987 le gran forze che da ogni canto appareno, e il poco frullo fa Turchi. Poi disse, quegli signori cesarei li ha richiesto 20 milia ducali di più al mexe et li danari di do mesi, et li ha risposto bastarli a Cesare la milà dell’ interesse di benefici di Spagna concessali et lì danari di le fabriche di le chiesie, et che questi non saranno 600 milia come fu dillo ma un milion, senza H vender li feudi di le chiese, et che bastava a darli ducati 40 milia al mexe. Li disse poi il generai di Carmelitani venuto a visitar li soi monasteri a Veneti», el volendo visitar quello di la eongregalion di Mantoa che tutto è uno, ha fatto di questo uno breve ; è homo da bene e di bona vita e subdito nostro. Poi disse il levar di !’ armata dii Doria a li 6 di questo di Otranto, et che’l non seri-vena per aver ogni autorità sopra l’armata. In mercadanli genoesi sono avisi, ditta armata andaria alla Valona. Scrive esser stalo con l’orator di Francia, qual li parlò in conformità, dicendo il con seio dii re Cristianissimo voleva mandasse il Gran Maestro in Angli», ma è risolto di vederli. El disse aver lettere da Lion, di 13, come il signor Teodoro era in poca speranza di vita, e il re havia dato il governo di Lion al signor Pomponio e la compagnia di le gente d’arnie, ma la dignità di ma-rascalco leniva il re la daria al signor Renzo. Il pontefice eri comunicò in Concistorio avisi di Franza et le provision fa Cesare, per lettere di 6, el il suo partir da Ratisbona, et Pantiguarda era il conte Palatino, la Lattaia la Cesarea Maestà, la re-troguarda il Serenissimo re di romani et andava verso Viena, alozando a P incontro di essa, et haver il Danubio in mezo Ira lui e il Turco, con provision di poter passar il Danubio quando li piacerà. Item, disse la richiesta fatta per li cesarei de li ducati 20 milia di più al mexe et la risposta Sua Santità si ha risenlido che il signor Napolion Orsini babbi relenulo il fratello, pendendo la lile avanti il reverendissimo Trani, il reverendissimo Orsini ; el magnifico Salviati è inlralo in Vicoaro, qual loco è in protezion di Sua Santità, tende voi mandarli il signor Alvise Gonzaga con 1000 fanti a dilla impresa per liberar il signor Itironimo Orsini el re-haver il casldlo. Ditto Napulion ha 300 fanti nel castello, ma il reverendissimo Orsini favorisse dillo Napolion, qual si fortifica. Le cerimonie fono fatte domenica in San Piero con processione per la città con molla devolione. Il pontefice, in loco dii qu. Aurelio Verzelio, che morite, ha tolto per suo secretano domino Piero Paulo suo fratello, qual è qui con la provision del fratello. 988 Et da poi scrilta. Il papa ha lettere di Napoli, di 18 : li avisa il Doria con P armala aver passalo a la volla di Corfù, tenendo il camiti verso levante. Etiam, fo una lettera di Roma scritta a la Signoria di ditto Pietro Paulo Verzelio dottor, secretarlo del pontefice. Avisa il pontefice averio tolto in loco del fratello maior defunto, el si offerisse come bon servilor. Dilla lettera fo Iella in Collegio, ma non in Pregadi. Belatione presentata in Collegio a dì 24 Set-tembrio, la mattina. Piero Spanopulo patron di schierazo, venuto di Candia con vini, referisse haver ritrovato a dì 23 avoslo sopra Caomalio Curlogli con 4 galìe et 2 fuste et la galla Zona che’l conduceva con se, il quale venuto lì appresso et cognosutolo per subdito di la illustrissima Signoria, hauto il suo presente, non li fece dispiacer, et che a li 5 de l’instante essendo al Zante, dove era P armala di la illustrissima Signoria, gionse al loco de Argasli che è do mia lon-lan di la terra del Zante pur sopra P insula el capitanio Doria con galìe 39 e mandò una sua galia al Diarissimo Capitanio zeneral di la illustrissima Signoria el auto parlamento con sua magnificenlia, vene da poi dille galìe del Doria apresso la lerra, che erano zerca bore 21 el lì siete fino ad un’ora di no!le, a la qual ora gionseno le nave per numero 40, et allora etiam le galìe si levono el insieme andarono alla volla di levante con maislral che durò tutta quella notte, siehé pensa che potranno haver aferalo il Prodano, che è mia 60 lontano del Zante. Dice che quel giorno era gionlo uno na-vilio al Zante, che già 2 giorni partiva da Coron, dove havea lassato l’armata lurchesca, zoè fra Coron et uno porlo a l’incontro, nominato Cltilre. Dimandalo se quel porto ha alcun castello over sito di securarse in esso armala, disse di no, anzi esser opportuno all’ armata cesarea per offender la turchese», per esser porlo die ha Putido grande tino suso le rive, et che le nave comodamente po-rano entrarvi. Item, che alli 9 passando da Ca-sopo incontrò una altra nave del Doria che conduceva vitluarie. Da Udene, dii locotenente, di 22, ricevute a dì 24 in Pregadi. Come non manca di in-querii* questa ruma di gran parie del mondo. Eri ricevete nostre lettere, scriva ogni giorno. Avisa quelli di Lubiana, per avisi auli, aspettavano il MDXXXI1, SETTEMBRE