33 MDXXXII, do pasazo sccuro, et una galla per smontar a Segna. 11 Serenissimo li disse, la terra è libera, andase o con galle, o con altro come li piaceva, et cussi se lien andarà con la galla soracomito sier Sebastian Venier, si parte poi domai). Nola. Sier Alvise Mocenigo el cavalier, savio dii Conseio, voria obviarii l’andata con il Conseio di Pregadi, tanien questa mulina, consultato meglio, fo in opinion di la risposta fatta. Noto. Heri sera lo concluso et fato l’iuslru-menlo de uno per de noze di la lia seconda di sier Hironimo Bragadin qu. sier Velor, zenero di mis-sier Jacomo Negron el cavalier primo ricco di Cipro, in sier Lorenzo Jusliniaii di sier Lunardo, è capitanio a Verona, con dota ducati bOOO contadi, videiicet .... contadi al presente, ¡3000 al sposar, et ¡Dirada ducali 700, et poi la morte dii Negron altri ducali 800 di intrada. La prima lia fo maridà in sier Hironimo Corner di sier Fanlin, parente dii dillo Justinian. Da poi disnar, fo Conseio di X, con la Zonla. Preseno aprir le lettere di Franza el di lugli terra con grandissima credenza al Pregadi ; non voleva sier Gasparo Malipiero consier ; sier Alvise Moze-nigo el cavalier, savio dii Conseio li rispose; bor 5 Consieri et 3 Cai di X messeno la parte di aprirle con grandissima credenza : 18 di si, 'J di no, 2 non sincere. Fu presa. Fu posto, per li Consieri et Cai di X, elezer de praesenti do provedilori sora la carne, di quelli entrano in questo Conseio, con gran aulonla eie. Falò il scurlinio, rimase sier Andrea Justinian pro-curalor el sier Gabriel Moro el cavalier. Da Constantinopoli vene lettere, dì 4 et 5 marzo. 11 sumario scriverò qui avanti. * Fu preso, (ar salvocondulo per cenlo e un anno a Versaico . . . . , per esser sta condulo a noslri stipendi. Noto. Fo compila in questi zorni la porla di la sala di la libraria, fata di marmo a l'antica, va in P andito, poi in la sala dii Gran Conseio. Morite in questi zorni, a dì 6, uno gran liebreo, Anseimo banchier, di anni . . . ., ma era za alcuni anni in caxa, venuto insensado, gran ricco, il liol tien banco qui, solo ordinò esser sepulto a Padoa, et cussi fu portato, acompagnato da lutti li liebrei, iusta il solito. A dì 9. La malina. Non fu alcuna lettera, nè cosa di farne memoria. Vene P oralor dii duca de Urbin, dicendo il signor duca fin 10 zorni sarà de qui, el è venuto Diari* di il. SaNuto. — Tom. LY1 APRILE. 34 missier Urbano suo locotenenle per feior li ducati 10 milia per dar a le zente, per far la monslra, et voi farla. Vene P oralor de l’imperador, per saper de novo, bessendo venute lettere di Constanlinopoli, di 6 marzo, el le altre sono di 28. Il Serenissimo 11 disse, die non era inovato altro, sohm si continuava P armata el lo esercito, el tutto saria per tutto questo mexe fuora. Disse esso orator haver inteso esser venuto uno, nominato Montemerlo, servitor dii patriarca Grìmani, stalo a Constanti-nopoli. 11 Serenissimo li disse....... Da poi disnar, fo Collegio dii sai, per aldir alcuni dacieri di Treviso, quali voleno resloro ; et parlò li avocati soi et quelli dii fisco, el nulla fu fatto. Nolo. Il formeulo padoan a lire 6 non si trova compradori, quel de Marca lire 4 et meza, P oio a ducati 35 el mier, unde fo limilà el miro lire 7, et verà a manco. È zonto nave de Biscaia con formenti de Sicilia. A dì 10. La malina, fo lettere da Milan, di V orator, di ... . 11 summario dirò poi. Nolo. Eri poi disnar, in Quarantia Criminal, per sier Filippo Trun avogador de Comun fu posto: atenlo la egritudine de sier Vicenzo Baffo fo relor a Scbiros è in la prexon de P armamento, che per mediearse sia posto in li cabioui. Andò la parte : 14 de si, 22 de no, 1 non sincera. Et fu preso di no. ltem, a dì ... . bessendo intralo savio ai Ordeni sier Jacomo Gusoni, fu ballotadi li tre de loro ad attender con li tre savi a Terra ferma a le cose da mar. Rimane a P Arsenal sier Jacomo Gusoni, a P Armar sier Bernardo Navaier et a le terre da mar sier Beneto Zulian. Vene P oralor dii duca de Ferara, per haver transito per li nostri luogi di alcune pegole, el so signor traze da terre aliene. Et fo concesso. Da poi disnar, fo Collegio de la Signoria coi) li offici depuladi et la Quarautia Criminal, per provar sier Lunardo Gradenigo qu. sier Francesco di Candia, qual suo padre nè suo avo non si prò-voe, ma certo per il processo è provi nobile. Ave : 37 de si, 2 de no, 11 non sincere, et fo provado ; voi li do terzi de le ballote. Di Corfu, fo lettere di 26 marzo, dii re• zìmento. Avvisano haver scritto a dì 7. E! summario dirò poi. In questo zorn o, li Savi se reduseno a con'1 3