenderlo li è sta molesto, perchè nell’ ultimo parlamento fu fatto fu Jevà le annate si pagavano a Roma. Et nel zonzer mio a la Corte uno di primi gentilomeni del duca di Norfolch predillo con 20 servitori asallò et amazò nel santuario de Vestmister domino Guielmo Peninlhum genlilomo primario et parente del duca Sofolch, unde tutta la Corte si mosse, el se incontrava el duca se iudica seguiva grandissimo scan-dolo. Il qual, inteso il caso, veniva per levar a forza del santuario li ditti, ma il re li mandò contra il lesorier, et lo fece ritornar el ha composta la cosa, et ha auto mollo a mal sla movesta. Si dice questo è seguito per dissension particular, ma mi è sia affamalo è sta per parole iniuriose ditte contra madama Anna da la sorella di questa Maestà duchessa di Sofolch, che fo regina di Franza. La materia del divortio ogni giorno vien più dificile. Ultimamente li episcopi et di Franza el di questa ixola hanno risposto non poter assentir a questo senza il consenso del pontefice, perchè i jurono a la creation loro à non conlravenire a quello vorà il papa ; el più cresce il desiderio del re. El per lettere di Roma si ha che in le disputation fatte, si poi dir la regina sia re di questa insula per l’amor le porta il popolo per la bontà et sapientia sua. Eri gionse maggio. 288 de qui monsignor Falconeto¡ ventilo in zorni 15 da Cesare per dimandar aiuto conira il Turco. Questa malina è stato a Corte con I’ altro orator residente qui. — Tenute fin 28. — Visitai monsignor Falconeto per saper qual cosa, mi disse esser venuto per li apparati fa il Turco per aver aiuto da questa Maestà, et aver parla al re, qual li ha risposto parole grande, che non è per mancar ai bisogni, ma che essendo con la Maestà Cristianissima in stretta amicitia, era necessario deliberar insieme quanto aiuto e quello li volesseuo dar. El disse Soa Maestà haverli dimandato se havea commission parlar di la regina ; disse di nò, solum con la risposta tornar adrielo. Sua Maestà disse li pareva mollo di novo che 1’ imperador volesse per una donna farli dispiacer el esserli contrario. Hozi poi disnar il dillo è andato alla Corte. Io fui a visitatimi di l’ora-tor dìi re Cristianissimo, quid mi disse in conformila ut supra, et che questo Falconelo domandava soccorso in danari, dicendo quando il mio re si vorà mover vorà andar in persona el esser ca-pitanio generale, perchè le so forze è tale che quando se havesse superato il resto de cristiani, Soa Maestà potria vincer il Turco ; ma che l’Impe-rator et il re di romani erano cagion di questi moli, non volendo render il regno di Hongaria al re Zuanne. Mi è stà affirtnalo il re Cristianissimo prepararsi occulte per venir in Italia potentissimo subito che si senti il Turco aver fatto qualche effetto, et aver mandalo scudi 50 milia a li capi di sguizari e tutto con la intelligentia di questo re et altri principi, come scrisse per avanti, ltem, manda lettere dii capitanio di le galle. Del ditto di 4 Mazo, ricevute a dì 26 ditto. Ozi è partito de qui monsignor Falconeto, nè ha auto altra risolution dal re di quello scrisse a di ultimo dii passalo. Ricevete noslre di 8 aprii con una patente de l’imperalor per le galie di Fiandra, et manda la copia, aute per via di l’orator Tiepolo. La qual patente l’ha inviata in Antona et sarà in tempo. Ozi quinto zorno qui in Londra fu abrasalo vivo per herelico uno procurator di cause, nominalo maislro Benelo, a la morte del quale vi concorse il più de la città ; morse costantissima-mente, non dimostrando alcun dolor, sempre parlando et facendo con alta voce oratione a Dio. Il parlamento va pur in longo. Poi scritte, avisa za hore tre è parlilo de qui monsignor di Pomara orator dii re Cristianissimo residente apresso que-sta Maestà, per la via di Anlona per passar in Ber-tagna e dia tornar fra giorni 14 se il tempo non